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CNR@ARTES 4.0: Manifattura Additiva e Stampa 3D/4D

CNR@ARTES 4.0: Manifattura Additiva e Stampa 3D/4D

ARTES 4.0 e il Consiglio Nazionale delle Ricerche organizzano il Webinar CNR@ARTES 4.0: Manifattura Additiva e Stampa 3D/4D: nuove opportunità della manifattura digitale", il giorno 29 ottobre alle ore 11:30.

 

La rivoluzione tecnologica della manifattura digitale sta cambiando radicalmente il modo in cui i prodotti vengono progettati e realizzati. Per esplorare queste nuove frontiere, ARTES 4.0 e il Consiglio Nazionale delle Ricerche organizzano il webinar "CNR@ARTES 4.0: Manifattura Additiva e Stampa 3D/4D: nuove opportunità della manifattura digitale" il giorno 29 ottobre alle ore 11:30. Questo evento offre un’occasione unica per approfondire gli sviluppi e le opportunità offerte dalle tecnologie di manifattura additiva e stampa 3D/4D.

Si parlerà di sviluppi e opportunità della manifattura digitale con Andrea Arienti, CEO & Founder di 3DNextech, per poi proseguire con un’introduzione all’utilizzo di tecniche di manifattura additiva di tipo espositivo ed estrusivo a cura di Luana Persano, dottore di ricerca in Materiali e Tecnologie Innovative presso il CNR.

Innovazione nella Manifattura Digitale

Durante il webinar, Andrea Arienti, CEO & Founder di 3DNextech, condividerà le ultime innovazioni nel campo della manifattura digitale. La stampa 3D, conosciuta anche come manifattura additiva, permette di creare oggetti tridimensionali partendo da modelli digitali, rivoluzionando il processo produttivo tradizionale. Arienti illustrerà come questa tecnologia possa migliorare la prototipazione rapida, ridurre i tempi di produzione e aumentare la personalizzazione dei prodotti. Inoltre, verranno esplorate le applicazioni industriali più avanzate, mostrando come la stampa 3D possa essere integrata nei processi produttivi per ottenere vantaggi competitivi significativi.

Manifattura Additiva: Tecniche Espositive ed Estrusive

Luana Persano, dottore di ricerca in Materiali e Tecnologie Innovative presso il CNR, fornirà un’introduzione dettagliata alle tecniche di manifattura additiva, concentrandosi sui metodi espositivi ed estrusivi. Le tecniche espositive, come la stereolitografia (SLA) e la sinterizzazione laser selettiva (SLS), utilizzano luce o laser per solidificare strati di resina o polvere, creando oggetti con elevata precisione e dettagli complessi. Le tecniche estrusive, come la modellazione a deposizione fusa (FDM), costruiscono gli oggetti strato per strato estrudendo materiali termoplastici. Persano discuterà dei vantaggi e delle sfide di ciascun metodo, nonché delle loro applicazioni in vari settori industriali.

Le Opportunità della Stampa 4D

Oltre alla stampa 3D, il webinar esplorerà anche le potenzialità della stampa 4D, una tecnologia emergente che aggiunge la dimensione del tempo agli oggetti stampati in 3D. Utilizzando materiali programmabili, i prodotti realizzati con la stampa 4D possono cambiare forma o proprietà in risposta a stimoli esterni come calore, luce o umidità. Questa innovazione apre nuove possibilità nel campo della manifattura intelligente e dell'Internet delle cose (IoT), consentendo la creazione di dispositivi adattabili e funzionali.

Conclusioni

In sintesi, il webinar "CNR@ARTES 4.0: Manifattura Additiva e Stampa 3D/4D: nuove opportunità della manifattura digitale" rappresenta un’importante occasione per le imprese italiane di scoprire come le tecnologie di stampa 3D e 4D possano essere applicate nei loro processi produttivi. Grazie alle competenze di esperti come Andrea Arienti e Luana Persano, i partecipanti potranno comprendere meglio le potenzialità e le sfide di queste tecnologie, e come integrarle per migliorare l’innovazione e la competitività delle loro aziende.

Per maggiori informazioni e per registrarsi al webinar del 29 ottobre: cliccare qui.

Per maggiori informazioni sul ciclo di webinar CNR@ARTES 4.0: cliccare qui.

 


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C’è un filo invisibile che lega la tradizione e l’innovazione, la visione e la concretezza. È lungo questo filo che si muove Apulia Software, azienda nata con l’obiettivo di supportare le imprese nel percorso di trasformazione digitale, guidandole con soluzioni su misura e tecnologie all'avanguardia.

La storia di Apulia Software, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, è quella di un gruppo di professionisti che ha scelto di mettere le proprie competenze al servizio delle aziende, con un approccio che combina l’innovazione tecnologica con una profonda conoscenza delle dinamiche imprenditoriali. Il punto di partenza è chiaro: la digitalizzazione non è solo una questione di strumenti, ma di strategia e visione.

Apulia Software, provider tecnologico per le aziende

Apulia Software è più di una software house: siamo un partner tecnologico per le aziende che vogliono evolvere, crescere e rimanere competitive in un mercato in continua trasformazione. Lavoriamo a stretto contatto con le imprese per comprenderne le necessità, analizzare i processi e individuare le soluzioni migliori per ottimizzare il lavoro e migliorare le performance.

Ogni progetto per noi è unico. Studiamo il contesto, ascoltiamo le esigenze e creiamo soluzioni personalizzate, capaci di integrarsi perfettamente con l’organizzazione aziendale. La nostra esperienza spazia dalla gestione aziendale all’automazione industriale, fino all’intelligenza artificiale applicata ai processi produttivi e decisionali.

Ma quello che ci distingue davvero è il nostro approccio: non vendiamo software, costruiamo soluzioni. La tecnologia è solo un mezzo, il fine è sempre il successo dell’azienda che ci sceglie.

Crediamo fermamente che l’innovazione non debba essere un lusso per pochi, ma un’opportunità per tutte le aziende che vogliono migliorarsi. Per questo il nostro obiettivo è rendere la trasformazione digitale accessibile e concreta, aiutando le imprese a superare le complessità tecnologiche e a trarne un reale vantaggio competitivo.

Il nostro team è composto da esperti con competenze trasversali, in grado di coniugare sviluppo software, analisi dei dati, automazione dei processi e strategia aziendale. La nostra forza risiede proprio nella capacità di combinare queste competenze per offrire soluzioni non solo tecnologicamente avanzate, ma realmente efficaci e sostenibili.

In un mondo in cui la digitalizzazione avanza rapidamente, vogliamo essere un punto di riferimento per le imprese che desiderano innovare con consapevolezza, senza perdersi nella complessità del cambiamento.

Per noi, il futuro non è solo qualcosa da prevedere, ma da costruire giorno dopo giorno. Per questo investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo, esplorando nuove tecnologie e studiando le migliori strategie per supportare le imprese nel loro percorso di crescita.

Siamo convinti che il successo di un’azienda non dipenda solo dagli strumenti che utilizza, ma dalla capacità di integrarli in un sistema armonico ed efficiente. Ecco perché ci impegniamo a fornire soluzioni su misura, progettate per durare e adattarsi alle esigenze in continua evoluzione del mercato.

Apulia Software è innovazione, esperienza e passione per la tecnologia. Siamo un’azienda che crede nel valore della digitalizzazione e nella sua capacità di migliorare il lavoro e la vita delle persone. La nostra missione è chiara: aiutare le imprese a trasformare le sfide in opportunità, con soluzioni digitali intuitive, potenti e sostenibili.

