Skip to main content
Nasce a Firenze la Casa del Made in Italy | ARTES 4.0 presenta tre progetti all’avanguardia

Nasce a Firenze la Casa del Made in Italy | ARTES 4.0 presenta tre progetti all’avanguardia

Quando il nastro tricolore è scivolato via, tagliato dalle lame delle forbici impugnate dalla sottosegretaria di Stato Fausta Bergamotto, l'idea del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di mettere a disposizione dei territori un nuovo strumento per la promozione e la tutela delle imprese, è diventata realtà.

La Casa del Made in Italy a Firenze, presso la loggia monumentale al primo piano di via Pellicceria 3, è un fulcro strategico che connette istituzioni, mondo della ricerca, imprese ed enti locali per promuovere iniziative e superare le criticità, nel pieno rispetto delle vocazioni e delle eccellenze territoriali. La mission dichiarata è favorire un contatto diretto tra i territori e le direzioni generali centrali del Dicastero allo scopo di offrire informazioni e assistenza alle imprese e ai cittadini e promuovere gli investimenti, per sviluppare ancora di più il tessuto produttivo locale.

All'evento inaugurale, alla presenza tra gli altri di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, è stata invitato a partecipare anche il Centro di Competenza ARTES 4.0 con la direttrice esecutiva Francesca R. Tonini che ha ricordato come "la Casa del Made in Italy non è solo un luogo fisico, ma un simbolo del nostro Paese: un punto d'incontro tra l'eccellenza che ha definito la nostra storia e le tecnologie avanzate che stanno ridisegnando il nostro ruolo nel mondo". Dopo il taglio del nastro, la sottosegretaria Bergamotto ha proceduto all’annullo di un timbro celebrativo dell’evento raffigurante l’uomo vitruviano e il giglio fiorentino.

“Firenze è la quattordicesima città nella quale viene inaugurata una Casa del Made in Italy - ha sottolineato Bergamotto -. Questa struttura rappresenta un punto di incontro per creare sinergie tra imprese, cittadini, istituzioni, università, camere di commercio e Case delle tecnologie emergenti, al fine di raccogliere e monitorare le sensibilità territoriali in campo economico. Sarà un collegamento diretto con le direzioni generali del Ministero: le sue competenze sono qui a disposizione per il rilancio del Made in Italy".

Il nostro Centro di Competenza ha portato l'innovazione con un angolo espositivo con alcune delle tecnologie emergenti in sperimentazione, per facilitarne il successivo trasferimento al tessuto imprenditoriale della Regione:

  • FLBE30 by Wearable Robotics: una soluzione innovativa per il supporto alla movimentazione manuale dei carichi;
  • Mia Hand by Prensilia: una protesi robotica che consente agli utenti di eseguire l'80% dei gesti quotidiani;
  • Kiber - Instant Expertise Everywhere: una tecnologia indossabile che ottimizza i processi di costruzione, manutenzione e formazione.

Il nuovo spazio fornirà assistenza continuativa alle imprese del territorio, aiutandole a sfruttare al meglio gli incentivi pubblici, e favorirà un dialogo continuativo tra istituzioni e mondo imprenditoriale.

Inaugurazione Casa del Made in Italy


post correlati

La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
A rivelare l’esistenza di disparità contributive e di carriera tra uomini e donne sono stati i numeri dell’indagine condotta da ARTES4WOMEN, il gruppo di lavoro del Centro di Competenza ARTES 4.0, che ha portato alla compilazione di oltre 600 questionari tra istituzioni, università e aziende. Il 57% delle figure intervistate non sa se nella propria azienda esista un Gender Equality Plan. Il 70% ritiene che esista equità retributiva, ma 4 su 10 non vedono pari opportunità di crescita professionale. Il settore dell’innovazione e della tecnologia resta ancora sbilanciato a favore degli uomini. Se l’85% dei lavoratori e delle lavoratrici riconosce che un ambiente più equo migliora produttività e innovazione, solo 2 aziende su 10 investono davvero per incrementare la presenza femminile nei settori dell’innovazione e delle tecnologie. Anche la conciliazione tra vita lavorativa e personale si presenta come una sfida non ancora vinta: 4 su 10 ritengono che la propria azienda non garantisca un sufficiente bilanciamento tra carriera e vita privata. In occasione del convegno “Come generare valore con la parità di genere”, promosso e organizzato nell’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa da ARTES 4.0 e moderato da Enza Spadoni, responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazione Esterne di ARTES 4.0, esperti, rappresentanti istituzionali e leader aziendali hanno delineato azioni concrete a supporto dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile. Convegno ARTES4WOMEN L’iniziativa è stata l’occasione per un’analisi approfondita sui principali temi e politiche per la parità di genere, dal bilancio di genere, come strumento di crescita economica e benessere sociale, alle certificazioni ISO e UNI, per supportare l’inclusione nelle imprese, fino alle strategie aziendali per la Diversity, Equity & Inclusion come leva di sviluppo sostenibile. Ad aprire i lavori è stata Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna – che ringraziamo per averci accolto in questo prestigioso contesto – che ha ricordato la necessità di creare strumenti e opportunità per sostenere le donne nel loro percorso professionale. Superare barriere culturali, sociali e stereotipi è stata una sua sfida agli albori della sua carriera ed è una realtà che persiste anche oggi, nel 2025. Per Francesca R. Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, “non basta parlare di parità di genere, bisogna misurarla, comprenderne l’impatto e agire per colmare i troppi divari ancora esistenti. In un ambiente come il nostro, in cui convivono imprese, istituzioni, associazioni e centri di ricerca, abbiamo l’opportunità - e la responsabilità - di rendere la parità una leva di crescita reale”. A conferire autorevolezza al primo evento in presenza di ARTES4WOMEN è stata la presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il dirigente Luigi Laurelli che ha collocato un punto fermo sull’ampio tavolo di confronto: “Il PNRR non sarebbe un successo se non avesse inserito tra i criteri da rispettare la garanzia della parità di genere e altre forme di tutela”. Ma come costruire una cultura di genere? Ci ha pensato Francesca Basanieri, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità del Consiglio Regionale della Toscana a spiegare alla platea qual è la linea seguita dalla Regione: “Costruire progetti e iniziative a partire dai bambini, insegnando loro il rispetto degli altri, delle relazioni, la non discriminazioni e il contrasto agli stereotipi”. Ma se questa azione ha bisogno di tempo, la storia recente racconta che la Regione ha lavorato molto in questi anni anche offrendo risorse e contributi alle imprese per favorire la nascita di un bilancio di genere o per la creazione di piani di welfare aziendale. L’iniziativa ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui Maria Paola Monaco (Università di Firenze), Calogero Oddo (Scuola Superiore Sant’Anna), Paola Corna Pellegrini (Presidente AICEO), Marco Sacchi (Hitachi Rail), Francesco Zicchino (Nuova Simat), Luisa Quarta (Manageritalia) e Federica Merenda (Scuola Superiore Sant’Anna), che hanno contribuito al dibattito con le loro esperienze e visioni strategiche. Uno dei momenti centrali dell’evento è stato l’intervento di Darya Majidi, Presidente di UN Women Italy, dal titolo “Verso Beijing + 30: la visione internazionale della parità di genere e dell’empowerment femminile quale leva di progresso”. Majidi ha offerto una riflessione sullo stato attuale dell’uguaglianza di genere a livello globale, analizzando i progressi compiuti e le sfide ancora aperte in vista del trentesimo anniversario della Dichiarazione di Pechino. Il suo contributo ha sottolineato l’urgenza di azioni concrete per garantire pari opportunità con un focus particolare sul ruolo dell’innovazione tecnologica e digitale come strumento di accelerazione del cambiamento. Anche Davide Seletti, CEO e General Manager di Saletti Compositi, ha evidenziato l'importanza del tema e portato sul tavolo del ragionamento un fatto concreto: nella competizione F1 in Schools, gli studenti superano nettamente le studentesse (83% contro 17%). Ma quando si arriva in finale, la presenza femminile raddoppia al 33%. Un segnale che il talento delle donne è spesso sottovalutato, ma emerge quando ha la possibilità di esprimersi. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo della managerialità e delle piccole imprese nel promuovere un cambiamento culturale all'interno del mercato del lavoro ovvero l’importanza di leadership inclusive e di un approccio che valorizzi la diversità come risorsa. Inoltre è stato sottolineato il contributo della ricerca scientifica nella prospettiva di genere, mettendo in luce come le teorie femministe e gli studi di genere possano arricchire l’innovazione e la crescita delle organizzazioni. Luigi Laurelli e Francesca Tonini
visita
Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
CUBIT Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha avviato il progetto MUSAI (a Modular Underwater System with Artificial Intelligence to fight marine pollution), vincitore del Bando di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale RI&SS N.5 che il Centro di Competenza ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Next Generation EU. Nel corso degli ultimi mesi una serie di test e sperimentazioni hanno consentito di registrare progressi significativi nelle fasi di sviluppo.

