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Turini, socio di ARTES 4.0: proteggere l’innovazione generata da nuove tecnologie e intelligenza artificiale

Turini, socio di ARTES 4.0: proteggere l’innovazione generata da nuove tecnologie e intelligenza artificiale

di Laura Turini, Fondatrice Turini Group

 

La tutela della proprietà industriale rappresenta uno degli elementi fondamentali per la crescita e l’evoluzione della propria impresa. Diventare l’unico player ad offrire un certo prodotto e possedere un brevetto, genera un vantaggio competitivo significativo che diventa di estrema importanza per affermarsi sul mercato.

Dal 2008 lo Studio Brevetti Turini, certificato ISO 9001 per la ISO 27001, affianca le aziende nella tutela delle proprie idee e della propria unicità, fornendo una consulenza mirata su tutto ciò che riguarda la tutela e la valorizzazione di brevetti, marchi, design, diritto d’autore, software e know-how aziendale.

Dal deposito alla difesa in giudizio

Il team dell’azienda offre un’assistenza a 360 gradi per accompagnare gli imprenditori in tutti gli aspetti della tutela e difesa, dal momento del deposito fino alla difesa in giudizio del proprio titolo, curando il deposito a livello italiano, europeo, estero e internazionale di domande di brevetto, marchi e design nei principali settori della meccanica, elettronica, software, chimica, cosmetica e in campo alimentare, rappresentando direttamente i clienti all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (U.I.B.M), all’Ufficio Europeo dei Brevetti (E.P.O), all’Ufficio Mondiale della Proprietà Intellettuale (W.I.P.O), e offrendo un servizio capillare in tutti gli Stati del mondo.

L’assistenza è offerta anche in ambito giudiziale, ad esempio in cause di contraffazione nel settore del diritto industriale, del diritto d’autore e della concorrenza, oltre che nella predisposizione di contratti.

Software, AI e nuove tecnologie

Il settore a cui viene dedicata un’attenzione particolare è quello delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, anche con corsi di formazione, seminari e webinar per imprenditori, oltre che in materia di tutela dei software e, in generale, di valorizzazione e protezione di tecnologia proprietaria con consulenze mirate in tema di sviluppo e sfruttamento di soluzioni software, con strategie compliant con le normative vigenti e i nuovi regolamenti.

Intelligenza Artificiale e Brevetti. Cosa si può brevettare?

Con la rapida esplosione dell’intelligenza artificiale (AI), l’Ufficio Europeo Brevetto (EPO) ha integrato le sue linee guida chiarendo alcuni aspetti sulla possibilità di brevettarla.

L’AI è astrattamente brevettabile, a condizione che sia nuova e inventiva, perché si tratta di una tecnologia che può produrre un effetto tecnico. Le Guidelines dell’EPO evidenziano subito, però che non può mai essere protetta “di per sé”, ma solo in funzione della sua applicazione concreta. Vi si legge: «L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico si basano su modelli computazionali e algoritmi …. che sono di per sé di natura matematica astratta, indipendentemente dal fatto che possano essere “addestrati” basandosi su dati di addestramento» e pertanto esclude che questi modelli siano di per sé brevettabili.

Viceversa, quando un metodo di natura matematica viene applicato per raggiungere un effetto tecnico, si può brevettare ma solo in funzione di detto risultato concreto. Si legge ancora nelle Guidelines: «L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico trovano applicazioni in vari campi della tecnologia. Ad esempio, l’uso di una rete neurale in un apparecchio di monitoraggio cardiaco allo scopo di identificare battiti cardiaci irregolari apporta un contributo tecnico. La classificazione di immagini digitali, video, segnali audio o del linguaggio basata su caratteristiche di basso livello (ad esempio, bordi o attributi dei pixel per le immagini) sono ulteriori tipiche applicazioni tecniche degli algoritmi di classificazione».

Pertanto, i sistemi di intelligenza artificiale possono essere brevettati se sono funzionali al raggiungimento di uno scopo tecnico specifico. Esattamente, che cosa si brevetta? Gli esperti sono d’accordo che l’intelligenza artificiale possa essere brevettata da diversi punti di vista. In particolare, si possono brevettare il metodo di addestramento dell’AI, il software che esegue questo metodo, e l’apparato che utilizza un sistema di intelligenza artificiale adeguatamente addestrato per raggiungere un certo risultato tecnico.

Se si vuole brevettare il metodo, la tutela viene offerta a uno specifico metodo, implementato attraverso un computer, che comprende una serie di fasi dettagliatamente descritte, per istruire una rete neurale da utilizzare per ottenere un determinato risultato tecnico.

Il fatto che il metodo sia attuato con un hardware e che serva per ottenere un risultato tecnico lo priva dell’astrattezza teorica e lo rende brevettabile. Anche se lo scopo è limitato, la protezione che si ottiene è molto alta.

Si può brevettare anche il programma per computer che attua le fasi del metodo di cui abbiamo appena detto che viene utilizzato per raggiungere un risultato tecnico.

Apparentemente sembra che si tratti della stessa protezione, ma se c’è una contraffazione, nel primo caso si può aggredire chi attua il metodo, nel secondo anche chi produce o vende il software che lo incorpora, con maggiori possibilità di successo.

Infine, si può proteggere, brevettando una macchina che utilizza un sistema di intelligenza artificiale addestrato in un certo modo per ottenere un determinato risultato tecnico.

Insomma, le possibilità di tutela sono molte e non è difficile prevedere che presto arriveranno sul tavolo degli esaminatori parecchie domande da esaminare.

Grazie alle loro decisioni si inizierà a fare chiarezza su queste nuove tipologie di brevetto e sulla direzione che sarà assunta dai ricercatori dell’intelligenza artificiale.

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  • Smart Track che ha sviluppato algoritmi intelligenti per piani di evacuazione aziendali.
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ARTES 4.0 si conferma un punto di riferimento per le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0, dimostrando come l’integrazione di Robotica, IoT e Intelligenza Artificiale possa offrire nuove soluzioni alle sfide legate alla sicurezza sul lavoro. Il Centro di Competenza ha messo in connessione il mondo della ricerca tecnico-scientifica e il tessuto imprenditoriale per favorire competitività e crescita sostenibile, mettendo al centro il valore sociale del benessere dei lavoratori.
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ARTES 4.0 presenta il corso di Innovation Management e Business Modeling, organizzato da Stargate Consulting, un’opportunità formativa progettata per fornire competenze strategiche nell’ambito dell’Industria 4.0 e 5.0. Con un’edizione esclusiva e posti limitati, il corso si rivolge a imprenditori, amministratori e dipendenti di società iscritte alla Camera di Commercio, offrendo strumenti concreti per sviluppare progetti innovativi.