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All'OpenDay sono confluiti rappresentanti aziendali, esperti di settore e ricercatori, tutti coinvolti in un programma di attività dimostrative e di approfondimento. Dopo una presentazione introduttiva sulle attività scientifiche del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila) dell’Inail, i partecipanti hanno visitato il laboratorio di Ergonomia e Fisiologia (LEF) hanno osservato da vicino le tecnologie sviluppate nell’ambito della ricerca sull’Industria 4.0. L’evento ha messo in evidenza l’efficacia delle soluzioni proposte, dalle reti di sensori indossabili agli algoritmi di intelligenza artificiale e dimostrato come queste innovazioni possano supportare le aziende nel monitoraggio e nella gestione del rischio biomeccanico. Le imprese presenti hanno testato le metodologie sviluppate dal team di ricercatori e tecnici Inail e riscontrato i benefici sia in termini di ottimizzazione dei processi produttivi sia nella riduzione delle patologie muscoloscheletriche nei lavoratori. OpenDay Inail Artes

Artes 4.0, punto di riferimento per la sicurezza sul lavoro

L’evento ha confermato il ruolo di Artes 4.0 nel favorire il trasferimento tecnologico e l’interazione tra ricerca e impresa. Per la sua capacità di attrarre aziende e stimolare la partecipazione attiva nei propri nodi territoriali, il Centro di Competenza si pone come un motore di innovazione per le imprese italiane. Il successo della prima giornata ha confermato l’interesse del tessuto imprenditoriale nei confronti di soluzioni tecnologiche avanzate per la prevenzione dei rischi lavorativi. L’OpenDay ha fornito un quadro sulle prospettive offerte dalla ricerca applicata e sulle possibilità di implementazione concreta di queste soluzioni nei contesti produttivi. Oltre alle dimostrazioni tecnologiche, la giornata ha favorito un confronto diretto tra aziende, esperti e ricercatori, creando un ecosistema di scambio e collaborazione. Open-Day-ARTES-INAIL
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La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo sta cambiando il modo in cui interagiamo con le macchine. La robotica, un tempo confinata in ambienti chiusi e separati dall’uomo per ragioni di sicurezza, sta diventando sempre più collaborativa, integrandosi negli spazi di lavoro e migliorando la produttività industriale. Come ha spiegato il Professore Paolo Dario, Direttore Scientifico del Centro di Competenza ARTES 4.0, "oggi i robot lavorano a fianco delle persone, negli ospedali, nei grandi magazzini e nelle fabbriche. In passato erano invece confinati dietro recinzioni ed era impensabile avvicinarsi".

Questo cambiamento epocale è stato al centro del secondo appuntamento di ARTES OpenHouse, un evento che si pone come un punto di riferimento per comprendere da vicino l’impatto delle nuove tecnologie e trovare soluzioni concrete per applicarle nel proprio settore.

ARTES OpenHouse, un ponte tra innovazione e impresa

ARTES OpenHouse è un format ideato e promosso da ARTES 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione nelle tecnologie digitali abilitanti per l'Industria 4.0 e 5.0. L’obiettivo è chiaro: favorire il trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa ovvero aiutare le aziende a identificare nuove opportunità di crescita e competitività grazie alle tecnologie emergenti.

Questo secondo appuntamento, dedicato alla Robotica Collaborativa, ha offerto una panoramica su avanzate applicazioni della robotica e sulle opportunità che questa tecnologia offre a diversi settori industriali. L’evento, moderato da Enza Spadoni, Responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne di ARTES 4.0, ha visto la partecipazione di esperti e aziende protagoniste dell’innovazione robotica, ognuna con una visione unica su come la robotica collaborativa possa trasformare i processi produttivi.

Paolo Dario a ARTES OpenHouse

Robotica Collaborativa, quando uomo e robot lavorano fianco a fianco

Ma cosa si intende per robotica collaborativa? Fino a pochi anni fa, i robot industriali operavano in ambienti delimitati, separati dagli operatori umani per garantire la sicurezza. Oggi, grazie ai progressi tecnologici, i cobot (collaborative robots) possono lavorare accanto agli esseri umani, senza bisogno di barriere protettive.

Questi robot sono dotati di sensori avanzati, intelligenza artificiale e capacità di apprendimento automatico, che consentono loro di interagire con l’ambiente circostante e adattarsi ai cambiamenti in tempo reale. Il risultato? Un aumento dell’efficienza e della sicurezza nei processi produttivi.

I cobot sono infatti progettati per rilevare la presenza umana e ridurre il rischio di incidenti sul lavoro. Possono essere facilmente programmati per svolgere compiti diversi, adattandosi alle esigenze della produzione. Affiancando gli operatori, i robot collaborativi riducono i tempi di esecuzione e migliorano la qualità del lavoro. A differenza dei robot industriali tradizionali, i cobot sono più compatti e meno costosi, rendendoli accessibili anche per le piccole e medie imprese.

Robotica Collaborativa in azione

Dalla ricerca all’industria, i protagonisti dell’evento

Durante ARTES OpenHouse, tre realtà d’eccellenza hanno presentato le loro soluzioni all’avanguardia, dimostrando come la robotica collaborativa possa già oggi rivoluzionare diversi settori produttivi.

Paolo Salaris, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica del Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa, ha illustrato le più recenti innovazioni nel settore. In particolare, ha presentato il progetto DARKO, iniziativa di ricerca internazionale che punta a sviluppare robot agili, capaci di eseguire movimenti dinamici complessi - come il lancio di oggetti - operando in sicurezza accanto agli operatori umani.

Francesca Cini, Software Developer di Prensilia, ha mostrato le avanzate mani robotiche sviluppate dall’azienda. I prodotti di Prensilia, tra cui gripper antropomorfi collaborativi certificati e tool personalizzati, sono una delle frontiere più promettenti della robotica collaborativa applicata all’automazione industriale.

Sara Ciaffarafà, capoprogetto di THEIA di FT S.r.l., ha presentato EV3D, un innovativo sistema di visione tridimensionale millimetrico che integra Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Robotica Collaborativa. Tra i dimostratori mostrati all’evento ARCM, una macchina autonoma per la carica del refrigerante nei circuiti frigoriferi; ALDM, un sistema automatizzato per la ricerca delle perdite nei circuiti industriali

Paolo Salaris

Francesca Cini                 ARTES OpenHouse, opportunità concreta per le imprese

Il format ARTES OpenHouse è stato progettato per offrire un’esperienza diretta e coinvolgente alle aziende interessate a esplorare nuove soluzioni tecnologiche. L’evento si sviluppa in tre momenti chiave:

🔹 Open Talk. Un approfondimento sulle tecnologie emergenti e sulle loro applicazioni concrete.
🔹 Business Panel. Un confronto tra esperti e aziende su opportunità, sfide e strategie per implementare l’innovazione.
🔹 Aperitivo di Networking e Demo. Un’occasione per sperimentare dal vivo le soluzioni presentate e confrontarsi con i protagonisti della ricerca e dell’industria.

                              ARTES OpenHouse: Robotica Collaborativa
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F1 in Schools: l’innovazione corre veloce, ARTES 4.0 è al fianco dei giovani talenti
F1 in Schools: l’innovazione corre veloce, ARTES 4.0 è al fianco dei giovani talenti

L’ITS Prime di Pistoia ha fatto da cornice a un evento che ha acceso l’entusiasmo di studenti, docenti e professionisti del settore: la seconda tappa regionale di F1 in Schools Italy 2025. Un’iniziativa che è molto più di una semplice competizione: è un vero e proprio laboratorio di innovazione, tecnologia e formazione, in cui giovani talenti hanno l’opportunità di sfidarsi, crescere e misurarsi con le competenze chiave per il mondo dell’ingegneria e della progettazione.

ARTES 4.0, Centro di Competenza specializzato nelle tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0 e 5.0, ha scelto di essere partner di questa competizione, sostenendo i valori della formazione, dell’innovazione e della cultura tecnologica. Un’iniziativa che si sposa perfettamente con la mission di ARTES 4.0: promuovere il talento, supportare lo sviluppo di competenze avanzate e favorire il trasferimento tecnologico tra ricerca, industria e formazione.

Cos’è F1 in Schools

F1 in Schools è una delle competizioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) più prestigiose, nata con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle discipline ingegneristiche e scientifiche attraverso la simulazione di un vero team di Formula 1. Gli studenti devono progettare, costruire e testare mini auto da corsa in scala, utilizzando software avanzati di ingegneria, aerodinamica e design industriale.

Oltre alla parte tecnica, la competizione prevede anche la gestione del team, la raccolta di sponsor, la comunicazione e il project management: un’esperienza formativa che mette alla prova le capacità di problem solving, leadership e collaborazione.