Addestramento della rete neurale e integrazione delle tecnologie

I primi traguardi del progetto MUSAI sono stati raggiunti già durante i primi sei mesi di attività, in cui il team di MUSAI ha lavorato su tre aree fondamentali:
  • Il consolidamento dell’architettura di prodotto, per definire una struttura modulare e versatile.
  • L’addestramento della rete neurale, sviluppando algoritmi di riconoscimento per l’individuazione dei rifiuti sottomarini.
  • L’integrazione dei dispositivi tecnologici, al fine di ottenere una visione completa e accurata dei rifiuti marini.
Questi filoni di ricerca, avanzando in modo sinergico, hanno portato alla realizzazione di un pre-prototipo stampato in 3D: una soluzione che ha consentito al team di iniziare i primi test sull’integrazione dei componenti, sviluppando un benchmark utile per l’ottimizzazione del progetto nelle sue varie fasi. Progetto MusaiProgetto Musai

I primi test in acqua confermano le capacità di detecting del prototipo in ambiente acquatico

Una volta pronto il pre-prototipo, il progetto è ora entrato in una fase cruciale di test e sperimentazioni, le cui attività si basano su tre aree principali:
  • Test e sperimentazioni in acqua presso la Piscina Comunale di Pontedera.
  • Integrazione dei componenti elettronici nella struttura meccanica.
  • Addestramento delle reti neurali, fondamentali per migliorare le capacità di riconoscimento autonomo del sistema.
Le sperimentazioni in acqua rappresentano una tappa chiave per il perfezionamento del prototipo. Dopo le prime fasi di progettazione, l’attenzione si è spostata sulla simulazione di scenari operativi realistici, essenziali per validare l’addestramento della rete neurale e verificare le prestazioni del sistema. La Piscina Comunale di Pontedera è stata individuata come un ambiente ideale per condurre queste prove. Durante i test, viene utilizzato un ROV (Remotely Operated Vehicle) per simulare il funzionamento del sistema. Il ROV consente di raccogliere dati in tempo reale e trasferirli a un mezzo di supporto, garantendo interventi tempestivi in caso di anomalie. Sebbene il sistema sia attualmente integrato su un ROV, è stato progettato per essere compatibile con diverse piattaforme marine.

Dalla simulazione di scenari operativi realistici all’ottimizzazione del controllo e dell’IA

Progetto MusaiI dati raccolti durante le sessioni in piscina hanno fornito informazioni preziose per l’ottimizzazione del software di controllo e dell’intelligenza artificiale. Questi test sono fondamentali per affinare l’addestramento delle reti neurali e preparare il sistema alle future missioni in mare aperto. Tra le prossime attività pianificate:
  • La produzione dei componenti meccanici, con l’obiettivo di completare il prototipo finale entro la primavera del 2025.
  • Uno studio di fattibilità per valutare lo stato di salute della flora marina, una delle applicazioni principali del sistema.
  • Ulteriori test in piscina, che proseguiranno anche dopo la realizzazione del prototipo meccanico, per verificare modularità, tenuta stagna e performance dell’intelligenza artificiale e della sensor fusion.
Il progetto MUSAI punta a sviluppare un prototipo affidabile e innovativo, in grado di contribuire concretamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Gli avanzamenti raggiunti finora rappresentano una solida base per affrontare le sfide future e proseguire verso i prossimi traguardi.
visita
Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Il socio Visual Engines del Centro di Competenza ARTES 4.0 sta promuovendo una campagna di sperimentazione su scala pilota della piattaforma IVAWS (Intelligent Visual AI-based Workplace Safety), un sistema software avanzato per la gestione automatizzata e integrata della sicurezza negli ambienti di lavoro. La piattaforma, sviluppata con il supporto di moduli di intelligenza artificiale, telecamere e sensori, è progettata per prevenire situazioni di rischio e monitorare in tempo reale condizioni critiche come:
  • presenza di persone prive di sensi o infortunate
  • avvicinamenti pericolosi tra operatori e carrelli elevatori
  • accessi non autorizzati ad aree riservate
  • mancato utilizzo di DPI in zone obbligatorie
  • conduzione di mezzi da parte di personale non autorizzato
Siamo alla ricerca di aziende partner disposte a ospitare un test gratuito e minimamente invasivo della piattaforma nei propri ambienti produttivi o logistici, al fine di validarne il funzionamento in contesti operativi reali. La sperimentazione si svolgerà tra giugno e luglio 2025, con installazione e disinstallazione rapide (1-2 giorni) e senza impatti sull’infrastruttura o sull’operatività. Gli spazi coinvolti possono essere magazzini, aree di movimentazione merci, ingressi a zone critiche e reparti produttivi.

Cosa è offerto alle aziende coinvolte

Alle aziende coinvolte è offerto:
  • una valutazione gratuita dei rischi e delle criticità legate alla sicurezza sul lavoro
  • un report personalizzato con analisi e suggerimenti basati sui dati rilevati
  • l’opportunità di contribuire allo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia per la salute e la sicurezza dei lavoratori
  • la possibilità di essere citati come esempio virtuoso nelle comunicazioni ufficiali del Centro di Competenza ARTES 4.0
Il sistema è conforme alla normativa GDPR (Reg. UE 679/2016 in materia di protezione dei dati personali) e assicura la tutela della privacy degli interessati, elaborando i dati in forma aggregata e anonima. Nessuna immagine viene salvata in forma riconoscibile e l’accesso ai dati è consentito solo a personale autorizzato, osservando misure tecniche adeguate a garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni. Se la vostra azienda opera in ambiti dove la sicurezza è una priorità - come logistica, industria manifatturiera, magazzini o cantieri - e vuole conoscere meglio la proposta, vi invitiamo a contattarci.
visita
CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
Nel cuore dell’innovazione industriale nasce CASSIOPEA, acronimo di Capacitive Sensors for Safe Interaction in Operative Environments and industrial Automation scenarios, un progetto che promette di rivoluzionare il modo in cui uomo e macchina condividono lo spazio operativo. Sviluppato da Mediate Srl, CASSIOPEA punta a contrastare un problema urgente e troppo diffuso: gli infortuni causati dalla manomissione dei dispositivi di sicurezza su macchine e impianti. L’obiettivo è chiaro: portare a TRL 7 una tecnologia capacitiva già nota, ma ancora mai impiegata su larga scala per applicazioni di sicurezza ad alta prossimità. CASSIOPEA nasce con l’ambizione di creare un sistema flessibile, adattabile e facilmente retro-fittabile anche su macchinari datati, restituendo dinamismo e produttività dove la sicurezza impone oggi rigidità. Una risposta concreta ai limiti delle tecnologie attuali!   Le attuali tecnologie di rilevamento per applicazioni di sicurezza si basano su radar o sistemi ottici, efficaci ma non privi di difetti: l’effetto ombra, l’elevato costo, le dimensioni ingombranti e la scarsa adattabilità limitano la diffusione di queste soluzioni. Questa è una delle cause principali per cui la robotica ha fatto passi da gigante verso l’interazione sicura (adoperando sistemi collaborativi), mentre il resto delle macchine industriali è rimasto indietro. CASSIOPEA vuole colmare questo gap, portando concetti come pre-contatto e prossimità anche in settori produttivi tradizionali! La tecnologia su cui si fonda CASSIOPEA sfrutta sensori capacitivi compatti, economici e facilmente integrabili anche su superfici irregolari e qui entra il gioco il discorso di seconda vita. CASSIOPEA non è solo tecnologia: è anche visione sostenibile. Permettendo il retrofitting di impianti esistenti, riduce l’obsolescenza e l’impatto ambientale legato alla dismissione di macchine ancora funzionanti. Al termine di questo ambizioso progetto, Mediate Srl potrebbe trasformarsi in un attore chiave della rivoluzione 4.0 per la sicurezza industriale.
visita
COSMO e ARGO: innovazione e sicurezza per la manutenzione ferroviaria con tecnologie 4.0
COSMO e ARGO: innovazione e sicurezza per la manutenzione ferroviaria con tecnologie 4.0
Nel panorama della manutenzione ferroviaria, la tutela della sicurezza degli operatori è una sfida prioritaria e complessa. I contesti di lavoro in cui sono effettuate le ispezioni del materiale rotabile, come le fosse di ispezione, inevitabilmente espongono il personale a rischi in ambito salute e sicurezza che vanno propriamente gestiti. In risposta a questa esigenza nasce il progetto COSMO, promosso da Next Generation Robotics nell’ambito del progetto BIT-INAIL, un sistema di sicurezza anticollisione intelligente pensato per essere integrato in ARGO, un robot collaborativo a guida autonoma per l’ispezione del sottocassa dei treni. Questo progetto si pone l’obiettivo di aumentare il grado di sicurezza della tecnologia ARGO pensata per la digitalizzazione dei processi di ispezione dei rotabili ferroviari, sfruttando le più recenti tecnologie dell’Industria 4.0.

