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Chiara Lazzarini

Marketing and Communications Manager

MUSAI: completate le prime prove in mare del sistema modulare subacqueo

progetto musai test

Aprile 27, 2025

Il progetto MUSAI, portato avanti da Cubit Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, continua a registrare importanti progressi nelle fasi di sviluppo. Negli ultimi mesi ha raggiunto una nuova fase di validazione sul campo. Dopo le prime sperimentazioni in ambiente controllato, il sistema è stato testato per la prima volta in mare aperto, con l’obiettivo di verificare il comportamento del prototipo in condizioni operative reali. Le prove in mare: un banco di prova fondamentale Dopo una fase iniziale di sviluppo e test condotti presso la Piscina Comunale di Pontedera, il progetto MUSAI è entrato in una nuova fase con le prime prove in mare. Questa transizione è essenziale per validare il funzionamento del sistema in un ambiente complesso e dinamico, dove variabili come la corrente, la visibilità ridotta e la pressione incidono sulle prestazioni dell’intelligenza artificiale e dei sistemi di sensor fusion. Durante questa fase, il team ha condotto una serie di test mirati a: validare il layout del sistema in immersione prolungata; ottimizzare la trasmissione dei dati tra il sistema e le piattaforme di supporto, assicurando una comunicazione efficace; validare gli algoritmi di riconoscimento e classificazione dei rifiuti marini, per affinare la capacità del sistema di individuare e catalogare elementi sommersi. Parallelamente alle prove in mare, il team di MUSAI ha completato un altro traguardo importante: l’integrazione meccanica del prototipo con la piattaforma operativa. Questi sviluppi consolidano la modularità del sistema, consentendone l’adattabilità a diversi scenari operativi. I risultati delle prove e i prossimi passi di MUSAI Le informazioni raccolte durante le prove in mare hanno fornito dati preziosi per affinare ulteriormente il sistema. In vista delle prossime fasi, il team si concentrerà su: la produzione dei componenti meccanici definitivi; l’ottimizzazione dell’elaborazione dati, per migliorare la precisione dell’intelligenza artificiale e la capacità di riconoscimento degli oggetti; lo studio di fattibilità per il monitoraggio della flora marina, ampliando le applicazioni del sistema a nuovi ambiti di ricerca. MUSAI: un passo avanti nella protezione degli oceani Il completamento delle prime prove in mare rappresenta un traguardo strategico per il progetto MUSAI. Grazie alla combinazione di un’architettura meccanica avanzata, algoritmi di intelligenza artificiale evoluta e un’alta efficienza termica ed energetica, MUSAI si configura come una soluzione innovativa per il monitoraggio e la salvaguardia degli ecosistemi marini. Per rimanere aggiornati sulle novità e i progressi del progetto, è possibile visitare il sito di MUSAI e seguire la pagina LinkedIn.

Progetto MUSAI: in dirittura d’arrivo il robot per la salvaguardia degli ecosistemi marini di CUBIT Innovation Labs

Progetto Musai

Gennaio 24, 2025

CUBIT Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha avviato il progetto MUSAI (a Modular Underwater System with Artificial Intelligence to fight marine pollution), vincitore del Bando di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale RI&SS N.5 che il Centro di Competenza ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Next Generation EU. Nel corso degli ultimi mesi una serie di test e sperimentazioni hanno consentito di registrare progressi significativi nelle fasi di sviluppo. Addestramento della rete neurale e integrazione delle tecnologie I primi traguardi del progetto MUSAI sono stati raggiunti già durante i primi sei mesi di attività, in cui il team di MUSAI ha lavorato su tre aree fondamentali: Il consolidamento dell’architettura di prodotto, per definire una struttura modulare e versatile. L’addestramento della rete neurale, sviluppando algoritmi di riconoscimento per l’individuazione dei rifiuti sottomarini. L’integrazione dei dispositivi tecnologici, al fine di ottenere una visione completa e accurata dei rifiuti marini. Questi filoni di ricerca, avanzando in modo sinergico, hanno portato alla realizzazione di un pre-prototipo stampato in 3D: una soluzione che ha consentito al team di iniziare i primi test sull’integrazione dei componenti, sviluppando un benchmark utile per l’ottimizzazione del progetto nelle sue varie fasi. I primi test in acqua confermano le capacità di detecting del prototipo in ambiente acquatico Una volta pronto il pre-prototipo, il progetto è ora entrato in una fase cruciale di test e sperimentazioni, le cui attività si basano su tre aree principali: Test e sperimentazioni in acqua presso la Piscina Comunale di Pontedera. Integrazione dei componenti elettronici nella struttura meccanica. Addestramento delle reti neurali, fondamentali per migliorare le capacità di riconoscimento autonomo del sistema. Le sperimentazioni in acqua rappresentano una tappa chiave per il perfezionamento del prototipo. Dopo le prime fasi di progettazione, l’attenzione si è spostata sulla simulazione di scenari operativi realistici, essenziali per validare l’addestramento della rete neurale e verificare le prestazioni del sistema. La Piscina Comunale di Pontedera è stata individuata come un ambiente ideale per condurre queste prove. Durante i test, viene utilizzato un ROV (Remotely Operated Vehicle) per simulare il funzionamento del sistema. Il ROV consente di raccogliere dati in tempo reale e trasferirli a un mezzo di supporto, garantendo interventi tempestivi in caso di anomalie. Sebbene il sistema sia attualmente integrato su un ROV, è stato progettato per essere compatibile con diverse piattaforme marine. Dalla simulazione di scenari operativi realistici all’ottimizzazione del controllo e dell’IA I dati raccolti durante le sessioni in piscina hanno fornito informazioni preziose per l’ottimizzazione del software di controllo e dell’intelligenza artificiale. Questi test sono fondamentali per affinare l’addestramento delle reti neurali e preparare il sistema alle future missioni in mare aperto. Tra le prossime attività pianificate: La produzione dei componenti meccanici, con l’obiettivo di completare il prototipo finale entro la primavera del 2025. Uno studio di fattibilità per valutare lo stato di salute della flora marina, una delle applicazioni principali del sistema. Ulteriori test in piscina, che proseguiranno anche dopo la realizzazione del prototipo meccanico, per verificare modularità, tenuta stagna e performance dell’intelligenza artificiale e della sensor fusion. Il progetto MUSAI punta a sviluppare un prototipo affidabile e innovativo, in grado di contribuire concretamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Gli avanzamenti raggiunti finora rappresentano una solida base per affrontare le sfide future e proseguire verso i prossimi traguardi.

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