Perché partecipare al corso di Innovation Management e Business Modeling

Questo corso, pensato per imprenditori, amministratori, dipendenti di società di persone e di capitali iscritte alla Camera di Commercio, mira a supportare i professionisti nel comprendere e applicare approcci innovativi per la crescita aziendale, grazie a:
  • formazione specializzata: i contenuti sono curati da esperti nel settore, garantendo un’alta qualità delle informazioni;
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Corso di Innovation Management e Business Modeling, i contenuti

Il percorso si articola in 24 ore suddivise in tre giornate (venerdì 29 novembre, 9:00-13 e 14:30-18:30; venerdì 6 dicembre, 9:00-13 e 14:30-18:30; venerdì 13 dicembre, 09:00-13:00 e 14:30-18:30), interamente erogate online. I partecipanti approfondiranno:
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Finanziamenti e modalità di partecipazione

Grazie ai fondi dell'Unione Europea - Next Generation EU, il corso è accessibile con costi ridotti in base alla tipologia aziendale con agevolazioni variabili dal 50% al 100%:
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Tecnologie 4.0 nella manutenzione industriale: innovazione e sicurezza per i lavoratori
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Nel panorama industriale contemporaneo, l'integrazione delle tecnologie 4.0 sta rivoluzionando i processi produttivi, con un impatto sulla manutenzione industriale e sulla sicurezza dei lavoratori. L'adozione di strumenti avanzati come l'Intelligenza Artificiale (IA), l'Industrial Internet of Things (IIoT) e la Realtà Virtuale (VR) offre opportunità per migliorare l'efficienza operativa e ridurre i rischi associati alle attività manutentive.

Manutenzione predittiva e IIoT: prevenire i guasti con l'analisi dei dati

La manutenzione predittiva è un approccio proattivo alla gestione degli impianti industriali, basato sull'analisi continua dei dati raccolti dai macchinari attraverso sensori IoT. Questa metodologia consente di prevedere potenziali guasti, ottimizzando gli interventi manutentivi e minimizzando i tempi di fermo macchina. L'integrazione dell'IIoT permette di monitorare in tempo reale le condizioni operative delle apparecchiature, fornendo informazioni dettagliate sul loro stato e facilitando decisioni informate per la manutenzione.

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L'implementazione dell'Intelligenza Artificiale e del Machine Learning nelle piattaforme di gestione della manutenzione consente di elaborare grandi volumi di dati, identificando pattern e anomalie che potrebbero sfuggire all'analisi umana. Queste tecnologie supportano la diagnosi precoce dei problemi, migliorando la precisione degli interventi e contribuendo a prolungare la vita utile dei macchinari.

Realtà Virtuale: formazione immersiva per la sicurezza dei lavoratori

La Realtà Virtuale offre strumenti innovativi per la formazione dei lavoratori, simulando ambienti industriali complessi e situazioni di rischio in un contesto sicuro e controllato. Attraverso sessioni di training immersivo, gli operatori possono acquisire competenze pratiche, familiarizzare con le procedure di sicurezza e prepararsi a gestire emergenze senza esposizione a pericoli reali. Questa metodologia formativa aumenta la consapevolezza dei rischi e promuove comportamenti sicuri sul luogo di lavoro.

K4Asset: una piattaforma integrata per la manutenzione e la sicurezza

Il progetto K4Asset & Security si propone di creare una soluzione integrata che combina le tecnologie sopra descritte in un'unica piattaforma di Computerized Maintenance Management System (CMMS). Questa piattaforma supporta le aziende nella gestione e nel monitoraggio della manutenzione, offrendo funzionalità avanzate per:
  • manutenzione predittiva: prevenire i guasti attraverso l'analisi continua dei dati raccolti tramite sensori IoT;
  • formazione sulla sicurezza: utilizzare la realtà virtuale per simulare situazioni pericolose e formare i lavoratori;
  • addestramento agli interventi manutentivi: preparare gli operatori e i tecnici di manutenzione alle attività da svolgere in sicurezza attraverso l'addestramento immersivo.

Evento speciale: Webinar sulle Tecnologie 4.0 nella Manutenzione Industriale

Per approfondire queste tematiche è in programma il webinar "Tecnologie 4.0 nella Manutenzione Industriale per la Sicurezza dei Lavoratori", che si terrà giovedì 28 novembre alle ore 17. In occasione dell'evento, esperti del settore presenteranno il progetto K4Asset & Security e discuteranno l'integrazione di IIoT e VR nel CMMS di Kiwibit, le tipologie di manutenzione industriale e casi d'uso reali. La partecipazione al webinar è gratuita ed è un'opportunità per scoprire come l'Intelligenza Artificiale, l'Industrial IoT e la Realtà Virtuale stanno rivoluzionando la manutenzione industriale. Relatori dell'evento sono:
  • Alessandro Paoli,  CEO Kiwibit: esperto di soluzioni software per la gestione delle risorse industriali, Alessandro guida l'innovazione tecnologica all'interno di Kiwibit con l'obiettivo di sviluppare soluzioni che sono sempre all'avanguardia per la manutenzione e la sicurezza.
  • Darya Majidi, CEO DAXO GROUP:  Imprenditrice seriale, Fondatrice e CEO di DAXO GROUP, Darya è una leader nel settore della digital transformation, dell'IoT e della AI, con una grande esperienza nell'implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate nelle industrie manifatturiere.
  • Luigi Cerfeda, Sales Director Zerynth: Direttore commerciale di Zerynth, esperto di soluzioni Industrial IoT e Industria 4.0 con esperienza nel mercato B2B industriale, in particolare nel manifatturiero. Ha guidato progetti di successo, contribuendo alla crescita di aziende innovative nel settore.
  • Federico Trippi, CEO R&D: Federico è CEO di R&D, azienda innovativa che opera nel settore delle telecomunicazioni e delle energie rinnovabili, con una forte specializzazione nell'integrazione di tecnologie VR per la virtualizzazione di ogni tipo di ambiente industriale.