ARGO: il robot collaborativo che automatizza l’ispezione dei rotabili ferroviari

ARGO è un robot sviluppato per muoversi autonomamente tra le rotaie e sotto il treno e raccogliere immagini del sottocassa mediante un sistema di camere ad alta risoluzione. In questo modo consente di effettuare ispezioni visive in modalità remota, migliorando l’efficienza delle operazioni e riducendo l’esposizione diretta degli operatori ai rischi fisici dovuti alla permanenza nelle fosse di ispezione. Grazie ad ARGO, compiti ripetitivi e pericolosi, come le ispezioni in fossa, possono essere affidati alla macchina, risparmiando tempo e aumentando la qualità del monitoraggio. Ma affinché il robot possa essere impiegato in ambienti condivisi con l’uomo, come accade nella realtà operativa ferroviaria, è indispensabile dotarlo di sistemi di sicurezza avanzati.

COSMO: un sistema di sicurezza ridondante per la collaborazione uomo-macchina

Il cuore tecnologico della proposta è il sistema COSMO (COllision Sensing and MOnitoring), che integra due componenti complementari:
  • un LiDAR, ovvero un sensore laser di rilevamento tridimensionale;
  • una camera RGB, i cui dati sono elaborati tramite algoritmi di visione artificiale e reti neurali per riconoscere la presenza umana in tempo reale.
Queste due tecnologie, operando in parallelo e in modo autonomo, garantiscono una ridondanza funzionale, fondamentale per mantenere alti standard di sicurezza anche in caso di guasto di uno dei due sottosistemi. Il sistema è inoltre in grado di determinare la posizione dell’operatore nello spazio, valutando la pericolosità della situazione e attivando misure preventive come segnali acustici e luminosi, oltre all’arresto d’emergenza. Questa logica avanzata supera la semplice dicotomia “presenza/assenza” di ostacoli, abilitando una gestione intelligente e proattiva del rischio, in linea con i principi dell’Industria 4.0. Fossa

Contesto normativo e sfide tecniche

Nel contesto industriale, i robot collaborativi sono oggetto di normative dedicate: ad esempio, la ISO 15066:2016 per i manipolatori e la ISO 3691–4:2020 per i veicoli a guida autonoma in ambienti chiusi. Tuttavia non esiste ancora una normativa specifica per robot leggeri ferroviari a guida autonoma, come ARGO. Di conseguenza il progetto COSMO si propone come iniziativa pionieristica, adottando i principi di sicurezza più avanzati disponibili applicandoli all’ambito ferroviario. Rendere sicura la coesistenza tra robot e operatori in ambito ferroviario non solo previene infortuni, ma abilita l’impiego sistematico e diffuso di robot mobili leggeri, riducendo l’esposizione umana ai rischi della manutenzione, come urti, cadute e investimenti accidentali.

Stato dell’arte e innovazione tecnologica

Negli ultimi anni, lo sviluppo della visione artificiale per robot collaborativi ha avuto una forte accelerazione grazie alla spinta dell’Industria 4.0. La letteratura scientifica mostra come i sistemi più diffusi siano basati su camere in grado di fornire informazioni di profondità, come le camere RGBD, TOF o di profondità stereoscopica. Tuttavia, l’utilizzo di camere RGB tradizionali per applicazioni anticollisione in ambito industriale è ancora poco diffuso. Inoltre, attualmente non esistono soluzioni general purpose o facilmente integrabili (“plug and play”) per la sicurezza visiva di robot mobili industriali. La maggior parte delle applicazioni richiede un addestramento mirato degli algoritmi sulle immagini del contesto specifico, al fine di ottenere prestazioni affidabili. Nel mercato la sicurezza degli AGV (Automated Guided Vehicles) è garantita prevalentemente da sistemi LiDAR multipli, con costi rilevanti. COSMO, invece, propone un’alternativa più economica, flessibile e intelligente, che sfrutta la complementarità tra LiDAR e camera RGB, abbinando affidabilità e accuratezza. Standard

Obiettivi progettuali e risultati attesi

Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di un prototipo dimostrativo di ARGO equipaggiato con COSMO, testato in scenari realistici di manutenzione ferroviaria, realizzando un PoC della tecnologia che possa poi essere scalato nelle piattaforme robotiche sviluppate e commercializzate da NGR.

Tecnologie 4.0 e competenze coinvolte

Il progetto fa leva su tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0:
  • robotica collaborativa per l’interazione sicura tra macchina e operatore;
  • visione artificiale e machine learning per il riconoscimento di oggetti e persone;
  • controllo remoto e automazione per la guida autonoma;
  • digitalizzazione dei processi di ispezione e manutenzione predittiva.
La società promotrice, Next Generation Robotics, possiede una solida esperienza nella progettazione e produzione di robot per il settore ferroviario, con competenze avanzate in robotica di servizio, automazione industriale, analisi dei dati, progettazione meccanica e software embedded.