F1 in SchoolsF1 in Schools

Innovazione e formazione, il valore della competizione

L’evento all’ITS Prime di Pistoia ha visto squadre di studenti sfidarsi con soluzioni innovative e testando sul campo il frutto del loro impegno. Dietro ogni vettura lanciata in pista c’era un lavoro intenso di progettazione, ottimizzazione e messa a punto, che ha richiesto competenze avanzate e un’attitudine all’innovazione.

Il talento, se supportato da strumenti adeguati e opportunità formative di alto livello, può dare vita a grandi risultati. Il mondo dell’ingegneria e delle tecnologie emergenti ha bisogno di giovani preparati e motivati, e iniziative come questa rappresentano un ponte concreto tra la scuola e il mondo del lavoro.

F1 in Schools

Il ruolo di ARTES 4.0: supportare il talento e l’innovazione

F1 in SchoolsARTES 4.0 crede nell’importanza di formare i professionisti di domani, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide dell’Industria 4.0 e 5.0. Per questo motivo, ha deciso di sostenere F1 in Schools, riconoscendo nella competizione un’occasione unica per promuovere l’ingegneria, la robotica, la progettazione avanzata e il lavoro in team. Essere parte di eventi come questo significa investire nel futuro dell’innovazione, affiancando studenti e docenti in percorsi di crescita che li rendano protagonisti attivi del cambiamento tecnologico. Per ARTES 4.0, l’innovazione non è solo tecnologia, ma anche formazione e sviluppo delle competenze.

Con lo sguardo già rivolto alle prossime fasi della competizione, ARTES 4.0 annuncia con orgoglio l’istituzione di un premio speciale per le finali di F1 in Schools Italy 2025, un riconoscimento dedicato ai team che sapranno distinguersi per creatività, capacità progettuale e spirito innovativo.

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PICS2, prorogata la scadenza per imprese e PA interessate al trasferimento tecnologico
PICS2, prorogata la scadenza per imprese e PA interessate al trasferimento tecnologico

Buone notizie per le imprese e le pubbliche amministrazioni interessate a rafforzare il proprio percorso di innovazione e sicurezza tecnologica: è stata prorogata la scadenza per la prima finestra temporale dell’Avviso Pubblico PICS2 (Puglia Innovation Center for Safety and Security). Il bando, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, punta a sostenere il trasferimento tecnologico attraverso un catalogo di servizi dedicati, erogati da partner altamente qualificati.

Artes 4.0 partner di PICS2, un’opportunità per imprese e PA

Il Centro di Competenza ARTES 4.0 è uno dei partner di PICS2 e rientra tra i soggetti accreditati per l’erogazione di servizi agevolati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. Grazie alla partecipazione al bando, le realtà interessate possono accedere a servizi di alto valore nell’ambito delle tecnologie digitali e della sicurezza, scegliendo ARTES 4.0 come erogatore per specifiche attività di trasferimento tecnologico e innovazione.

Nuovi termini di scadenza per la presentazione delle domande

Per favorire una partecipazione più ampia, il termine per la presentazione delle domande di accesso ai servizi di PICS2 è stato prorogato di 20 giorni. Di seguito le nuove date:

  • Apertura: 22 gennaio 2025, ore 12:00
  • Chiusura: 12 marzo 2025, ore 23:59 (salvo esaurimento fondi)

Questa proroga è un'opportunità per le imprese e le PA di cogliere i vantaggi del programma. Possono a servizi innovativi per migliorare la propria competitività e capacità di innovazione.

Attraverso il bando, le imprese e le PA possono beneficiare di soluzioni avanzate per la sicurezza e la protezione, grazie a un pacchetto di servizi progettati per accompagnare il trasferimento tecnologico e l’adozione di tecnologie emergenti.

ARTES 4.0, in qualità di partner di PICS2, mette a disposizione il proprio know-how nelle tecnologie digitali abilitanti dell’Industria 4.0, offrendo alle aziende e agli enti pubblici l’opportunità di sviluppare progetti innovativi con il supporto di esperti del settore.

Come partecipare

Tutti i dettagli sull’Avviso Pubblico, il catalogo dei servizi disponibili e le modalità di partecipazione sono consultabili sul sito di PICS2 nella sezione Avvisi pubblici. Qui sono presenti:
  • Bando
  • Proroga Termini Prima Finestra Avviso
  • Allegato 1 - Catalogo dei servizi
  • Allegato 2 - Schema di domanda
  • Allegato 3 - Concessione del contributo
  • Allegato 4 - Nulla Osta
 
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La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
A rivelare l’esistenza di disparità contributive e di carriera tra uomini e donne sono stati i numeri dell’indagine condotta da ARTES4WOMEN, il gruppo di lavoro del Centro di Competenza ARTES 4.0, che ha portato alla compilazione di oltre 600 questionari tra istituzioni, università e aziende. Il 57% delle figure intervistate non sa se nella propria azienda esista un Gender Equality Plan. Il 70% ritiene che esista equità retributiva, ma 4 su 10 non vedono pari opportunità di crescita professionale. Il settore dell’innovazione e della tecnologia resta ancora sbilanciato a favore degli uomini. Se l’85% dei lavoratori e delle lavoratrici riconosce che un ambiente più equo migliora produttività e innovazione, solo 2 aziende su 10 investono davvero per incrementare la presenza femminile nei settori dell’innovazione e delle tecnologie. Anche la conciliazione tra vita lavorativa e personale si presenta come una sfida non ancora vinta: 4 su 10 ritengono che la propria azienda non garantisca un sufficiente bilanciamento tra carriera e vita privata. In occasione del convegno “Come generare valore con la parità di genere”, promosso e organizzato nell’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa da ARTES 4.0 e moderato da Enza Spadoni, responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazione Esterne di ARTES 4.0, esperti, rappresentanti istituzionali e leader aziendali hanno delineato azioni concrete a supporto dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile. Convegno ARTES4WOMEN L’iniziativa è stata l’occasione per un’analisi approfondita sui principali temi e politiche per la parità di genere, dal bilancio di genere, come strumento di crescita economica e benessere sociale, alle certificazioni ISO e UNI, per supportare l’inclusione nelle imprese, fino alle strategie aziendali per la Diversity, Equity & Inclusion come leva di sviluppo sostenibile. Ad aprire i lavori è stata Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna – che ringraziamo per averci accolto in questo prestigioso contesto – che ha ricordato la necessità di creare strumenti e opportunità per sostenere le donne nel loro percorso professionale. Superare barriere culturali, sociali e stereotipi è stata una sua sfida agli albori della sua carriera ed è una realtà che persiste anche oggi, nel 2025. Per Francesca R. Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, “non basta parlare di parità di genere, bisogna misurarla, comprenderne l’impatto e agire per colmare i troppi divari ancora esistenti. In un ambiente come il nostro, in cui convivono imprese, istituzioni, associazioni e centri di ricerca, abbiamo l’opportunità - e la responsabilità - di rendere la parità una leva di crescita reale”. A conferire autorevolezza al primo evento in presenza di ARTES4WOMEN è stata la presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il dirigente Luigi Laurelli che ha collocato un punto fermo sull’ampio tavolo di confronto: “Il PNRR non sarebbe un successo se non avesse inserito tra i criteri da rispettare la garanzia della parità di genere e altre forme di tutela”. Ma come costruire una cultura di genere? Ci ha pensato Francesca Basanieri, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità del Consiglio Regionale della Toscana a spiegare alla platea qual è la linea seguita dalla Regione: “Costruire progetti e iniziative a partire dai bambini, insegnando loro il rispetto degli altri, delle relazioni, la non discriminazioni e il contrasto agli stereotipi”. Ma se questa azione ha bisogno di tempo, la storia recente racconta che la Regione ha lavorato molto in questi anni anche offrendo risorse e contributi alle imprese per favorire la nascita di un bilancio di genere o per la creazione di piani di welfare aziendale. L’iniziativa ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui Maria Paola Monaco (Università di Firenze), Calogero Oddo (Scuola Superiore Sant’Anna), Paola Corna Pellegrini (Presidente AICEO), Marco Sacchi (Hitachi Rail), Francesco Zicchino (Nuova Simat), Luisa Quarta (Manageritalia) e Federica Merenda (Scuola Superiore Sant’Anna), che hanno contribuito al dibattito con le loro esperienze e visioni strategiche. Uno dei momenti centrali dell’evento è stato l’intervento di Darya Majidi, Presidente di UN Women Italy, dal titolo “Verso Beijing + 30: la visione internazionale della parità di genere e dell’empowerment femminile quale leva di progresso”. Majidi ha offerto una riflessione sullo stato attuale dell’uguaglianza di genere a livello globale, analizzando i progressi compiuti e le sfide ancora aperte in vista del trentesimo anniversario della Dichiarazione di Pechino. Il suo contributo ha sottolineato l’urgenza di azioni concrete per garantire pari opportunità con un focus particolare sul ruolo dell’innovazione tecnologica e digitale come strumento di accelerazione del cambiamento. Anche Davide Seletti, CEO e General Manager di Saletti Compositi, ha evidenziato l'importanza del tema e portato sul tavolo del ragionamento un fatto concreto: nella competizione F1 in Schools, gli studenti superano nettamente le studentesse (83% contro 17%). Ma quando si arriva in finale, la presenza femminile raddoppia al 33%. Un segnale che il talento delle donne è spesso sottovalutato, ma emerge quando ha la possibilità di esprimersi. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo della managerialità e delle piccole imprese nel promuovere un cambiamento culturale all'interno del mercato del lavoro ovvero l’importanza di leadership inclusive e di un approccio che valorizzi la diversità come risorsa. Inoltre è stato sottolineato il contributo della ricerca scientifica nella prospettiva di genere, mettendo in luce come le teorie femministe e gli studi di genere possano arricchire l’innovazione e la crescita delle organizzazioni. Luigi Laurelli e Francesca Tonini
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Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
CUBIT Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha avviato il progetto MUSAI (a Modular Underwater System with Artificial Intelligence to fight marine pollution), vincitore del Bando di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale RI&SS N.5 che il Centro di Competenza ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Next Generation EU. Nel corso degli ultimi mesi una serie di test e sperimentazioni hanno consentito di registrare progressi significativi nelle fasi di sviluppo.