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L’innovazione che protegge | ARTES 4.0 al Salone Ambiente Lavoro 2024 di Bologna
L’innovazione che protegge | ARTES 4.0 al Salone Ambiente Lavoro 2024 di Bologna
Il 19 novembre 2024, la Fiera Ambiente Lavoro di Bologna ospita una tavola rotonda dedicata all’innovazione tecnologica applicata alla sicurezza sul lavoro, organizzata dal Centro di Competenza ARTES 4.0 in collaborazione con INAIL. Questo evento è un’occasione per esplorare le nuove frontiere della sicurezza, con il supporto delle tecnologie sviluppate grazie al Bando BIT – Innovazione Tecnologica. Scopriamo insieme il programma e i principali temi discussi durante la giornata.

Innovazione per la sicurezza: la visione di ARTES 4.0 e INAIL

Il Centro di Competenza ARTES 4.0 ha collaborato con INAIL per sviluppare 16 progetti tecnologici che mirano a ridurre gli infortuni sul lavoro e migliorare la salute dei lavoratori. Grazie al finanziamento di due milioni di euro messi a disposizione dal Bando BIT, aziende di ogni dimensione, dalle startup alle grandi imprese, hanno potuto realizzare soluzioni concrete per la prevenzione di incidenti e malattie professionali. La tavola rotonda a Bologna diventa quindi un’occasione per presentare i risultati di questi progetti, mostrando come l’innovazione possa concretamente migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Temi e interventi della tavola rotonda

La tavola rotonda “L’innovazione che protegge – La collaborazione tra ARTES 4.0 e INAIL per lo sviluppo di tecnologie a supporto della salute e sicurezza sul lavoro” è in programma all’Auditorium del Padiglione 21 dalle 10 alle 12. Saranno presenti:
  • Enza Spadoni, responsabile dell’Area Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne di ARTES 4.0, che aprirà l’evento illustrando il ruolo del Centro di Competenza nel supporto a enti pubblici e privati italiani per promuovere l’innovazione e la trasformazione digitale
  • Giovanna Tranfo, responsabile del Dipartimento di Medicina ed Epidemiologia e Igiene del Lavoro e Ambientale di INAIL, che parlerà dell’importanza delle nuove tecnologie per la sicurezza sul lavoro e dell’impegno di INAIL nel promuovere questi sviluppi
  • Elisabetta Lottini, Senior Project Manager di ARTES 4.0, che offrirà una panoramica sul Bando BIT e sull’importante contributo fornito da ARTES 4.0 per supportare i progetti di innovazione dedicati alla sicurezza sul lavoro
La tavola rotonda presenterà alcuni dei progetti innovativi realizzati attraverso il Bando BIT. Questi interventi forniranno una visione pratica delle applicazioni tecnologiche per la sicurezza, grazie all’esperienza diretta di aziende e startup che hanno sviluppato soluzioni avanzate:
  1. Damiano Bauce di TimelapseLab illustrerà l’uso dell’intelligenza artificiale per la sicurezza in cantiere, con dispositivi in grado di rilevare fattori di rischio
  2. Saverio Pagano di Smart Track spiegherà come gli algoritmi intelligenti possono contribuire al monitoraggio degli eventi a rischio e alla gestione dei piani di evacuazione aziendali
  3. Alessandro Paoli di Kiwibit parlerà delle nuove frontiere della manutenzione del futuro, con il progetto “K4Asset & Security” che introduce un approccio innovativo alla sicurezza sul lavoro
  4. Claudio Salvador di Advanced Microwave Engineering S.r.l. descriverà la loro piattaforma cloud integrata per il monitoraggio attivo e in tempo reale della sicurezza negli ambienti produttivi e logistici
  5. Stefano Sarasso di Ubiquicom si concentrerà sull’interazione uomo-macchina in ambienti complessi, una sfida cruciale per la sicurezza nei settori industriali avanzati
  6. Simone Giusti di Sigma Ingegneria chiuderà la sessione con un focus su sicurezza e innovazione nel settore calzaturiero, presentando sistemi per l’abbattimento delle polveri e il monitoraggio ambientale.

Innovazione e sicurezza: un impegno per il futuro

La tavola rotonda è un’importante tappa del percorso di ARTES 4.0 e INAIL per promuovere tecnologie innovative e creare ambienti di lavoro più sicuri. Il Bando BIT si configura come un’iniziativa pilota che mira non solo a incentivare l’adozione di soluzioni avanzate per la sicurezza, ma anche a consolidare il ruolo di INAIL come hub per l’innovazione in materia di salute sul lavoro. In un contesto in cui la prevenzione degli infortuni diventa sempre più centrale, questi progetti offrono un esempio concreto di come la tecnologia possa contribuire a un cambiamento positivo e tangibile per le aziende e i lavoratori.
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ARTES 4.0 partecipa a Ecomondo 2024
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Dal 5 all'8 novembre ARTES 4.0 è a Rimini per Ecomondo 2024, l'evento di punta sulla green e circular economy in Europa. È l'evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy. Hub di ricerca e innovazione, offre informazione, condivisione e co-progettazione sulle policy del Green Deal Europeo grazie alla creazione di partenariati pubblico-privati impiegati nella progettazione nazionale, europea e internazionale. Nei 4 giorni di manifestazione e durante tutto l’anno, Ecomondo affronta i temi legati allo stato di adozione, a livello italiano, europeo e internazionale dell’economia circolare nelle principali filiere industriali oltre al ripristino e la rigenerazione ecologica dei suoli e dell’idrosfera, delle coste e delle città circolari e salutari. Offre inoltre informazione e networking sui finanziamenti alla ricerca e innovazione e approfondimenti sui nuovi linguaggi della comunicazione per favorire la transizione verso processi sostenibili.