Un impatto concreto sulla sicurezza ferroviaria

L’integrazione di COSMO in ARGO rappresenta un passo concreto verso la trasformazione digitale della manutenzione ferroviaria, migliorando la sicurezza, riducendo i costi e aumentando la qualità del servizio. La possibilità di estendere la tecnologia a più piattaforme robotiche lo rende un sistema scalabile e adattabile, pronto per contribuire a una manutenzione ferroviaria più sicura, efficiente e moderna. In un’epoca in cui la sostenibilità e la tutela del lavoro umano sono temi centrali, progetti come questo dimostrano che l’innovazione tecnologica può essere al servizio delle persone.
visita
Sicurezza e ambiente come investimento: il modello di Studio Arcadia e il progetto Sisifo
Sicurezza e ambiente come investimento: il modello di Studio Arcadia e il progetto Sisifo
Studio Arcadia opera nei settori dell’igiene industriale, della sicurezza sul lavoro e della protezione ambientale con servizi di consulenza e assistenza tecnica attraverso un team multidisciplinare di professionisti con consolidata esperienza. I clienti appartengono a più ambiti produttivi, con una presenza di rilievo nei comparti industriale, siderurgico, metalmeccanico, logistico (comprese le attività portuali), nella grande distribuzione organizzata e nei servizi. Le competenze spaziano dalla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla gestione ambientale, fino alla progettazione, implementazione e revisione dei sistemi di gestione integrati conformi agli standard UNI EN ISO 14001:2015, ISO 45001:2018 e ISO 9001:2015, nonché dei Modelli Organizzativi ex D. Lgs. 231/2001, per gli ambiti di competenza. L’obiettivo che li guida è instaurare con le aziende partner un rapporto solido e continuativo, basato sul supporto operativo e consulenziale per garantire il rispetto della normativa vigente e il miglioramento continuo delle performance aziendali, in particolare nella riduzione degli infortuni, nella prevenzione delle malattie professionali e nel rafforzamento degli standard ambientali. Studio Arcadia

I servizi di Studio Arcadia

Ogni intervento consulenziale di Studio Arcadia è progettato per garantire il rispetto delle normative vigenti e degli standard internazionali per offrire soluzioni in grado di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle aziende senza trascurare la centralità della salute delle persone e della tutela dell’ambiente. La principale risorsa risiede nella capacità di fornire un servizio di assistenza integrata, che affronti in modo coordinato tutte le dimensioni connesse ai temi trattati. Le attività sono strutturate in funzione delle peculiarità di ciascun contesto aziendale, con un modello organizzativo che prevede la presenza di un unico referente tecnico (capo commessa) a garanzia di coerenza, continuità e gestione efficiente dell’intero processo. I servizi offerti sono i seguenti:
  1. Gestione della sicurezza con applicazione del D. Lgs. n. 81/2008:
    • analisi e valutazione del rischio, compresi monitoraggi strumentali negli ambienti di lavoro;
    • cantieri temporanei e mobili, con svolgimento delle funzioni di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione;
    • formazione e training dei lavoratori;
    • assunzione dell’incarico di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione;
    • elaborazione di piani mirati di prevenzione;
    • analisi di conformità di impianti, macchine e attrezzature;
    • audit di conformità legislativa dei documenti aziendali.
  2. Gestione e analisi del rischio:
    • piani di emergenza;
    • simulazioni;
    • attività ex D. Lgs. n. 334/1999 e s.m.i..
  3. Salvaguardia e protezione dell’ambiente:
    • applicazione del Testo Unico Ambientale – D. Lgs. n. 152/2006;
    • monitoraggi ambientali degli agenti inquinanti chimici, fisici e biologici nelle diverse matrici;
    • predisposizione ed esecuzione di piani di caratterizzazione;
    • progetti di bonifica e analisi di rischio;
    • preparazione, attivazione e sviluppo di pratiche autorizzative (VIA, VAS, AUA, VIAC, ecc.).
  4. Assistenza e predisposizione di pratiche autorizzative per la realizzazione di nuove attività.
  5. Consulenza e assistenza nell’ambito di contenziosi con gli enti di controllo, ivi compresi eventuali procedimenti penali.
  6. Responsabilità d’impresa – D.- Lgs. n. 231/2001.
    1. predisposizione del Modello Organizzativo, comprensivo di manuale del Sistema di Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 comprensivo di Codice Etico e dei protocolli di gestione del risk management.
    2. assunzione di incarico in qualità di membro esterno dell’Organismo di Vigilanza.
    3. realizzazione di corsi di formazione per il personale.
L’impegno quotidiano verso il miglioramento continuo si traduce anche nella partecipazione attiva a progetti di ricerca e innovazione, che ci consentono di seguire da vicino l’evoluzione tecnologica del settore. Attraverso queste esperienze, Studio Arcadia valorizza le competenze interne e si dota di strumenti aggiornati e aderenti alle esigenze di ogni cliente, con un approccio che unisce precisione tecnica e visione prospettica. Studio Arcadia

Il progetto Sisifo di Studio Arcadia

In questo scenario si colloca il progetto Sisifo, nato grazie alla collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, e coordinato dalla regia scientifica del Centro di Competenza ARTES 4.0. Il progetto si propone di affrontare una delle principali cause di malattia professionale a livello nazionale ed europeo: i rischi occupazionali da sovraccarico biomeccanico. L’obiettivo è superare l’approccio tradizionale alla valutazione del rischio, basato sull’osservazione diretta da parte di un tecnico esperto, sostituendolo con un sistema strumentale avanzato in grado di ricostruire il modello muscolo-scheletrico dell’individuo e valutare i movimenti eseguiti in modo più oggettivo, preciso e replicabile. Questo sistema si fonda sull’impiego della sensoristica inerziale (IMUs – Inertial Measurement Units), che grazie alla miniaturizzazione integra accelerometri, giroscopi e magnetometri in dispositivi leggeri e compatti, utilizzabili nei contesti operativi. I segnali raccolti dai sensori indossati vengono trasmessi tramite comunicazione wireless a un software dedicato in cloud che provvede alla registrazione, classificazione e analisi in tempo reale dei movimenti. In questo modo è possibile una valutazione dinamica del rischio biomeccanico. L’adozione di sensori inseriti nelle calzature permette di rilevare anche il peso degli oggetti movimentati, in linea con i parametri richiesti per l’applicazione del metodo NIOSH. I dati generati dal sistema vengono salvati e resi accessibili tramite una piattaforma cloud, così da permettere una tracciabilità continua e una gestione integrata del rischio sul lungo periodo.
visita
MUSAI: completate le prime prove in mare del sistema modulare subacqueo
MUSAI: completate le prime prove in mare del sistema modulare subacqueo
Il progetto MUSAI, portato avanti da Cubit Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, continua a registrare importanti progressi nelle fasi di sviluppo. Negli ultimi mesi ha raggiunto una nuova fase di validazione sul campo. Dopo le prime sperimentazioni in ambiente controllato, il sistema è stato testato per la prima volta in mare aperto, con l’obiettivo di verificare il comportamento del prototipo in condizioni operative reali.

Le prove in mare: un banco di prova fondamentale

Dopo una fase iniziale di sviluppo e test condotti presso la Piscina Comunale di Pontedera, il progetto MUSAI è entrato in una nuova fase con le prime prove in mare. Questa transizione è essenziale per validare il funzionamento del sistema in un ambiente complesso e dinamico, dove variabili come la corrente, la visibilità ridotta e la pressione incidono sulle prestazioni dell’intelligenza artificiale e dei sistemi di sensor fusion. Durante questa fase, il team ha condotto una serie di test mirati a:
  • validare il layout del sistema in immersione prolungata;
  • ottimizzare la trasmissione dei dati tra il sistema e le piattaforme di supporto, assicurando una comunicazione efficace;
  • validare gli algoritmi di riconoscimento e classificazione dei rifiuti marini, per affinare la capacità del sistema di individuare e catalogare elementi sommersi.
Parallelamente alle prove in mare, il team di MUSAI ha completato un altro traguardo importante: l’integrazione meccanica del prototipo con la piattaforma operativa. Questi sviluppi consolidano la modularità del sistema, consentendone l’adattabilità a diversi scenari operativi. progetto musai

I risultati delle prove e i prossimi passi di MUSAI

progetto musai rifiutiLe informazioni raccolte durante le prove in mare hanno fornito dati preziosi per affinare ulteriormente il sistema. In vista delle prossime fasi, il team si concentrerà su:
  • la produzione dei componenti meccanici definitivi;
  • l’ottimizzazione dell’elaborazione dati, per migliorare la precisione dell’intelligenza artificiale e la capacità di riconoscimento degli oggetti;
  • lo studio di fattibilità per il monitoraggio della flora marina, ampliando le applicazioni del sistema a nuovi ambiti di ricerca.