Addestramento della rete neurale e integrazione delle tecnologie

I primi traguardi del progetto MUSAI sono stati raggiunti già durante i primi sei mesi di attività, in cui il team di MUSAI ha lavorato su tre aree fondamentali:
  • Il consolidamento dell’architettura di prodotto, per definire una struttura modulare e versatile.
  • L’addestramento della rete neurale, sviluppando algoritmi di riconoscimento per l’individuazione dei rifiuti sottomarini.
  • L’integrazione dei dispositivi tecnologici, al fine di ottenere una visione completa e accurata dei rifiuti marini.
Questi filoni di ricerca, avanzando in modo sinergico, hanno portato alla realizzazione di un pre-prototipo stampato in 3D: una soluzione che ha consentito al team di iniziare i primi test sull’integrazione dei componenti, sviluppando un benchmark utile per l’ottimizzazione del progetto nelle sue varie fasi. Progetto MusaiProgetto Musai

I primi test in acqua confermano le capacità di detecting del prototipo in ambiente acquatico

Una volta pronto il pre-prototipo, il progetto è ora entrato in una fase cruciale di test e sperimentazioni, le cui attività si basano su tre aree principali:
  • Test e sperimentazioni in acqua presso la Piscina Comunale di Pontedera.
  • Integrazione dei componenti elettronici nella struttura meccanica.
  • Addestramento delle reti neurali, fondamentali per migliorare le capacità di riconoscimento autonomo del sistema.
Le sperimentazioni in acqua rappresentano una tappa chiave per il perfezionamento del prototipo. Dopo le prime fasi di progettazione, l’attenzione si è spostata sulla simulazione di scenari operativi realistici, essenziali per validare l’addestramento della rete neurale e verificare le prestazioni del sistema. La Piscina Comunale di Pontedera è stata individuata come un ambiente ideale per condurre queste prove. Durante i test, viene utilizzato un ROV (Remotely Operated Vehicle) per simulare il funzionamento del sistema. Il ROV consente di raccogliere dati in tempo reale e trasferirli a un mezzo di supporto, garantendo interventi tempestivi in caso di anomalie. Sebbene il sistema sia attualmente integrato su un ROV, è stato progettato per essere compatibile con diverse piattaforme marine.

Dalla simulazione di scenari operativi realistici all’ottimizzazione del controllo e dell’IA

Progetto MusaiI dati raccolti durante le sessioni in piscina hanno fornito informazioni preziose per l’ottimizzazione del software di controllo e dell’intelligenza artificiale. Questi test sono fondamentali per affinare l’addestramento delle reti neurali e preparare il sistema alle future missioni in mare aperto. Tra le prossime attività pianificate:
  • La produzione dei componenti meccanici, con l’obiettivo di completare il prototipo finale entro la primavera del 2025.
  • Uno studio di fattibilità per valutare lo stato di salute della flora marina, una delle applicazioni principali del sistema.
  • Ulteriori test in piscina, che proseguiranno anche dopo la realizzazione del prototipo meccanico, per verificare modularità, tenuta stagna e performance dell’intelligenza artificiale e della sensor fusion.
Il progetto MUSAI punta a sviluppare un prototipo affidabile e innovativo, in grado di contribuire concretamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Gli avanzamenti raggiunti finora rappresentano una solida base per affrontare le sfide future e proseguire verso i prossimi traguardi.
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Nuove generazioni di sistemi robotici collaborativi con le mani robotiche di PRENSILIA srl
Nuove generazioni di sistemi robotici collaborativi con le mani robotiche di PRENSILIA srl
A cavallo tra la ricerca e lo sviluppo di prodotto, il Socio PRENSILIA di ARTES 4.0 rende disponibili competenze e tecnologie avanzate nel campo della robotica collaborativa attraverso la realizzazione di mani robotiche all’avanguardia e sistemi meccatronici basati sulle più avanzate tecniche di progettazione e produzione, che permettono di raggiungere caratteristiche uniche nel loro genere e in grado di rivoluzionare il mondo della robotica per l’Industria 4.0.

Azzurra, leggera e sensibile per studi e applicazioni scientifiche

Dal punto di vista dei prodotti, Prensilia ha raggiunto il primo importante traguardo con la mano robotica IH2 Azzurra, lanciata sul mercato nel 2011. Questa mano robotica autocontenuta, unica nel suo genere all'epoca, è stata progettata principalmente pensando ad applicazioni nella ricerca. Con un peso di soli 640 grammi, Azzurra è tra le mani robotiche più leggere a disposizione per studi ed applicazioni scientifiche. La comunicazione tramite interfaccia standard facilita l'integrazione in diversi scenari di ricerca, tra cui protesica, neuroscienze, interazione uomo-robot e riabilitazione. Nonostante siano passati oltre dieci anni dal suo lancio, IH2 Azzurra continua a rappresentare una soluzione ottimale e ampiamente utilizzata nel mondo della ricerca.

Integrazione permanente e altissime funzionalità: l’era di MIA HAND

Nel 2016, nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 DETOP, Prensilia ha avviato lo sviluppo di Mia Hand, una protesi di arto superiore progettata per essere integrata permanentemente nel sistema scheletrico del paziente amputato tramite osseointegrazione, con contestuale collegamento al sistema nervoso attraverso elettrodi impiantati nei nervi e nei muscoli che potessero garantire il controllo della protesi e la restituzione di un feedback sensoriale. Il lavoro svolto da Prensilia all’interno di questo progetto risponde all’esigenza di sviluppare una mano protesica con funzionalità avanzate, risultando nello sviluppo di Mia Hand come la conosciamo oggi, con caratteristiche meccaniche e sensoriali uniche che permettono agli utenti di svolgere fino all’80% delle attività quotidiane con estrema semplicità, anche in caso di condizioni fisiologiche estremamente sfavorevoli. Nel 2020 Mia Hand è stata ulteriormente ottimizzata, questa volta nell'ottica di ottenerne una versione per l’utilizzo industriale. Ciò è stato possibile nell'ambito del progetto europeo Horzion 2020 APRIL, che ha avuto l'obiettivo di sviluppare una nuova generazione di sistemi di robotica collaborativa, capaci di affiancare in sicurezza i lavoratori e gestire materiali morbidi e flessibili, notoriamente difficili da manipolare anche tramite soluzioni di automazione tradizionale. In questo contesto, Mia Hand ha potuto dimostrare la sua versatilità come pinza antropomorfa flessibile e riconfigurabile. A distanza di 15 anni dalla fondazione, Prensilia lancia nel 2024 due versioni di Mia Hand: Mia Hand Prosthesis, dispositivo medico certificato di classe I, e Mia Hand Industrial, gripper collaborativo certificato come “quasi macchina”, consolidando ulteriormente il ruolo di Prensilia come leader nell'innovazione robotica.