Robotica e AI per ecosistemi innovativi: l'approccio dell'EDIH ARTES 5.0

Martedì 5 novembre 2024 dalle 12.30 alle 13, l'EDIH Artes 5.0, coordinato dal Centro di Competenza ARTES 4.0, terrà uno speech sul modello Science Driven Innovation con l'obiettivo di creare ecosistemi innovativi capaci di guidare la transizione digitale sostenibile. Le tecnologie avanzate, come robotica e intelligenza artificiale, costituiscono strumenti imprescindibili per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità delle imprese e dei territori italiani. ARTES 5.0 espande a livello europeo e in ottica 5.0 il concetto di Science Driven Innovation, con l'obiettivo di creare ecosistemi innovativi capaci di guidare la transizione digitale sostenibile. Oltre a competenze, infrastrutture e servizi tecnologici di alto valore, verranno presentati il network attivo in diverse regioni italiane e le connessioni europee ed internazionali, con cui l’EDIH ARTES 5.0 mira a promuovere lo sviluppo locale. A supporto di questa visione, Zerynth, Socio del Centro di Competenza, illustrerà alcuni use case concreti e scalabili, dimostrando come queste tecnologie possano accelerare la transizione 5.0, fornendo soluzioni pratiche alle sfide del mercato e della società.
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ARTES 4.0 e INAIL insieme per l’innovazione | Firenze, 28 ottobre 2024
ARTES 4.0 e INAIL insieme per l’innovazione | Firenze, 28 ottobre 2024
In risposta alle crescenti esigenze di innovazione tecnologica nel campo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ARTES 4.0, in collaborazione con INAIL, ha lanciato il bando BIT, finanziando 16 progetti innovativi con un fondo complessivo di 2 milioni di euro. L’iniziativa mira a ridurre il fenomeno degli infortuni e a migliorare le condizioni lavorative nei settori ad alto rischio, grazie a soluzioni tecnologiche avanzate. Oggi, presso l’Innovation Center Firenze, si è tenuto l’evento di confronto “Tecnologia e Analisi dei dati. Nuove frontiere per la sicurezza e la sostenibilità sociale”, organizzato da Advanced Microwave Engineering (AME), insieme a Confindustria Toscana, Digital Innovation Hub Toscana e Artes 4.0. Durante l’incontro, esperti e rappresentanti istituzionali hanno esplorato l’impatto delle tecnologie digitali sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro, evidenziando come la tecnologia sia un alleato chiave per una sostenibilità sociale e aziendale efficace. L’evento ha preso avvio con i saluti istituzionali dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana, Leonardo Marras, e della Coordinatrice del DIH Toscana e Responsabile area economica Confindustria Toscana, Silvia Ramondetta. Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, ha illustrato l’importanza di questa iniziativa, sottolineando come il Bando BIT sia un pilastro fondamentale nella transizione tecnologica delle imprese italiane e contribuisca agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). “Con il Bando BIT abbiamo voluto rispondere concretamente alle esigenze di sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo al centro le persone e la loro salute. Questo progetto è un esempio concreto di come la tecnologia possa contribuire a migliorare il benessere sociale e la sostenibilità aziendale,” ha dichiarato Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0. “ARTES 4.0 è impegnata a supportare le imprese italiane nel processo di innovazione, rendendo i luoghi di lavoro più sicuri e migliorando al contempo la competitività dei settori ad alto rischio”. Francesca Tonini Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale Toscana. Un focus speciale è stato dedicato al Progetto Amesphere di AME, uno dei beneficiari del finanziamento, che migliora la gestione della sicurezza con una piattaforma per l’analisi in tempo reale dei rischi grazie all’uso di sensori di prossimità, telecamere e sistemi laser.
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ARTES 4.0 protagonista a BIMU 2024
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ARTES 4.0 a BIMU 2024, nel cuore della robotica italiana, insieme alla Scuola Superiore Sant'Anna e a 4 aziende (Soci del Centro di Competenza e spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna). Si tratta della principale manifestazione italiana dedicata all'industria delle macchine utensili, robot, automazione, digital e additive manufacturing, tecnologie ausiliarie e abilitanti. Accanto alle macchine e ai sistemi di produzione, vero cuore dell’esposizione, 34.BI-MU ha proposto 8 temi di esposizione. RobotHeart dedicato a robotica, automazione, tecnologie ad esse connesse, sistemi e intelligenza artificiale per tutti i settori manifatturieri; piùAdditive focalizzato su macchine, materiali e software per la produzione con tecnologie additive; BI-MU Digital incentrato su software, tecnologie per la connettività e per la gestione dei dati, cybersecurity e sensoristica; Metrology & Testing che ha messo in vetrina strumenti di misura, macchine di prova, visione artificiale, controllo qualità; Power4Machines con soluzioni, sistemi e componenti meccatronici per la trasmissione di potenza, Heat and Surface Treatments che mostra macchine, impianti e trattamenti di superficie e trattamenti termici; The composites, grande novità di questa edizione, i cui protagonisti sono stati produttori di compositi e macchine per la lavorazione degli stessi, e Consulting & Certification che offre servizi di consulenza per digitalizzazione, cybersecurity, sostenibilità e ambiente, servizi finanziari. Ha completato l’offerta espositiva una interessante overview di Revamping & Retrofitting che mostra come le macchine utensili e gli impianti possano, se opportunamente rigenerati e dotati di nuove funzionalità, avere una seconda vita.

BIMU 2024: le tecnologie del futuro alla tavola rotonda di ARTES 4.0

Confronto e condivisione di idee alla tavola rotonda co-organizzata da ARTES 4.0 - Competence Center e la Scuola Superiore Sant'Anna con la partecipazione di Co-Robotics, Fluid Wire Robotics, Mediate e VRMedia, imprese spin off della Scuola Superiore Sant’Anna e Soci del Centro di Competenza. Il tema “Servizi e finanziamenti per il Trasferimento Tecnologico: dalla Ricerca di Base al Mercato. Gli strumenti della Scuola Superiore Sant’Anna e del Centro di Competenza ARTES 4.0” ha messo in luce come le collaborazioni tra mondo della ricerca e industria siano in grado di promuovere la crescita delle tecnologie innovative e il loro successo sul mercato Al centro del dibattito - moderato da Enza Spadoni, Eng, PhD, Responsabile Area Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne - il modello “Science-Driven Innovation” di ARTES 4.0 che inizia con la validazione tecnologica, passa per le fasi di prototipazione e produzione su piccola scala e arriva all’ingresso sul mercato grazie al supporto tecnologico e al sostegno di risorse e strumenti che promuovono la creazione di nuove tecnologie e il loro lancio. Tra le spin off della Scuola Superiore Sant'Anna,
  • Co-Robotics ha presentato il suo robot autoconfigurabile con intelligenza artificiale
  • Mediate ha mostrato il sistema di sicurezza industriale HEXOPAD basato su tecnologia capacitiva
  • VRMedia ha presentato Kiber, una soluzione indossabile per l'assistenza remota con realtà aumentata.
 