MUSAI: un passo avanti nella protezione degli oceani

Il completamento delle prime prove in mare rappresenta un traguardo strategico per il progetto MUSAI. Grazie alla combinazione di un’architettura meccanica avanzata, algoritmi di intelligenza artificiale evoluta e un’alta efficienza termica ed energetica, MUSAI si configura come una soluzione innovativa per il monitoraggio e la salvaguardia degli ecosistemi marini. Per rimanere aggiornati sulle novità e i progressi del progetto, è possibile visitare il sito di MUSAI e seguire la pagina LinkedIn.
visita
Apulia Software, innovazione e tecnologia al servizio delle imprese
Apulia Software, innovazione e tecnologia al servizio delle imprese

C’è un filo invisibile che lega la tradizione e l’innovazione, la visione e la concretezza. È lungo questo filo che si muove Apulia Software, azienda nata con l’obiettivo di supportare le imprese nel percorso di trasformazione digitale, guidandole con soluzioni su misura e tecnologie all'avanguardia.

La storia di Apulia Software, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, è quella di un gruppo di professionisti che ha scelto di mettere le proprie competenze al servizio delle aziende, con un approccio che combina l’innovazione tecnologica con una profonda conoscenza delle dinamiche imprenditoriali. Il punto di partenza è chiaro: la digitalizzazione non è solo una questione di strumenti, ma di strategia e visione.

Apulia Software, provider tecnologico per le aziende

Apulia Software è più di una software house: siamo un partner tecnologico per le aziende che vogliono evolvere, crescere e rimanere competitive in un mercato in continua trasformazione. Lavoriamo a stretto contatto con le imprese per comprenderne le necessità, analizzare i processi e individuare le soluzioni migliori per ottimizzare il lavoro e migliorare le performance.

Ogni progetto per noi è unico. Studiamo il contesto, ascoltiamo le esigenze e creiamo soluzioni personalizzate, capaci di integrarsi perfettamente con l’organizzazione aziendale. La nostra esperienza spazia dalla gestione aziendale all’automazione industriale, fino all’intelligenza artificiale applicata ai processi produttivi e decisionali.

Ma quello che ci distingue davvero è il nostro approccio: non vendiamo software, costruiamo soluzioni. La tecnologia è solo un mezzo, il fine è sempre il successo dell’azienda che ci sceglie.

Crediamo fermamente che l’innovazione non debba essere un lusso per pochi, ma un’opportunità per tutte le aziende che vogliono migliorarsi. Per questo il nostro obiettivo è rendere la trasformazione digitale accessibile e concreta, aiutando le imprese a superare le complessità tecnologiche e a trarne un reale vantaggio competitivo.

Il nostro team è composto da esperti con competenze trasversali, in grado di coniugare sviluppo software, analisi dei dati, automazione dei processi e strategia aziendale. La nostra forza risiede proprio nella capacità di combinare queste competenze per offrire soluzioni non solo tecnologicamente avanzate, ma realmente efficaci e sostenibili.

In un mondo in cui la digitalizzazione avanza rapidamente, vogliamo essere un punto di riferimento per le imprese che desiderano innovare con consapevolezza, senza perdersi nella complessità del cambiamento.

Per noi, il futuro non è solo qualcosa da prevedere, ma da costruire giorno dopo giorno. Per questo investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo, esplorando nuove tecnologie e studiando le migliori strategie per supportare le imprese nel loro percorso di crescita.

Siamo convinti che il successo di un’azienda non dipenda solo dagli strumenti che utilizza, ma dalla capacità di integrarli in un sistema armonico ed efficiente. Ecco perché ci impegniamo a fornire soluzioni su misura, progettate per durare e adattarsi alle esigenze in continua evoluzione del mercato.

Apulia Software è innovazione, esperienza e passione per la tecnologia. Siamo un’azienda che crede nel valore della digitalizzazione e nella sua capacità di migliorare il lavoro e la vita delle persone. La nostra missione è chiara: aiutare le imprese a trasformare le sfide in opportunità, con soluzioni digitali intuitive, potenti e sostenibili.

visita
L’innovazione per la sicurezza sul lavoro conquista le imprese | OpenDay INAIL-ARTES
L’innovazione per la sicurezza sul lavoro conquista le imprese | OpenDay INAIL-ARTES

L’innovazione nella sicurezza sul lavoro protagonista agli OpenDay dedicati alle imprese, organizzati al Centro Ricerche di Monte Porzio Catone a Roma, dal Nodo INAIL Dimeila e il Centro di Competenza ARTES 4.0. Per le aziende è stata l'occasione di esplorare le nuove tecnologie per la valutazione quantitativa e real-time del rischio biomeccanico. Imprese e ricercatori hanno ottenuto una visione chiara sulle opportunità offerte dalla ricerca applicata e sulle possibilità di integrazione nei processi produttivi.

OpenDay tra ricerca e impresa

All'OpenDay sono confluiti rappresentanti aziendali, esperti di settore e ricercatori, tutti coinvolti in un programma di attività dimostrative e di approfondimento. Dopo una presentazione introduttiva sulle attività scientifiche del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila) dell’Inail, i partecipanti hanno visitato il laboratorio di Ergonomia e Fisiologia (LEF) hanno osservato da vicino le tecnologie sviluppate nell’ambito della ricerca sull’Industria 4.0. L’evento ha messo in evidenza l’efficacia delle soluzioni proposte, dalle reti di sensori indossabili agli algoritmi di intelligenza artificiale e dimostrato come queste innovazioni possano supportare le aziende nel monitoraggio e nella gestione del rischio biomeccanico. Le imprese presenti hanno testato le metodologie sviluppate dal team di ricercatori e tecnici Inail e riscontrato i benefici sia in termini di ottimizzazione dei processi produttivi sia nella riduzione delle patologie muscoloscheletriche nei lavoratori. OpenDay Inail Artes

Artes 4.0, punto di riferimento per la sicurezza sul lavoro

L’evento ha confermato il ruolo di Artes 4.0 nel favorire il trasferimento tecnologico e l’interazione tra ricerca e impresa. Per la sua capacità di attrarre aziende e stimolare la partecipazione attiva nei propri nodi territoriali, il Centro di Competenza si pone come un motore di innovazione per le imprese italiane. Il successo della prima giornata ha confermato l’interesse del tessuto imprenditoriale nei confronti di soluzioni tecnologiche avanzate per la prevenzione dei rischi lavorativi. L’OpenDay ha fornito un quadro sulle prospettive offerte dalla ricerca applicata e sulle possibilità di implementazione concreta di queste soluzioni nei contesti produttivi. Oltre alle dimostrazioni tecnologiche, la giornata ha favorito un confronto diretto tra aziende, esperti e ricercatori, creando un ecosistema di scambio e collaborazione. Open-Day-ARTES-INAIL
visita
Quando uomo e robot lavorano fianco a fianco | Robotica Collaborativa ad ARTES OpenHouse
Quando uomo e robot lavorano fianco a fianco | Robotica Collaborativa ad ARTES OpenHouse

La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo sta cambiando il modo in cui interagiamo con le macchine. La robotica, un tempo confinata in ambienti chiusi e separati dall’uomo per ragioni di sicurezza, sta diventando sempre più collaborativa, integrandosi negli spazi di lavoro e migliorando la produttività industriale. Come ha spiegato il Professore Paolo Dario, Direttore Scientifico del Centro di Competenza ARTES 4.0, "oggi i robot lavorano a fianco delle persone, negli ospedali, nei grandi magazzini e nelle fabbriche. In passato erano invece confinati dietro recinzioni ed era impensabile avvicinarsi".

Questo cambiamento epocale è stato al centro del secondo appuntamento di ARTES OpenHouse, un evento che si pone come un punto di riferimento per comprendere da vicino l’impatto delle nuove tecnologie e trovare soluzioni concrete per applicarle nel proprio settore.

ARTES OpenHouse, un ponte tra innovazione e impresa

ARTES OpenHouse è un format ideato e promosso da ARTES 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione nelle tecnologie digitali abilitanti per l'Industria 4.0 e 5.0. L’obiettivo è chiaro: favorire il trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa ovvero aiutare le aziende a identificare nuove opportunità di crescita e competitività grazie alle tecnologie emergenti.