Mani di ultima generazione per applicazioni industriali con i finanziamenti del Centro di Competenza ARTES 4.0

Proseguendo nel settore industriale, a marzo 2024 ha preso avvio il progetto Dexter, cofinanziato dal Centro di Competenza ARTES 4.0, nell’ambito del quale Prensilia mira a sviluppare un sistema robotico collaborativo altamente versatile e facilmente riconfigurabile. Questo sistema ruoterà attorno all’utilizzo del gripper Mia Hand, che sarà ulteriormente ottimizzato per l’impiego nell’automazione di attività a basso valore aggiunto con una resistenza meccanica, versatilità e semplicità di programmazione inedite. Prensilia nasce nel 2009 dal lavoro di ricercatori dell’ARTS Lab (Advanced Robotics and Technology Laboratory), come spin-off dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nascendo dall’ambito della ricerca, Prensilia ha avuto modo di prendere parte a numerosi progetti nazionali e internazionali nei campi della robotica, protesica e neuroscienza. Grazie alle varie collaborazioni, Prensilia ha potuto costruire un solido e capillare network su scala globale, che oggi ricomprende aziende e istituti di ricerca da tutto il mondo, oltre ad aver ampliato le proprie competenze in un’ottica multidisciplinare, formando l'attuale team di ingegneri elettronici, meccanici, software e biomedici. Oltre alla produzione di mani robotiche, Prensilia offre soluzioni su misura per l’integrazione di sistemi robotici, con l’obiettivo di automatizzare processi industriali migliorando sicurezza, produttività ed efficienza.
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Exteryo: quando l’innovazione incontra la sicurezza sul lavoro
Exteryo: quando l’innovazione incontra la sicurezza sul lavoro
Exteryo si occupa di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate con l'obiettivo di migliorare e ottimizzare i processi aziendali. Fondata nel 2016 dalla volontà di Davide e Michele Zanesi, si distingue per un approccio non convenzionale e per la capacità di combinare hardware e software per affrontare le sfide delle aziende in modo innovativo ed efficace. E questo particolare modus operandi è diventato in breve tempo il principale valore aziendale, nonché il più apprezzato da chi decide di lavorare con Exteryo. “Alla base di questo metodo - argomenta Michele Zanesi, Project Manager Exteryo e responsabile del Progetto Digital Safety - è necessario un corretto grado di determinazione e passione che sono la benzina del motore aziendale e sono i valori che sono ogni giorno trasmessi al nostro team per affrontare nel migliore dei modi le sfide del mercato”. Attraverso il progetto Digital Safety, l'azienda fornisce strumenti digitali e tecnologie come tag NFC e piattaforme cloud per migliorare la gestione della sicurezza e garantire la conformità normativa.

In che modo Exteryo riesce a bilanciare la diversificazione tra consulenza, ricerca e sviluppo, e fornitura di servizi per soddisfare le esigenze di settori così diversi?

“La capacità di poter sfruttare il concetto di innovazione al di fuori dei classici paradigmi ha permesso a Exteryo di poter spaziare in diversi ambiti, potendo così specializzarci in aree e attività diverse che spaziano dalla consulenza, alla fornitura di servizi o di attività di Ricerca e Sviluppo. Quello che facciamo ogni giorno è quindi progettare e sviluppare soluzioni tecnologiche che combinano hardware e software in modo intelligente. Usiamo tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale per rendere più semplice il controllo e la gestione di dati all’interno delle aziende, oppure tecnologie a radiofrequenza come NFC e RFID per rendere oggetti e servizi più smart, più connessi, più semplici da gestire. A prescindere dal tipo di strumento tecnologico utilizzato, l’obiettivo è fornire il nostro contributo all’innovazione in generale. Ad esempio, abbiamo brevettato il primo tag NFC resistente a lavaggi, stirature e stress meccanici. È un piccolo pezzo di tecnologia, ma con potenzialità enormi”.

Come il mix di competenze all’interno del team di Exteryo contribuisce al processo di innovazione e alla creazione di soluzioni brevettate? Quali strategie adottate per mantenere il vostro know-how sempre aggiornato?

“Un aspetto fondamentale che ci rende unici è il nostro team. Exteryo è fatta di persone dinamiche, appassionate e altamente competenti. Il nostro know-how spazia dall'elettronica allo sviluppo software, fino a un costante aggiornamento sulle tecnologie più recenti. Questo mix di competenze ci permette di essere sempre un passo avanti, pronti a cogliere ogni nuova opportunità e trasformarla in soluzioni concrete. Ed è proprio questa capacità di trasformare idee in realtà che ci ha portato a ottenere diversi brevetti riconosciuti sia in Europa che negli Stati Uniti. Ogni brevetto rappresenta un traguardo, ma anche una conferma del nostro impegno nell’innovazione. Abbiamo creato prodotti unici, come il nostro tag NFC brevettato, resistente a lavaggi, stirature e stress meccanici. Sono risultati di cui siamo estremamente orgogliosi e che testimoniano la nostra capacità di innovare concretamente. Un altro elemento chiave della nostra forza sono le partnership strategiche. Collaboriamo con aziende leader mondiali nei settori della produzione e della consulenza. Questi partner ci permettono di portare le nostre soluzioni su scala globale, garantendone una diffusione capillare e un impatto reale. È grazie a queste collaborazioni che oggi i nostri prodotti sono presenti in oltre 70 Paesi, coprendo tutti i continenti. Una rete globale che testimonia la fiducia che i nostri partner e clienti ripongono in noi. Questo insieme di fattori rappresenta il cuore di ciò che rende Exteryo una realtà unica nel suo genere. È così che affrontiamo ogni sfida, con passione, competenza e la determinazione di lasciare un segno nel mondo della tecnologia e dell’innovazione”.

In che modo il progetto Digital Safety e il concetto di Digital Safety Environment rivoluzionano la gestione della sicurezza sul lavoro, rispetto ai metodi tradizionali ancora diffusi in molte aziende?