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Jiminy, un grillo parlante per la democratizzazione dell’intelligenza artificiale nel settore del servizio clienti
Jiminy, un grillo parlante per la democratizzazione dell’intelligenza artificiale nel settore del servizio clienti
di Annapia Rinaldi, AI Specialist - Cubit / NetResults   Il progetto Jiminy (nome ispirato dal “Grillo Parlante” del film Disney tratto dalla favola di Pinocchio) vuole rappresentare un passo in avanti verso la democratizzazione dell'intelligenza artificiale nell’ambito dell’assistenza verso i clienti, ponendosi come obiettivo quello di offrire alle piccole e medie imprese (PMI) uno strumento potente e accessibile. Il mercato dell'IA cresce in maniera impetuosa: nel 2023, in Italia, ha raggiunto un valore di 760 milioni di euro, segnando un +52% rispetto l’anno precedente. Tuttavia, nonostante i significativi vantaggi che le PMI potrebbero trarre dallo sfruttamento delle potenzialità delle nuove tecnologie di Artificial Intelligence, queste restano notevolmente indietro rispetto i competitor più grandi. Infatti, mentre il 61% delle grandi imprese ha già avviato almeno un progetto di Intelligenza Artificiale, solo il 18% delle PMI ne fa uso: un divario che, senza l'adozione di soluzioni mirate, rischia di ampliarsi ulteriormente. Jiminy nasce proprio per colmare questo gap, offrendo alle PMI un sistema accessibile, di facile implementazione e in grado di automatizzare i processi di customer care in tempo reale, senza necessità di impiego di risorse tecniche interne.

Kalliope Jiminy: real-time customer suggestions and support

Con Jiminy, si vuole sviluppare e sperimentare una nuova generazione di sistemi di comunicazione aziendale semantici in grado di erogare servizi EVA (Enterprise Virtual Assistant) alimentati dalle conoscenze estratte dalle comunicazioni telefoniche che quotidianamente avvengono in azienda, senza bisogno di un training esplicito. L’addestramento avverrebbe in contemporanea con le normali attività produttive, non onerando il personale di ulteriori compiti e sfruttando la mole di dati già circolanti durante le telefonate fra Cliente e Azienda e fra operatori. Kalliope Jiminy: real-time customer L’innovatività del progetto risiede proprio nella capacità di questo EVA di creare autonomamente la propria Knowledge Base, bypassando la necessità degli enterprise virtual assistant attualmente sul mercato di dover disporre di una grande base di conoscenza e di risorse che ne effettuino l’addestramento manuale specifico per poter funzionare. La funzione aziendale target di Jiminy è quella del “Customer Care” (CC). Tale funzione è stata scelta perché trasversale alla quasi totalità delle aziende e, solitamente, caratterizzata da grossi problemi di scalabilità dovuti al grande stress che il personale, sottoposto a forti pressioni tipiche del settore, vive. Oltre che un EVA in grado di supportare gli operatori CC durante le normali attività lavorative, con Jiminy ci si prefigge di realizzare un copilota in grado di facilitare anche la formazione di nuove risorse poichè potrà generare automaticamente telefonate di training, simulando conversazioni basate su interazioni passate, con cui i nuovi operatori potranno sperimentare e imparare a gestire situazioni versomili in un contesto di comfort e sicurezza. Il funzionamento di Jiminy si può riassumere come segue: quando un cliente chiama, viene accolto da un voicebot che effettua un primo triage del problema; le informazioni raccolte vengono utilizzate per creare automaticamente un ticket, che viene poi verificato da un operatore umano. Durante la chiamata, Jiminy ascolta e analizza la conversazione, fornendo suggerimenti in tempo reale all'operatore basandosi sulla sua conoscenza accumulata. In un secondo momento, questa stessa conoscenza viene riutilizzata per creare degli scenari simulati con cui i neo assunti possono “allenarsi”. Il funzionamento di Jiminy si articola in diversi passaggi:
  1. Ricezione delle chiamate: Un voicebot accoglie il cliente, raccoglie il codice cliente ed esegue una prima classificazione del problema. La chiamata viene instradata ad un operatore.
  2. Creazione database di conoscenza: l’EVA “ascolta” lo scambio fra cliente e operatore e viene creato un db (secondo norme GDPR), con le suddette registrazioni;
  3. Apertura del ticket: Le informazioni estrapolate dall’interazione telefonica vengono rielaborate e utilizzate per generare automaticamente un ticket, che viene poi verificato da un operatore.
  4. Assistenza in tempo reale: Durante la chiamata, Jiminy suggerisce soluzioni all’operatore in tempo reale, tramite interfaccia conversazionale, utilizzando la conoscenza accumulata dalle precedenti interazioni.
  5. Apprendimento continuo: Ogni chiamata viene registrata e analizzata semanticamente, contribuendo all’arricchimento della base di conoscenza.
  6. Formazione del personale: riutilizzo del knowhow aziendale per generare simulazioni di chiamate basate su casi reali, permettendo ai nuovi operatori di esercitarsi in un ambiente sicuro e controllato.
Funzionamento di Jiminy
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Manutenzione Proattiva e IoT Industriale nell’Industria 4.0
Manutenzione Proattiva e IoT Industriale nell’Industria 4.0
di Angelica Maria Puddu, Product Marketing Specialist   Nell’era dell’Industria 4.0, le imprese sono sempre più orientate verso soluzioni tecnologiche che permettono di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi. In questo contesto, la manutenzione proattiva, predittiva e su condizione emerge come approccio rivoluzionario per la gestione degli impianti industriali. Con l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’IoT e l’intelligenza artificiale, le aziende possono ora anticipare e prevenire guasti, ottimizzando i processi produttivi. Continua a leggere per scoprire come queste tecnologie possono trasformare la gestione della manutenzione industriale.

Le Sfide della Manutenzione Tradizionale

La gestione della manutenzione tradizionale (spesso reattiva) è caratterizzata da numerose inefficienze. Attendere l’attesa di un guasto prima di effettuare interventi di manutenzione può causare fermi macchina non pianificati, riducendo la produttività e aumentando i costi di riparazione. I tempi di inattività non pianificati hanno un impatto significativo sui costi operativi, specialmente in un contesto di crescente interconnettività delle infrastrutture. Questo approccio quindi non solo espone l'azienda a interruzioni impreviste, ma aumenta i costi operativi e limita la capacità di ottimizzare l’uso delle risorse. Una gestione attenta della manutenzione rappresenta un passo in avanti alla risoluzione di questi problemi: Grazie all’integrazione di IoT e algoritmi di intelligenza artificiale, è possibile monitorare continuamente le condizioni operative dei macchinari e prevedere i guasti prima che si verifichino, riducendo i tempi di inattività e migliorando l'efficienza generale.