Questo secondo appuntamento, dedicato alla Robotica Collaborativa, ha offerto una panoramica su avanzate applicazioni della robotica e sulle opportunità che questa tecnologia offre a diversi settori industriali. L’evento, moderato da Enza Spadoni, Responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne di ARTES 4.0, ha visto la partecipazione di esperti e aziende protagoniste dell’innovazione robotica, ognuna con una visione unica su come la robotica collaborativa possa trasformare i processi produttivi.

Paolo Dario a ARTES OpenHouse

Robotica Collaborativa, quando uomo e robot lavorano fianco a fianco

Ma cosa si intende per robotica collaborativa? Fino a pochi anni fa, i robot industriali operavano in ambienti delimitati, separati dagli operatori umani per garantire la sicurezza. Oggi, grazie ai progressi tecnologici, i cobot (collaborative robots) possono lavorare accanto agli esseri umani, senza bisogno di barriere protettive.

Questi robot sono dotati di sensori avanzati, intelligenza artificiale e capacità di apprendimento automatico, che consentono loro di interagire con l’ambiente circostante e adattarsi ai cambiamenti in tempo reale. Il risultato? Un aumento dell’efficienza e della sicurezza nei processi produttivi.

I cobot sono infatti progettati per rilevare la presenza umana e ridurre il rischio di incidenti sul lavoro. Possono essere facilmente programmati per svolgere compiti diversi, adattandosi alle esigenze della produzione. Affiancando gli operatori, i robot collaborativi riducono i tempi di esecuzione e migliorano la qualità del lavoro. A differenza dei robot industriali tradizionali, i cobot sono più compatti e meno costosi, rendendoli accessibili anche per le piccole e medie imprese.

Robotica Collaborativa in azione

Dalla ricerca all’industria, i protagonisti dell’evento

Durante ARTES OpenHouse, tre realtà d’eccellenza hanno presentato le loro soluzioni all’avanguardia, dimostrando come la robotica collaborativa possa già oggi rivoluzionare diversi settori produttivi.

Paolo Salaris, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica del Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa, ha illustrato le più recenti innovazioni nel settore. In particolare, ha presentato il progetto DARKO, iniziativa di ricerca internazionale che punta a sviluppare robot agili, capaci di eseguire movimenti dinamici complessi - come il lancio di oggetti - operando in sicurezza accanto agli operatori umani.

Francesca Cini, Software Developer di Prensilia, ha mostrato le avanzate mani robotiche sviluppate dall’azienda. I prodotti di Prensilia, tra cui gripper antropomorfi collaborativi certificati e tool personalizzati, sono una delle frontiere più promettenti della robotica collaborativa applicata all’automazione industriale.

Sara Ciaffarafà, capoprogetto di THEIA di FT S.r.l., ha presentato EV3D, un innovativo sistema di visione tridimensionale millimetrico che integra Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Robotica Collaborativa. Tra i dimostratori mostrati all’evento ARCM, una macchina autonoma per la carica del refrigerante nei circuiti frigoriferi; ALDM, un sistema automatizzato per la ricerca delle perdite nei circuiti industriali

Paolo Salaris

Francesca Cini                 ARTES OpenHouse, opportunità concreta per le imprese

Il format ARTES OpenHouse è stato progettato per offrire un’esperienza diretta e coinvolgente alle aziende interessate a esplorare nuove soluzioni tecnologiche. L’evento si sviluppa in tre momenti chiave:

🔹 Open Talk. Un approfondimento sulle tecnologie emergenti e sulle loro applicazioni concrete.
🔹 Business Panel. Un confronto tra esperti e aziende su opportunità, sfide e strategie per implementare l’innovazione.
🔹 Aperitivo di Networking e Demo. Un’occasione per sperimentare dal vivo le soluzioni presentate e confrontarsi con i protagonisti della ricerca e dell’industria.

                              ARTES OpenHouse: Robotica Collaborativa
visita
F1 in Schools: l’innovazione corre veloce, ARTES 4.0 è al fianco dei giovani talenti
F1 in Schools: l’innovazione corre veloce, ARTES 4.0 è al fianco dei giovani talenti

L’ITS Prime di Pistoia ha fatto da cornice a un evento che ha acceso l’entusiasmo di studenti, docenti e professionisti del settore: la seconda tappa regionale di F1 in Schools Italy 2025. Un’iniziativa che è molto più di una semplice competizione: è un vero e proprio laboratorio di innovazione, tecnologia e formazione, in cui giovani talenti hanno l’opportunità di sfidarsi, crescere e misurarsi con le competenze chiave per il mondo dell’ingegneria e della progettazione.

ARTES 4.0, Centro di Competenza specializzato nelle tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0 e 5.0, ha scelto di essere partner di questa competizione, sostenendo i valori della formazione, dell’innovazione e della cultura tecnologica. Un’iniziativa che si sposa perfettamente con la mission di ARTES 4.0: promuovere il talento, supportare lo sviluppo di competenze avanzate e favorire il trasferimento tecnologico tra ricerca, industria e formazione.

Cos’è F1 in Schools

F1 in Schools è una delle competizioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) più prestigiose, nata con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle discipline ingegneristiche e scientifiche attraverso la simulazione di un vero team di Formula 1. Gli studenti devono progettare, costruire e testare mini auto da corsa in scala, utilizzando software avanzati di ingegneria, aerodinamica e design industriale.

Oltre alla parte tecnica, la competizione prevede anche la gestione del team, la raccolta di sponsor, la comunicazione e il project management: un’esperienza formativa che mette alla prova le capacità di problem solving, leadership e collaborazione.

F1 in SchoolsF1 in Schools

Innovazione e formazione, il valore della competizione

L’evento all’ITS Prime di Pistoia ha visto squadre di studenti sfidarsi con soluzioni innovative e testando sul campo il frutto del loro impegno. Dietro ogni vettura lanciata in pista c’era un lavoro intenso di progettazione, ottimizzazione e messa a punto, che ha richiesto competenze avanzate e un’attitudine all’innovazione.

Il talento, se supportato da strumenti adeguati e opportunità formative di alto livello, può dare vita a grandi risultati. Il mondo dell’ingegneria e delle tecnologie emergenti ha bisogno di giovani preparati e motivati, e iniziative come questa rappresentano un ponte concreto tra la scuola e il mondo del lavoro.

F1 in Schools

Il ruolo di ARTES 4.0: supportare il talento e l’innovazione

F1 in SchoolsARTES 4.0 crede nell’importanza di formare i professionisti di domani, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide dell’Industria 4.0 e 5.0. Per questo motivo, ha deciso di sostenere F1 in Schools, riconoscendo nella competizione un’occasione unica per promuovere l’ingegneria, la robotica, la progettazione avanzata e il lavoro in team. Essere parte di eventi come questo significa investire nel futuro dell’innovazione, affiancando studenti e docenti in percorsi di crescita che li rendano protagonisti attivi del cambiamento tecnologico. Per ARTES 4.0, l’innovazione non è solo tecnologia, ma anche formazione e sviluppo delle competenze.

Con lo sguardo già rivolto alle prossime fasi della competizione, ARTES 4.0 annuncia con orgoglio l’istituzione di un premio speciale per le finali di F1 in Schools Italy 2025, un riconoscimento dedicato ai team che sapranno distinguersi per creatività, capacità progettuale e spirito innovativo.

visita
PICS2, prorogata la scadenza per imprese e PA interessate al trasferimento tecnologico
PICS2, prorogata la scadenza per imprese e PA interessate al trasferimento tecnologico

Buone notizie per le imprese e le pubbliche amministrazioni interessate a rafforzare il proprio percorso di innovazione e sicurezza tecnologica: è stata prorogata la scadenza per la prima finestra temporale dell’Avviso Pubblico PICS2 (Puglia Innovation Center for Safety and Security). Il bando, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, punta a sostenere il trasferimento tecnologico attraverso un catalogo di servizi dedicati, erogati da partner altamente qualificati.