“Tra i diversi settori in cui siamo attivi, sicuramente quello della Safety è quello in cui ci sentiamo maggiormente coinvolti, in quanto la sicurezza sul lavoro non è solo un requisito normativo, ma un imperativo etico che dovrebbe guidare ogni azienda. È in questo ambito che Exteryo ha scelto di concentrare il proprio maggiore impegno con il progetto Digital Safety, consapevole dell’impatto positivo che le sue soluzioni possono generare non solo per i clienti, ma soprattutto per la tutela e la protezione di ogni singolo lavoratore. Il nostro obiettivo non è semplicemente quello di conformarci alle norme, ma di contribuire attivamente a creare ambienti di lavoro sicuri e sostenibili, dove la salute e la sicurezza degli operatori siano sempre al centro. Proprio da questa visione nasce il Digital Safety Environment (DSE), un concetto che va oltre la semplice tecnologia: è una filosofia operativa che mira a digitalizzare completamente gli ambienti lavorativi, introducendo strumenti all’avanguardia a supporto della salute e della sicurezza dei lavoratori. Attraverso il DSE, puntiamo a rivoluzionare il modo in cui le aziende gestiscono la sicurezza sul lavoro, rendendolo più efficace, trasparente e accessibile. Tuttavia, ci siamo resi conto che molte aziende, nonostante le possibilità offerte dalla tecnologia, sono ancora lontane dal raggiungere un livello adeguato di digitalizzazione in questo campo. Troppo spesso, i processi legati alla sicurezza sono frammentati, manuali e inefficaci, esponendo i lavoratori a rischi evitabili e le imprese a sanzioni costose. È qui che Digital Safety entra in gioco, con l’obiettivo di colmare questo divario, fornendo alle aziende non solo soluzioni tecnologiche, ma anche un supporto consulenziale completo per guidarle in questo processo di trasformazione. La nostra piattaforma digitale è il cuore pulsante del sistema, una soluzione centralizzata che integra tutti gli aspetti della sicurezza aziendale, dalle scadenze normative alla gestione dei DPI, fino al monitoraggio delle attrezzature. Ma non ci fermiamo qui: offriamo anche sistemi hardware avanzati, come tag NFC per la tracciabilità e il controllo in tempo reale delle attrezzature e dei dispositivi di protezione. Questo approccio consente alle aziende di avere un controllo puntuale e proattivo su ogni elemento critico per la sicurezza, eliminando le inefficienze e migliorando le condizioni di lavoro. In definitiva, il nostro obiettivo è duplice: da un lato, garantire la conformità normativa delle aziende, sollevandole dal peso della gestione manuale; dall’altro, contribuire a un cambiamento culturale che ponga la sicurezza dei lavoratori al centro delle strategie aziendali. Digital Safety è più di un progetto: è un impegno verso un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione lavorano insieme per proteggere ciò che conta di più, le persone.

In che modo Digital Safety riesce a semplificare la gestione della sicurezza sul lavoro in settori complessi come edilizia, logistica o sanità, e quali vantaggi offre alle piccole e medie imprese?

“La sicurezza sul lavoro è un tema che richiede oggi più che mai soluzioni innovative e strumenti in grado di rispondere a sfide crescenti. Settori come edilizia, logistica, manifatturiero e sanità, caratterizzati da un’elevata intensità normativa e complessità organizzativa, si trovano spesso a fronteggiare problematiche che vanno oltre la semplice gestione delle attività. Queste includono difficoltà nel monitorare scadenze, frammentazione nella gestione dei dati e un sovraccarico amministrativo che limita l’efficienza operativa. In parallelo, queste lacune espongono i lavoratori a rischi ormai non accettabili, compromettendo la loro sicurezza e il benessere generale sul luogo di lavoro. Digital Safety nasce come risposta concreta e visionaria a queste esigenze. La piattaforma proposta da Exteryo si pone l’obiettivo di diventare un vero e proprio partner strategico per la gestione della sicurezza, ottimizzando i processi aziendali attraverso una soluzione digitale completa e altamente integrata. Con Digital Safety, ogni attività legata alla sicurezza sul lavoro – dalla gestione dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) alla pianificazione delle ispezioni, fino al monitoraggio delle scadenze normative – è centralizzata e automatizzata. Questo approccio elimina la frammentazione gestionale, potenzia il controllo e riduce al minimo le possibilità di errore umano. Un elemento distintivo del progetto è la capacità di Exteryo di fungere da mediatore tra le aziende e una rete consolidata di fornitori specializzati in ambito Safety. Questo servizio, particolarmente vantaggioso per le piccole e medie imprese, consente di esternalizzare la gestione delle obbligatorietà normative e delle scadenze, garantendo conformità e serenità operativa. Ogni cliente può così concentrarsi sul proprio core business, sapendo di essere pienamente in linea con gli standard di sicurezza richiesti dalla legge. Digital Safety si distingue anche per l’innovazione tecnologica alla base della sua offerta. Exteryo è stata tra le prime aziende a livello internazionale a introdurre l’utilizzo della tecnologia NFC nella gestione e tracciabilità dei DPI e delle attrezzature aziendali. Questa tecnologia, la stessa impiegata per i pagamenti contactless, permette di accedere alle informazioni critiche dei dispositivi in modo immediato e intuitivo, utilizzando semplicemente uno smartphone. L’introduzione degli Smart DPI, dispositivi intelligenti in grado di memorizzare e mostrare digitalmente dati tecnici, informazioni di utilizzo e date di scadenza, ha già rivoluzionato il settore, rendendo le operazioni più efficienti e trasparenti. La piattaforma Digital Safety non rappresenta solo un sistema di gestione, ma una nuova filosofia operativa: quella del Digital Safety Environment. Questa visione integra tecnologia, innovazione e semplicità d’uso per fornire una soluzione che non solo facilita la compliance normativa, ma eleva la sicurezza sul lavoro a un livello superiore. È un passo avanti per le aziende che desiderano non solo essere conformi, ma anche creare un ambiente di lavoro più sicuro, organizzato e sostenibile. In breve, Digital Safety non è solo una piattaforma: è il futuro della sicurezza sul lavoro”.

Come le collaborazioni con aziende come Kong, CAMP, Irudek e Sirti hanno contribuito a rendere Digital Safety una soluzione innovativa e universale per la sicurezza aziendale? E qual è stato il ruolo del bando BIT di INAIL e ARTES 4.0 nel processo di evoluzione e scalabilità del progetto Digital Safety, sia a livello nazionale che internazionale?

“Il progetto Digital Safety ha visto nel corso degli anni il rafforzarsi di partnership e collaborazioni senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere il livello di completezza e di maturità che oggi contraddistinguono il nostro prodotto. Le prime collaborazioni hanno coinvolto alcuni tra i principali fabbricanti di dispositivi di protezione individuale a livello mondiale: in particolare le italiane Kong e CAMP e l’azienda spagnola Irudek. Grazie al loro contributo è stato possibile integrare la tecnologia NFC all’interno dei prodotti sin dalla fase di fabbricazione, permettendo così alle aziende clienti di dotarsi di dispositivi già digitalizzati e di garantire una diffusione della soluzione a livello mondiale. Nel 2020 è stata siglata un’altra collaborazione fondamentale con l’azienda Sirti Spa che ha scelto Exteryo come partner per promuovere una soluzione di potenziamento della gestione della Safety aziendale. Proprio in questo frangente il progetto Digital Safety ha potuto elevarsi ad un livello di universalità di gestione della sicurezza aziendale, potendo essere testato ed infine approvato per l’utilizzo giornaliero all’interno di una corporate di oltre 3000 operatori con necessità di controllo e di organizzazione estremamente elevato. A compimento dell’evoluzione del progetto Digital Safety, è doveroso sottolineare il fondamentale contributo apportato dal bando BIT, promosso da INAIL in collaborazione con ARTES 4.0. L’essere stati selezionati a luglio 2023, insieme ad altre sedici aziende italiane, rappresenta un riconoscimento significativo per il valore innovativo della nostra soluzione e per i vantaggi che questa può apportare nel contesto della sicurezza sul lavoro. INAIL ha dimostrato un forte impegno verso l'innovazione e la trasformazione digitale, sposando il nostro progetto e riconoscendolo come uno strumento capace di elevare gli standard di sicurezza aziendale. Questo supporto è stato determinante per permetterci di testare la piattaforma in un ambiente reale, coinvolgendo un pool di aziende che ha contribuito attivamente al raggiungimento del grado di maturità necessario per affrontare le sfide del mercato e garantire la scalabilità del prodotto, sia a livello nazionale che internazionale. La collaborazione con INAIL rappresenta non solo un’importante pietra miliare per Exteryo, ma anche l’inizio di un percorso che auspichiamo possa consolidarsi nel tempo. Siamo infatti confidenti che il successo di questa prima iniziativa possa aprire la strada a ulteriori progetti con INAIL, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di soluzioni digitali come Digital Safety, capaci di diventare uno standard per le aziende italiane. Questa visione condivisa mira a facilitare il lavoro delle imprese, migliorando la sicurezza sul lavoro, e a semplificare il ruolo delle istituzioni attraverso strumenti innovativi che garantiscano maggiore trasparenza ed efficienza. Siamo convinti che la sinergia tra innovazione tecnologica e supporto istituzionale possa dare vita a un ecosistema in cui la sicurezza non sia solo un obbligo normativo, ma un valore centrale nella strategia aziendale e nella cultura operativa del Paese. Infine tra le partnership che contraddistinguono il progetto Digital Safety è d’obbligo citare tutta la rete di aziende e professionisti che forniscono servizi per la Safety e che costituiscono la nostra linfa vitale per promuovere tutta una serie di servizi a supporto delle aziende e che spaziando dalla fornitura e revisione dei DPI alla formazione o alla sorveglianza sanitaria. Uno dei punti di forza del digitale è infatti l’interconnessione tramite piattaforma di azienda e fornitori mediante la quale è possibile condividere dati e documentazione necessarie per garantire la sicurezza di lavoratori e stabilimenti. In questo frangente Digital Safety è il perimetro di gestione tramite la piattaforma, ma è necessaria la professionalità e l’esperienza dei nostri fornitori per garantire il livello di qualità ottimale affinché la sicurezza aziendale raggiunga determinati standard”.