Vantaggi della Manutenzione Predittiva e On-Condition

L'implementazione di pratiche di manutenzione proattiva, predittiva e su condizione porta numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente una significativa riduzione dei tempi di inattività degli impianti, poiché gli interventi manutentivi vengono programmati in anticipo, evitando guasti  e fermi macchina imprevisti. Questo approccio proattivo si traduce in una maggiore efficienza operativa e in un utilizzo ottimizzato delle risorse. La manutenzione predittiva contribuisce in aggiunta a prolungare la vita dei macchinari, riducendo l'usura complessiva dei componenti e minimizzando quindi la necessità di sostituzioni frequenti. Questo non solo migliora l'affidabilità delle operazioni, ma consente anche di ottenere un miglior ritorno sugli investimenti grazie alla diminuzione dei costi operativi.

Perché Usare l’IoT per la Manutenzione

L'adozione di una soluzione IoT per la manutenzione consente alle aziende di monitorare in tempo reale le condizioni operative dei propri impianti, raccogliendo dati preziosi che possono essere analizzati per prevenire guasti e ottimizzare le prestazioni. Dotarsi di una soluzione come la Piattaforma IoT & AI di Zerynth per la gestione della manutenzione non solo riduce i rischi e i costi operativi, ma permette al contempo di aumentare l’affidabilità dell’impianto e ottimizzare la produzione. Ma come si integra generalmente l'IoT in un contesto industriale? L'architettura ideale di una piattaforma IoT per la manutenzione prevede l'integrazione di:
  • Sensori per monitorare le variabili critiche come temperatura, pressione e vibrazioni.
  • Edge Device che elaborano i dati raccolti dai sensori in tempo reale.
  • Connessione al Cloud per l’archiviazione e l’analisi avanzata dei dati.
  • Piattaforma Cloud dove i dati vengono trasformati in informazioni utili per la manutenzione.
  • Interfaccia Utente che permette di visualizzare i dati attraverso dashboard intuitive e ricevere avvisi su potenziali guasti.
I benefici di una piattaforma di questo tipo non sono limitati alla sola gestione della manutenzione. L’implementazione di soluzioni IoT come la Zerynth Platform consente di monitorare costantemente diversi aspetti del processo produttivo, dai consumi energetici alla quantità di produzione, consentendo l’ottenimento quindi di una visibilità approfondita sull’intero processo produttivo. Inoltre, grazie alla capacità di una piattaforma IoT di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, le aziende possono individuare opportunità di miglioramento, creando un ambiente favorevole all'innovazione e al miglioramento continuo.

L'Importanza del Monitoraggio Continuo: Verso un'Industria più Sostenibile

Il monitoraggio continuo dei macchinari tramite IoT è essenziale per garantire una sostenibilità operativa a lungo termine. La capacità di monitorare in tempo reale le prestazioni degli impianti permette di identificare e correggere tempestivamente inefficienze, riducendo i consumi energetici e minimizzando l'impatto ambientale. Il monitoraggio continuo è essenziale per garantire la conformità alle normative di sicurezza e sostenibilità. Ad esempio, il monitoraggio delle emissioni di CO2, attraverso il calcolo delle emissioni di CO2 equivalente, permette di prendere decisioni informate per ridurle, assicurando così l’allineamento dell’impresa alle normative vigenti e migliorando nel contempo i punteggi ESG. Grazie alla collaborazione tra Artes 4.0 e Zerynth, mettiamo le aziende in condizione di accedere a soluzioni IoT & AI che consentono loro non solo di sviluppare una gestione proattiva della manutenzione, migliorando l'efficienza operativa e riducendo i costi, ma anche di monitorare e analizzare i dati necessari per mantenere i macchinari operativi in sicurezza, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più sicuro e sostenibile. Siamo pronti a guidarti nel percorso di digitalizzazione e nell'adozione delle tecnologie più avanzate per il successo della tua impresa.
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Industria 5.0: Il Futuro della Produzione Sostenibile e Intelligente
Industria 5.0: Il Futuro della Produzione Sostenibile e Intelligente
di Angelica Maria Puddu, Product Marketing Specialist   Nell'era della trasformazione digitale, l'Industria 5.0 emerge come il nuovo paradigma che sta ridefinendo il panorama manifatturiero. ARTES 4.0, come Centro Nazionale di Competenza altamente specializzato, è in prima linea assieme ai suoi partner nel guidare questa transizione verso un futuro più sostenibile e centrato sull'uomo. Se l'Industria 4.0 ha posto le basi per l'automazione e l'interconnessione dei sistemi produttivi, l'Industria 5.0 si spinge oltre, integrando una visione più umanocentrica e sostenibile. Questa evoluzione si fonda su tre pilastri fondamentali:
  1. Approccio Umano-Centrico: Le tecnologie sono ottimizzate per migliorare le condizioni dei lavoratori, non viceversa. Il concetto di "Human in the loop" diventa centrale, riconoscendo che le capacità creative e cognitive umane sono insostituibili.
  2. Sostenibilità Industriale: La sostenibilità ambientale non è più un effetto collaterale, ma un obiettivo primario. Si promuovono processi di economia circolare, monitoraggio e riduzione dei consumi energetici e delle emissioni.
  3. Produzione Resiliente: La capacità di adattarsi rapidamente a interruzioni e crisi diventa essenziale, supportando le infrastrutture critiche e garantendo continuità operativa.
In questo nuovo contesto, l'Intelligenza Artificiale e l'Internet of Things (IoT) giocano un ruolo cruciale. Queste tecnologie permettono di monitorare costantemente la produzione, prevedere guasti e ottimizzare le risorse in tempo reale. Il risultato? Una significativa riduzione dei tempi di inattività, un miglioramento della qualità del prodotto e una diminuzione degli sprechi.