Artes 4.0 partner di PICS2, un’opportunità per imprese e PA

Il Centro di Competenza ARTES 4.0 è uno dei partner di PICS2 e rientra tra i soggetti accreditati per l’erogazione di servizi agevolati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. Grazie alla partecipazione al bando, le realtà interessate possono accedere a servizi di alto valore nell’ambito delle tecnologie digitali e della sicurezza, scegliendo ARTES 4.0 come erogatore per specifiche attività di trasferimento tecnologico e innovazione.

Nuovi termini di scadenza per la presentazione delle domande

Per favorire una partecipazione più ampia, il termine per la presentazione delle domande di accesso ai servizi di PICS2 è stato prorogato di 20 giorni. Di seguito le nuove date:

  • Apertura: 22 gennaio 2025, ore 12:00
  • Chiusura: 12 marzo 2025, ore 23:59 (salvo esaurimento fondi)

Questa proroga è un'opportunità per le imprese e le PA di cogliere i vantaggi del programma. Possono a servizi innovativi per migliorare la propria competitività e capacità di innovazione.

Attraverso il bando, le imprese e le PA possono beneficiare di soluzioni avanzate per la sicurezza e la protezione, grazie a un pacchetto di servizi progettati per accompagnare il trasferimento tecnologico e l’adozione di tecnologie emergenti.

ARTES 4.0, in qualità di partner di PICS2, mette a disposizione il proprio know-how nelle tecnologie digitali abilitanti dell’Industria 4.0, offrendo alle aziende e agli enti pubblici l’opportunità di sviluppare progetti innovativi con il supporto di esperti del settore.

Come partecipare

Tutti i dettagli sull’Avviso Pubblico, il catalogo dei servizi disponibili e le modalità di partecipazione sono consultabili sul sito di PICS2 nella sezione Avvisi pubblici. Qui sono presenti:
  • Bando
  • Proroga Termini Prima Finestra Avviso
  • Allegato 1 - Catalogo dei servizi
  • Allegato 2 - Schema di domanda
  • Allegato 3 - Concessione del contributo
  • Allegato 4 - Nulla Osta
 
visita
La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
La parità di genere come leva di sviluppo economico e sociale | Artes4Women
A rivelare l’esistenza di disparità contributive e di carriera tra uomini e donne sono stati i numeri dell’indagine condotta da ARTES4WOMEN, il gruppo di lavoro del Centro di Competenza ARTES 4.0, che ha portato alla compilazione di oltre 600 questionari tra istituzioni, università e aziende. Il 57% delle figure intervistate non sa se nella propria azienda esista un Gender Equality Plan. Il 70% ritiene che esista equità retributiva, ma 4 su 10 non vedono pari opportunità di crescita professionale. Il settore dell’innovazione e della tecnologia resta ancora sbilanciato a favore degli uomini. Se l’85% dei lavoratori e delle lavoratrici riconosce che un ambiente più equo migliora produttività e innovazione, solo 2 aziende su 10 investono davvero per incrementare la presenza femminile nei settori dell’innovazione e delle tecnologie. Anche la conciliazione tra vita lavorativa e personale si presenta come una sfida non ancora vinta: 4 su 10 ritengono che la propria azienda non garantisca un sufficiente bilanciamento tra carriera e vita privata. In occasione del convegno “Come generare valore con la parità di genere”, promosso e organizzato nell’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa da ARTES 4.0 e moderato da Enza Spadoni, responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazione Esterne di ARTES 4.0, esperti, rappresentanti istituzionali e leader aziendali hanno delineato azioni concrete a supporto dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile. Convegno ARTES4WOMEN L’iniziativa è stata l’occasione per un’analisi approfondita sui principali temi e politiche per la parità di genere, dal bilancio di genere, come strumento di crescita economica e benessere sociale, alle certificazioni ISO e UNI, per supportare l’inclusione nelle imprese, fino alle strategie aziendali per la Diversity, Equity & Inclusion come leva di sviluppo sostenibile. Ad aprire i lavori è stata Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna – che ringraziamo per averci accolto in questo prestigioso contesto – che ha ricordato la necessità di creare strumenti e opportunità per sostenere le donne nel loro percorso professionale. Superare barriere culturali, sociali e stereotipi è stata una sua sfida agli albori della sua carriera ed è una realtà che persiste anche oggi, nel 2025. Per Francesca R. Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, “non basta parlare di parità di genere, bisogna misurarla, comprenderne l’impatto e agire per colmare i troppi divari ancora esistenti. In un ambiente come il nostro, in cui convivono imprese, istituzioni, associazioni e centri di ricerca, abbiamo l’opportunità - e la responsabilità - di rendere la parità una leva di crescita reale”. A conferire autorevolezza al primo evento in presenza di ARTES4WOMEN è stata la presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il dirigente Luigi Laurelli che ha collocato un punto fermo sull’ampio tavolo di confronto: “Il PNRR non sarebbe un successo se non avesse inserito tra i criteri da rispettare la garanzia della parità di genere e altre forme di tutela”. Ma come costruire una cultura di genere? Ci ha pensato Francesca Basanieri, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità del Consiglio Regionale della Toscana a spiegare alla platea qual è la linea seguita dalla Regione: “Costruire progetti e iniziative a partire dai bambini, insegnando loro il rispetto degli altri, delle relazioni, la non discriminazioni e il contrasto agli stereotipi”. Ma se questa azione ha bisogno di tempo, la storia recente racconta che la Regione ha lavorato molto in questi anni anche offrendo risorse e contributi alle imprese per favorire la nascita di un bilancio di genere o per la creazione di piani di welfare aziendale. L’iniziativa ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui Maria Paola Monaco (Università di Firenze), Calogero Oddo (Scuola Superiore Sant’Anna), Paola Corna Pellegrini (Presidente AICEO), Marco Sacchi (Hitachi Rail), Francesco Zicchino (Nuova Simat), Luisa Quarta (Manageritalia) e Federica Merenda (Scuola Superiore Sant’Anna), che hanno contribuito al dibattito con le loro esperienze e visioni strategiche. Uno dei momenti centrali dell’evento è stato l’intervento di Darya Majidi, Presidente di UN Women Italy, dal titolo “Verso Beijing + 30: la visione internazionale della parità di genere e dell’empowerment femminile quale leva di progresso”. Majidi ha offerto una riflessione sullo stato attuale dell’uguaglianza di genere a livello globale, analizzando i progressi compiuti e le sfide ancora aperte in vista del trentesimo anniversario della Dichiarazione di Pechino. Il suo contributo ha sottolineato l’urgenza di azioni concrete per garantire pari opportunità con un focus particolare sul ruolo dell’innovazione tecnologica e digitale come strumento di accelerazione del cambiamento. Anche Davide Seletti, CEO e General Manager di Saletti Compositi, ha evidenziato l'importanza del tema e portato sul tavolo del ragionamento un fatto concreto: nella competizione F1 in Schools, gli studenti superano nettamente le studentesse (83% contro 17%). Ma quando si arriva in finale, la presenza femminile raddoppia al 33%. Un segnale che il talento delle donne è spesso sottovalutato, ma emerge quando ha la possibilità di esprimersi. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo della managerialità e delle piccole imprese nel promuovere un cambiamento culturale all'interno del mercato del lavoro ovvero l’importanza di leadership inclusive e di un approccio che valorizzi la diversità come risorsa. Inoltre è stato sottolineato il contributo della ricerca scientifica nella prospettiva di genere, mettendo in luce come le teorie femministe e gli studi di genere possano arricchire l’innovazione e la crescita delle organizzazioni. Luigi Laurelli e Francesca Tonini
visita
Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs
CUBIT Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha avviato il progetto MUSAI (a Modular Underwater System with Artificial Intelligence to fight marine pollution), vincitore del Bando di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale RI&SS N.5 che il Centro di Competenza ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Next Generation EU. Nel corso degli ultimi mesi una serie di test e sperimentazioni hanno consentito di registrare progressi significativi nelle fasi di sviluppo.