In che modo Digital Safety trasforma la gestione della sicurezza sul lavoro da un obbligo burocratico a un vantaggio competitivo per le aziende?

“Digital Safety rappresenta un punto di svolta per tutte le aziende che desiderano trasformare la gestione della sicurezza sul lavoro da un obbligo burocratico a un vantaggio competitivo. L’obiettivo principale è semplificare, automatizzare e ottimizzare tutti i processi legati alla sicurezza, generando impatti concreti sia sul piano operativo che su quello economico e sociale. Grazie alla piattaforma Digital Safety, le aziende possono finalmente liberarsi dalla complessità della gestione manuale. La tecnologia avanzata, basata su tag NFC e connettività cloud, consente di monitorare in tempo reale ogni aspetto della sicurezza: dalla gestione dei DPI alla pianificazione della formazione, fino al controllo delle visite mediche obbligatorie. Ciò significa che i responsabili della sicurezza non dovranno più preoccuparsi di scadenze dimenticate o documentazione frammentata, ma potranno contare su un sistema che segnala tempestivamente ogni necessità. Digital Safety migliora la sicurezza reale dei lavoratori, riducendo il rischio di incidenti e creando ambienti di lavoro più sani e organizzati. I dipendenti, avendo accesso diretto alle loro informazioni di sicurezza, si sentono più protetti e coinvolti, con un conseguente aumento della consapevolezza e della partecipazione attiva. Questo approccio non solo riduce il turnover, ma eleva il livello di competenze digitali all’interno dell’organizzazione, rendendo l’intera forza lavoro più versatile e preparata. I vantaggi non si fermano qui. Infatti l’adozione di Digital Safety porta risultati tangibili. Per molte aziende, questo si traduce in una drastica riduzione dei costi operativi. Le risorse che un tempo venivano dedicate alla sorveglianza manuale possono ora essere reindirizzate verso attività strategiche. La precisione e l’affidabilità del sistema riducono inoltre il rischio di sanzioni, garantendo una compliance normativa impeccabile. Questo non solo tutela l’azienda dal punto di vista legale, ma contribuisce a migliorare la sua reputazione sul mercato, rendendola più attraente per clienti, partner e talenti. Le testimonianze delle aziende che hanno già adottato Digital Safety parlano chiaro. Dalla semplificazione dei processi alla riduzione degli sprechi, passando per una maggiore efficienza operativa, ogni cliente ha trovato nella piattaforma e nei servizi connessi una soluzione capace di adattarsi perfettamente alle proprie esigenze. Non importa che si tratti di una piccola azienda manifatturiera o di un grande operatore logistico: la piattaforma si è dimostrata flessibile e scalabile, in grado di offrire valore aggiunto indipendentemente dalla complessità organizzativa. In definitiva, Digital Safety non è solo uno strumento, ma un partner tecnologico che accompagna le aziende verso un futuro più sicuro, efficiente e sostenibile. È la dimostrazione che l’innovazione non deve essere complicata per essere rivoluzionaria: deve semplicemente funzionare.

Come Digital Safety mira a creare un ecosistema interconnesso che coinvolga aziende, istituzioni ed enti normativi per una gestione della sicurezza più trasparente ed efficace? E quali sono le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’IoT, che Digital Safety intende integrare per migliorare il monitoraggio e l’analisi predittiva dei rischi nei luoghi di lavoro?

“Digital Safety non si ferma alla gestione operativa della sicurezza aziendale. La visione futura di Exteryo è ambiziosa: creare un ecosistema interconnesso che coinvolga non solo le aziende, ma anche le istituzioni, gli enti normativi e i lavoratori. L'obiettivo è costruire una rete in grado di garantire una gestione sempre più puntuale, trasparente ed efficace della sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo una cultura aziendale che premi le realtà più virtuose. Immaginiamo un futuro in cui le aziende, attraverso la piattaforma Digital Safety, possano interfacciarsi direttamente con le istituzioni per condividere dati e ottenere certificazioni di virtuosità. Questo sistema non solo consentirebbe una supervisione più accurata da parte degli enti regolatori, ma fornirebbe anche incentivi concreti per le imprese che dimostrano di adottare pratiche eccellenti nella gestione della sicurezza. Le aziende più virtuose potrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali, premi assicurativi ridotti o accesso facilitato a finanziamenti dedicati all’innovazione. Parallelamente, Digital Safety ambisce a esportare questo modello in altri paesi, ampliando la diffusione del concetto e della filosofia del Digital Safety Environment. L'internazionalizzazione rappresenta una naturale evoluzione per il progetto: i principi di una gestione centralizzata, digitale e proattiva della sicurezza sono universali e possono essere adattati alle specificità normative di ogni contesto. Con una strategia mirata, Digital Safety punta a diventare il punto di riferimento globale per la sicurezza sul lavoro, contribuendo a ridurre gli infortuni e le morti nei luoghi di lavoro in tutto il mondo. A supportare questa visione vi è l’avvento di tecnologie sempre più performanti e accessibili. La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale, dell’IoT e dei big data consentirà un monitoraggio in tempo reale ancora più preciso e un’analisi predittiva dei rischi. La piattaforma potrà integrare sistemi avanzati che analizzano i comportamenti, le condizioni ambientali e le prestazioni degli strumenti di lavoro, anticipando potenziali problemi prima che si trasformino in incidenti. Il futuro delineato da Exteryo non è solo tecnologico, ma profondamente umano. L’obiettivo ultimo è creare luoghi di lavoro più sicuri, dove il rischio di infortuni e morti sia ridotto al minimo, se non completamente eliminato. È un futuro in cui l’innovazione tecnologica e l’etica si intrecciano, garantendo che ogni lavoratore possa svolgere il proprio compito con serenità e dignità. Digital Safety si propone quindi come un modello di riferimento per un nuovo paradigma globale: una sicurezza sul lavoro integrata, digitale e orientata al benessere collettivo, capace di coniugare tecnologia, sostenibilità e responsabilità sociale. Questa è la visione che guida Exteryo: non solo creare soluzioni, ma ispirare un cambiamento”.
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Inaugurata ARTES OpenHouse: protagonista la Robotica Mobile
Inaugurata ARTES OpenHouse: protagonista la Robotica Mobile
Sott'acqua, in aria, sulla terra, in aree strutturate e in ambienti controllati. Abbiamo ancora negli occhi le straordinarie dimostrazioni presentate al primo evento di ARTES OpenHouse, ospitato nell'Hub del Centro di Competenza a Pontedera e moderato da Enza Spadoni, Responsabile Trasferimento Tecnologico di ARTES 4.0. Un format essenziale e concreto, fatto di dimostrazioni pratiche e casi d'uso reali, che punta a un obiettivo chiaro: connettere aziende e innovatori per risolvere problemi concreti e per consentire quel salto di qualità necessario a competere meglio sul mercato. Qui si incontrano idee e competenze, tecnologia e necessità per proporre soluzioni che fanno la differenza. E così dopo l'introduzione di Francesca R. Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, e il quadro delle opportunità economiche per le aziende illustrato da Piero Gatta, Responsabile Business Development di ARTES 4.0, ci ha pensato Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Professore Emerito della Scuola Superiore Sant'Anna, a tracciare la rotta: "Puntiamo su un'innovazione d'eccellenza per sostenere le migliori idee e aiutarle a crescere". ARTES OpenHouse Paolo Dario Ecco quindi che Gastone Ciuti, professore ordinario di Bioingegneria all'Istituto di Biorobotica e co-fondatore di Mediate Srl, ha spiegato e dato una dimostrazione pratica all’interno dell’Hub del potenziale di HOSBOT (HOSpital roBOT), una nuova architettura modulare per robot mobili autonomi pensata per la logistica ospedaliera. Dalla consegna dei medicinali ai campioni di laboratorio, questi robot migliorano la qualità del lavoro e aumentano la sicurezza per pazienti e operatori. Giancarlo Teti, R&D Manager di Robotech, ci ha sorpresi con DustBot per la gestione dell’igiene urbana e industriale tramite robot autonomi cooperativi. All'interno di questo progetto è stato sviluppato DustClean, spazzatrice autonoma per la pulizia di aree pedonali urbane e di aree esterne di fabbricati industriali. Il contributo di Sigma Ingegneria, presentato da Matteo Pacini, Automation and Robotics Manager, ha ampliato l’orizzonte della Robotica Mobile. Non solo ci ha raccontato del robot mobile multiuso Rover per applicazioni industriali; della piattaforma Hydrone per il monitoraggio in ambienti marini; del sistema ibrido Sentinel che combina robot mobili e droni; e della mappatura 3D Radreal per la rimozione sicura di oggetti radioattivi e non. Ma ha portato all'interno dell'Hub il drone multirotore Horus realizzato in alluminio, fibra di carbonio e componenti stampati in 3D. I progetti presentati sono esempi concreti di come la Robotica Mobile sia in grado di affrontare e risolvere esigenze concrete. ARTES OpenHouse continua a febbraio con nuovi protagonisti e nuove tecnologie.
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MICSATHLON: Il talento del Made in Italy per l’innovazione – 20-21 febbraio 2025
MICSATHLON: Il talento del Made in Italy per l’innovazione – 20-21 febbraio 2025