Il Piano Transizione 5.0: Incentivi per l'Innovazione Sostenibile

ll Piano Transizione 5.0  è un'iniziativa che mira a promuovere l'innovazione sostenibile nel settore industriale, con un investimento di circa 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Il piano offre un credito d'imposta per le aziende che investono in tecnologie e processi volti a migliorare l'efficienza energetica e integrare fonti di energia rinnovabile, con aliquote che possono raggiungere il 63% per investimenti specifici, come ad esempio per gli impianti fotovoltaici. Per accedere agli incentivi, le imprese devono seguire un iter articolato. Il primo passo è l'analisi preventiva, dove viene valutata la conformità dell'investimento ai requisiti del piano. Successivamente, è necessaria una perizia asseverata da un esperto (EGE, EsCO), che certifichi l'idoneità del progetto. Le aziende devono poi dimostrare la riduzione dei consumi energetici prevista, attraverso il rilascio delle certificazioni energetiche ex-ante ed ex-post. La richiesta del credito d'imposta è gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e il processo di interazione con l'ente si sviluppa attraverso le seguenti fasi:
  • Comunicazione Preventiva: Le imprese interessate devono iniziare inviando una comunicazione preventiva accompagnata da una certificazione ex-ante, tramite la Piattaforma Informatica "Transizione 5.0" gestita dal GSE. Questa fase serve a prenotare il credito d'imposta.
  • Conferma dell'Ordine: Entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d'imposta, le imprese devono confermare gli ordini effettuando un acconto di almeno il 20% dell'investimento. Questa conferma è essenziale per mantenere la validità della prenotazione del credito d'imposta.
  • Comunicazione di Completamento: Al termine del progetto, le imprese devono inviare una comunicazione finale che includa una certificazione ex-post. Questo passaggio è fondamentale per dimostrare il completamento dell'investimento e la conseguente riduzione dei consumi energetici, necessaria per ottenere l'incentivo previsto.

Certificazioni Ex Ante ed Ex Post: Chiavi per l'Accesso agli Incentivi

Le certificazioni ex ante ed ex post rappresentano due momenti cruciali nel processo di accesso agli incentivi del Piano Transizione 5.0. Queste certificazioni, rilasciate da un valutatore indipendente, sono fondamentali per dimostrare l'efficientamento della produzione e l'effettiva riduzione dei consumi energetici. La certificazione ex ante attesta il rispetto dei criteri di ammissibilità del progetto. Per essere ammissibili, i progetti devono dimostrare una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% a livello aziendale o del 5% a livello di processo produttivo. La certificazione ex post, invece, conferma l'effettiva realizzazione degli interventi in conformità con quanto stabilito nella certificazione ex ante. In questa fase del progetto, è fondamentale avere accesso a funzionalità di reportistica avanzata. Ad esempio, la Zerynth IoT & AI Platform offre Smart Reports, una funzione che genera automaticamente report dettagliati. Questi report forniscono una copertura completa dei dati, sia per il top management che per il livello operativo, con analisi precise e aggregate. Una visione olistica dei processi produttivi semplifica il processo decisionale e facilita l'adozione delle migliori pratiche dell'industria 5.0. Per supportare le aziende in questo processo, ARTES 4.0 collabora con partner tecnologici come Zerynth, la cui piattaforma Industrial IoT & AI si rivela uno strumento prezioso per il monitoraggio e l'ottimizzazione dei consumi energetici. Queste soluzioni permettono alle aziende di raccogliere dati precisi in tempo reale, generare report dettagliati e identificare opportunità di efficientamento, facilitando così il processo di certificazione.

Il Ruolo di ARTES 4.0 nella Formazione e nell'Innovazione

ARTES 4.0  gioca un ruolo fondamentale nella transizione verso l'Industria 5.0. Come Centro Nazionale di Competenza altamente specializzato, ARTES 4.0 si dedica alla promozione e alla diffusione della conoscenza delle tecnologie digitali abilitanti e delle soluzioni robotiche avanzate per l'Industria 4.0 e 5.0. La nostra missione si articola in diversi ambiti:
  1. Formazione: Offriamo programmi di formazione mirati che coprono vari aspetti dell'Industria 5.0, dalla robotica collaborativa all'intelligenza artificiale, passando per l'IoT e l'analisi dei dati. Questi programmi preparano i lavoratori alle sfide future e aiutano le aziende a massimizzare il potenziale delle nuove tecnologie.
  2. Consulenza Tecnologica: Forniamo consulenza specializzata alle aziende che intendono intraprendere il percorso di trasformazione digitale, aiutandole a identificare le soluzioni più adatte alle loro esigenze specifiche.
  3. Ricerca e Sviluppo: Collaboriamo con università, centri di ricerca e aziende per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni innovative nel campo della robotica avanzata e delle tecnologie digitali.
  4. Networking: Facilitiamo la creazione di reti e partnership tra aziende, istituzioni e centri di ricerca, promuovendo la condivisione di conoscenze e best practices.
  5. Supporto all'Accesso agli Incentivi: Assistiamo le aziende nel processo di accesso agli incentivi del Piano Transizione 5.0, fornendo guidance nella preparazione della documentazione necessaria e nella comprensione dei requisiti tecnici.
L'approccio di ARTES 4.0 è olistico e mira a creare un ecosistema in cui tecnologia, sostenibilità e fattore umano coesistono in perfetto equilibrio. Attraverso le nostre iniziative, puntiamo a rendere le aziende italiane non solo più competitive, ma anche più resilienti e sostenibili nel lungo termine.
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Intelligenza Artificiale Generativa nello Smart Manufacturing: Semplificare l’Accesso ai Dati per una Produzione più Efficiente
Intelligenza Artificiale Generativa nello Smart Manufacturing: Semplificare l’Accesso ai Dati per una Produzione più Efficiente
di Angelica Maria Puddu, Product Marketing Specialist   Dai sistemi di manutenzione predittiva agli algoritmi di ottimizzazione della produzione, l'AI sta dimostrando essere un alleato prezioso per le imprese che mirano a rimanere competitive in un mercato globale sempre più digitalizzato. Nell'ultimo anno, l'Intelligenza Artificiale ha fatto passi da gigante nel settore industriale, trasformando radicalmente il panorama manifatturiero. L'adozione dell'AI nel settore industriale ha visto una crescita esponenziale, con un numero crescente di aziende che implementano soluzioni intelligenti per affrontare sfide complesse. Non si tratta più di un'innovazione riservata ai colossi dell'industria: anche le piccole e medie imprese stanno iniziando a comprendere il potenziale dell'AI per ottimizzare le operazioni, ridurre i costi e migliorare la qualità dei prodotti.