Addestramento della rete neurale e integrazione delle tecnologie

I primi traguardi del progetto MUSAI sono stati raggiunti già durante i primi sei mesi di attività, in cui il team di MUSAI ha lavorato su tre aree fondamentali:
  • Il consolidamento dell’architettura di prodotto, per definire una struttura modulare e versatile.
  • L’addestramento della rete neurale, sviluppando algoritmi di riconoscimento per l’individuazione dei rifiuti sottomarini.
  • L’integrazione dei dispositivi tecnologici, al fine di ottenere una visione completa e accurata dei rifiuti marini.
Questi filoni di ricerca, avanzando in modo sinergico, hanno portato alla realizzazione di un pre-prototipo stampato in 3D: una soluzione che ha consentito al team di iniziare i primi test sull’integrazione dei componenti, sviluppando un benchmark utile per l’ottimizzazione del progetto nelle sue varie fasi. Progetto MusaiProgetto Musai

I primi test in acqua confermano le capacità di detecting del prototipo in ambiente acquatico

Una volta pronto il pre-prototipo, il progetto è ora entrato in una fase cruciale di test e sperimentazioni, le cui attività si basano su tre aree principali:
  • Test e sperimentazioni in acqua presso la Piscina Comunale di Pontedera.
  • Integrazione dei componenti elettronici nella struttura meccanica.
  • Addestramento delle reti neurali, fondamentali per migliorare le capacità di riconoscimento autonomo del sistema.
Le sperimentazioni in acqua rappresentano una tappa chiave per il perfezionamento del prototipo. Dopo le prime fasi di progettazione, l’attenzione si è spostata sulla simulazione di scenari operativi realistici, essenziali per validare l’addestramento della rete neurale e verificare le prestazioni del sistema. La Piscina Comunale di Pontedera è stata individuata come un ambiente ideale per condurre queste prove. Durante i test, viene utilizzato un ROV (Remotely Operated Vehicle) per simulare il funzionamento del sistema. Il ROV consente di raccogliere dati in tempo reale e trasferirli a un mezzo di supporto, garantendo interventi tempestivi in caso di anomalie. Sebbene il sistema sia attualmente integrato su un ROV, è stato progettato per essere compatibile con diverse piattaforme marine.

Dalla simulazione di scenari operativi realistici all’ottimizzazione del controllo e dell’IA

Progetto MusaiI dati raccolti durante le sessioni in piscina hanno fornito informazioni preziose per l’ottimizzazione del software di controllo e dell’intelligenza artificiale. Questi test sono fondamentali per affinare l’addestramento delle reti neurali e preparare il sistema alle future missioni in mare aperto. Tra le prossime attività pianificate:
  • La produzione dei componenti meccanici, con l’obiettivo di completare il prototipo finale entro la primavera del 2025.
  • Uno studio di fattibilità per valutare lo stato di salute della flora marina, una delle applicazioni principali del sistema.
  • Ulteriori test in piscina, che proseguiranno anche dopo la realizzazione del prototipo meccanico, per verificare modularità, tenuta stagna e performance dell’intelligenza artificiale e della sensor fusion.
Il progetto MUSAI punta a sviluppare un prototipo affidabile e innovativo, in grado di contribuire concretamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Gli avanzamenti raggiunti finora rappresentano una solida base per affrontare le sfide future e proseguire verso i prossimi traguardi.
visita
Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Il socio Visual Engines del Centro di Competenza ARTES 4.0 sta promuovendo una campagna di sperimentazione su scala pilota della piattaforma IVAWS (Intelligent Visual AI-based Workplace Safety), un sistema software avanzato per la gestione automatizzata e integrata della sicurezza negli ambienti di lavoro. La piattaforma, sviluppata con il supporto di moduli di intelligenza artificiale, telecamere e sensori, è progettata per prevenire situazioni di rischio e monitorare in tempo reale condizioni critiche come:
  • presenza di persone prive di sensi o infortunate
  • avvicinamenti pericolosi tra operatori e carrelli elevatori
  • accessi non autorizzati ad aree riservate
  • mancato utilizzo di DPI in zone obbligatorie
  • conduzione di mezzi da parte di personale non autorizzato
Siamo alla ricerca di aziende partner disposte a ospitare un test gratuito e minimamente invasivo della piattaforma nei propri ambienti produttivi o logistici, al fine di validarne il funzionamento in contesti operativi reali. La sperimentazione si svolgerà tra giugno e luglio 2025, con installazione e disinstallazione rapide (1-2 giorni) e senza impatti sull’infrastruttura o sull’operatività. Gli spazi coinvolti possono essere magazzini, aree di movimentazione merci, ingressi a zone critiche e reparti produttivi.

Cosa è offerto alle aziende coinvolte

Alle aziende coinvolte è offerto:
  • una valutazione gratuita dei rischi e delle criticità legate alla sicurezza sul lavoro
  • un report personalizzato con analisi e suggerimenti basati sui dati rilevati
  • l’opportunità di contribuire allo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia per la salute e la sicurezza dei lavoratori
  • la possibilità di essere citati come esempio virtuoso nelle comunicazioni ufficiali del Centro di Competenza ARTES 4.0
Il sistema è conforme alla normativa GDPR (Reg. UE 679/2016 in materia di protezione dei dati personali) e assicura la tutela della privacy degli interessati, elaborando i dati in forma aggregata e anonima. Nessuna immagine viene salvata in forma riconoscibile e l’accesso ai dati è consentito solo a personale autorizzato, osservando misure tecniche adeguate a garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni. Se la vostra azienda opera in ambiti dove la sicurezza è una priorità - come logistica, industria manifatturiera, magazzini o cantieri - e vuole conoscere meglio la proposta, vi invitiamo a contattarci.
visita
CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
Nel cuore dell’innovazione industriale nasce CASSIOPEA, acronimo di Capacitive Sensors for Safe Interaction in Operative Environments and industrial Automation scenarios, un progetto che promette di rivoluzionare il modo in cui uomo e macchina condividono lo spazio operativo. Sviluppato da Mediate Srl, CASSIOPEA punta a contrastare un problema urgente e troppo diffuso: gli infortuni causati dalla manomissione dei dispositivi di sicurezza su macchine e impianti. L’obiettivo è chiaro: portare a TRL 7 una tecnologia capacitiva già nota, ma ancora mai impiegata su larga scala per applicazioni di sicurezza ad alta prossimità. CASSIOPEA nasce con l’ambizione di creare un sistema flessibile, adattabile e facilmente retro-fittabile anche su macchinari datati, restituendo dinamismo e produttività dove la sicurezza impone oggi rigidità. Una risposta concreta ai limiti delle tecnologie attuali!   Le attuali tecnologie di rilevamento per applicazioni di sicurezza si basano su radar o sistemi ottici, efficaci ma non privi di difetti: l’effetto ombra, l’elevato costo, le dimensioni ingombranti e la scarsa adattabilità limitano la diffusione di queste soluzioni. Questa è una delle cause principali per cui la robotica ha fatto passi da gigante verso l’interazione sicura (adoperando sistemi collaborativi), mentre il resto delle macchine industriali è rimasto indietro. CASSIOPEA vuole colmare questo gap, portando concetti come pre-contatto e prossimità anche in settori produttivi tradizionali! La tecnologia su cui si fonda CASSIOPEA sfrutta sensori capacitivi compatti, economici e facilmente integrabili anche su superfici irregolari e qui entra il gioco il discorso di seconda vita. CASSIOPEA non è solo tecnologia: è anche visione sostenibile. Permettendo il retrofitting di impianti esistenti, riduce l’obsolescenza e l’impatto ambientale legato alla dismissione di macchine ancora funzionanti. Al termine di questo ambizioso progetto, Mediate Srl potrebbe trasformarsi in un attore chiave della rivoluzione 4.0 per la sicurezza industriale.
visita

Iscriviti alla newsletter

Rimani aggiornato su notizie e informazioni di possibile tuo interesse