Il MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile sta organizzato in sinergia con le Case del Made in Italy del MIMIT per il prossimo febbraio 2025 una grande competizione nazionale, denominata MICSathlon, che porrà all’attenzione dei giovani ricercatori del Partenariato le sfide di innovazione, circolarità e sostenibilità lanciate da imprese e realtà artigiane operanti in tre settori chiave del Made in Italy: Abbigliamento, Arredamento e Automazione. I ricercatori, riuniti in squadre, dovranno dare soluzione a problemi industriali sottoposti dalle aziende, in una sfida giocosa tra intelligenze.

MICS- MADE IN ITALY CIRCOLARE E SOSTENIBILE è un Partenariato Esteso tra Università, centri di ricerca e imprese finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) con fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, nell’ambito del programma NextGenerationEU (PNRR)-Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR, volta a finanziare la realizzazione di iniziative che rendano il Made in Italy circolare autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile, dalla fase di progettazione a quella di produzione.

Tra i Partner pubblici si annoverano Università e centri di ricerca quali: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Università degli Studi di Firenze, Soci Fondatori di ARTES 4.0, Università degli Studi di Palermo, con cui ARTES 4.0 ha sottoscritto un Accordo, e Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Brescia, Università degli studi di Federico II di Napoli, Università degli Studi di Padova, e Università di Roma La Sapienza. Tra i Partner privati fondatori si annoverano Industriali quali: Aeffe, Brembo, Camozzi Group, Cavanna, Italtel, Itema, Leonardo, Natuzzi, Prima Additive, SACMI, SCM Group, Stazione Sperimentale dell'Industria delle Pelli e delle Materie Concianti (SSIP), Thales Alenia Space. Nel perimetro di intervento rientrano tre settori portanti dell’economia italiana:
  • abbigliamento
  • arredamento 
  • automazione-meccanica
(tre delle quattro “A” del Made in Italy)

Le aziende partecipanti, appartenenti ai settori sopra indicati, proporranno delle sfide relative alle proprie aree di appartenenza. Durante l'evento, i giovani ricercatori di MICS verranno divisi in gruppi di lavoro e verrà assegnata loro una sfida, elaborata dalle aziende. Ciascuna squadra riceverà un kit di lavoro di base per supportare il processo creativo e potrà beneficiare del supporto di mentori provenienti dalle aziende proponenti. Le soluzioni presentate dalle squadre durante la sessione finale saranno valutate da una giuria di esperti, provenienti sia dal mondo industriale che accademico. Verranno selezionati tre gruppi vincitori, uno per settore, basandosi su quattro criteri: impatto del progetto, fattibilità, innovazione e qualità della presentazione. I vincitori avranno diritto a presenziare al Made in Italy Innovation Forum, la grande fiera delle eccellenze italiane organizzata da MICS per il mese di giugno.

Le aziende appartenenti ai settori abbigliamento, arredamento, automazione-meccanica ed interessate a presentare una sfida possono inviare la loro proposta compilando l’apposito modulo presente al seguente link https://www.mics.tech/micsathlon-il-talento-del-made-in-italy-per-linnovazione/
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Nasce a Firenze la Casa del Made in Italy | ARTES 4.0 presenta tre progetti all’avanguardia
Nasce a Firenze la Casa del Made in Italy | ARTES 4.0 presenta tre progetti all’avanguardia
Quando il nastro tricolore è scivolato via, tagliato dalle lame delle forbici impugnate dalla sottosegretaria di Stato Fausta Bergamotto, l'idea del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di mettere a disposizione dei territori un nuovo strumento per la promozione e la tutela delle imprese, è diventata realtà. La Casa del Made in Italy a Firenze, presso la loggia monumentale al primo piano di via Pellicceria 3, è un fulcro strategico che connette istituzioni, mondo della ricerca, imprese ed enti locali per promuovere iniziative e superare le criticità, nel pieno rispetto delle vocazioni e delle eccellenze territoriali. La mission dichiarata è favorire un contatto diretto tra i territori e le direzioni generali centrali del Dicastero allo scopo di offrire informazioni e assistenza alle imprese e ai cittadini e promuovere gli investimenti, per sviluppare ancora di più il tessuto produttivo locale. All'evento inaugurale, alla presenza tra gli altri di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, è stata invitato a partecipare anche il Centro di Competenza ARTES 4.0 con la direttrice esecutiva Francesca R. Tonini che ha ricordato come "la Casa del Made in Italy non è solo un luogo fisico, ma un simbolo del nostro Paese: un punto d'incontro tra l'eccellenza che ha definito la nostra storia e le tecnologie avanzate che stanno ridisegnando il nostro ruolo nel mondo". Dopo il taglio del nastro, la sottosegretaria Bergamotto ha proceduto all’annullo di un timbro celebrativo dell’evento raffigurante l’uomo vitruviano e il giglio fiorentino. “Firenze è la quattordicesima città nella quale viene inaugurata una Casa del Made in Italy - ha sottolineato Bergamotto -. Questa struttura rappresenta un punto di incontro per creare sinergie tra imprese, cittadini, istituzioni, università, camere di commercio e Case delle tecnologie emergenti, al fine di raccogliere e monitorare le sensibilità territoriali in campo economico. Sarà un collegamento diretto con le direzioni generali del Ministero: le sue competenze sono qui a disposizione per il rilancio del Made in Italy". Il nostro Centro di Competenza ha portato l'innovazione con un angolo espositivo con alcune delle tecnologie emergenti in sperimentazione, per facilitarne il successivo trasferimento al tessuto imprenditoriale della Regione:
  • FLBE30 by Wearable Robotics: una soluzione innovativa per il supporto alla movimentazione manuale dei carichi;
  • Mia Hand by Prensilia: una protesi robotica che consente agli utenti di eseguire l'80% dei gesti quotidiani;
  • Kiber - Instant Expertise Everywhere: una tecnologia indossabile che ottimizza i processi di costruzione, manutenzione e formazione.
Il nuovo spazio fornirà assistenza continuativa alle imprese del territorio, aiutandole a sfruttare al meglio gli incentivi pubblici, e favorirà un dialogo continuativo tra istituzioni e mondo imprenditoriale. Inaugurazione Casa del Made in Italy
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