Adozione dell'AI nelle imprese italiane: dati e statistiche

Nonostante l'importanza crescente dell'Intelligenza Artificiale nel settore manifatturiero, l'Italia continua a rimanere indietro rispetto ad altri paesi europei nell'adozione di queste tecnologie. Nel 2023, solo il 5% delle aziende italiane con 10 o più dipendenti ha implementato soluzioni di AII, posizionando il paese al 20° posto tra i 27 membri dell'UE, ben al di sotto della media europea dell'8%. Il divario è ancora più evidente tra le PMI: appena il 4,4% delle aziende con 10-49 dipendenti e il 7,3% di quelle con 50-250 dipendenti utilizzano tecnologie di AI, rispetto alle medie europee rispettivamente del 6,4% e 13%. Anche tra le grandi imprese italiane con oltre 250 dipendenti, l'adozione raggiunge solo il 24,1%, rimanendo sotto la media UE del 30,4%. Inoltre, oltre il 60% delle aziende produttrici di software in Italia investe solo tra lo 0% e il 5% del proprio fatturato in AI, mentre solo l'1% destina più del 30% a queste tecnologie emergenti. Questi dati evidenziano la necessità di un maggiore impegno e investimenti per promuovere l'integrazione dell'AI nel tessuto produttivo italiano, al fine di migliorare la competitività e l'efficienza del settore manifatturiero a livello globale.  

AI nel Contesto dello Smart Manufacturing: Capacità e Applicazioni

Nel contesto dello Smart Manufacturing, l'Intelligenza Artificiale si rivela uno strumento potente e versatile, capace di trasformare radicalmente i processi produttivi. L'analisi predittiva, per esempio, permette di prevenire guasti e problemi di qualità prima che si verifichino, analizzando in tempo reale i dati provenienti da sensori e macchinari. Questo non solo riduce i tempi di fermo, ma consente anche di pianificare la manutenzione in modo più efficiente. L'AI sta rivoluzionando diversi aspetti della produzione:
  • Ottimizzazione della produzione: Adatta in tempo reale i programmi di lavoro in base a variabili come la disponibilità di materiali e la domanda del mercato.
  • Controllo qualità avanzato: Sistemi di visione artificiale ispezionano i prodotti con una precisione e una velocità impossibili per l'occhio umano.
  • Personalizzazione di massa: Permette la produzione di lotti piccoli e personalizzati senza compromettere l'efficienza.
Inoltre, l'AI sta trasformando la gestione della supply chain, prevedendo interruzioni e suggerendo alternative in tempo reale. In un mondo dove le catene di approvvigionamento sono sempre più complesse e vulnerabili, questa capacità di adattamento rapido è inestimabile. L'integrazione di queste applicazioni in un ecosistema di Smart Manufacturing sta creando fabbriche altamente adattive ed efficienti, capaci di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle sfide operative.

Il Copilota AI: Un Alleato per il Direttore di Produzione

In una fabbrica sempre più digitalizzata, i responsabili di produzione si trovano spesso sopraffatti dalla quantità di dati generati dai sistemi IoT e dalle macchine connesse. È qui che entra in gioco il concetto di "Copilota AI", un assistente virtuale che non si limita ad analizzare dati, ma diventa un vero e proprio collaboratore digitale. Un Copilota AI offre numerosi vantaggi, tra cui:
  • Interpretazione dei dati in tempo reale: Aggrega e interpreta i flussi di dati, presentando informazioni chiave in un formato comprensibile.
  • Supporto decisionale: Suggerisce azioni correttive basate su modelli predittivi e analisi storiche.
  • Monitoraggio delle prestazioni: Tiene traccia dei KPI cruciali, segnalando deviazioni dagli obiettivi.
Un esempio di Copilota AI è rappresentato Zero, l'AI Copilot industriale di Zerynth. Zero è in grado di ridurre il carico cognitivo degli operatori analizzando e interpretando autonomamente i dati, mentre la sua interfaccia intuitiva in linguaggio naturale rende la gestione dei sistemi avanzati accessibile anche a chi non è esperto in IT. Inoltre, Zero fornisce informazioni in tempo reale per supportare decisioni rapide e informate, ottimizzando i processi produttivi e riducendo i tempi di inattività. È importante sottolineare che l'implementazione di un Copilota AI non mira a sostituire l'esperienza umana, ma piuttosto ad amplificarla. Liberando i responsabili di produzione da compiti ripetitivi e dall'analisi manuale di grandi volumi di dati, questo strumento permette loro di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto, come la pianificazione strategica e l'innovazione dei processi. Questo tipo di assistenza può fare la differenza soprattutto nel contesto delle PMI, dove le risorse umane sono spesso limitate e il personale deve ricoprire molteplici ruoli. Avere un assistente virtuale capace di gestire la complessità dei dati e fornire insights actionable può essere il fattore che determina il successo in un mercato sempre più competitivo.

ARTES 4.0 e 5.0: Supporto costante Il Tuo percorso di Digitalizzazione e Innovazione

Se desideri scoprire come l'Intelligenza Artificiale e le tecnologie digitali avanzate possano rendere la tua azienda più competitiva, non esitare a contattare ARTES 4.0. Il nostro Competence Center, finanziato dal MIMIT, è specializzato nello sviluppo di soluzioni innovative in ambito Industry 4.0 e 5.0. Grazie alla collaborazione con i nostri partner, che includono aziende, università e centri di ricerca di eccellenza, siamo pronti a guidarti nel percorso di digitalizzazione e nell'adozione delle tecnologie più avanzate per il successo della tua impresa.  
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Kalliope: la voce al centro della digital transformation
Kalliope: la voce al centro della digital transformation
Nata nel 2006 come spin-off dell’Università di Pisa, NetResults si è posta fin da subito l’obiettivo di contribuire alla Digital Transformation dei team e delle aziende, migliorando i processi di comunicazione e team collaboration, facilitando la vita degli individui e le performance delle organizzazioni (in ottica B2E - Business to Employee).

Building the digital society

È in particolare il marchio Kalliope che, a partire dal 2008, inizia a farsi strada nel mercato ICT con il lancio della gamma di centralini VoIP Kalliope PBX, mettendo fin da subito la voce al centro del processo di digitalizzazione delle aziende, in ottica Industria 4.0 e Smart Working. Fedele alla promessa “Communication Made Easy”, nel corso degli anni Kalliope ha seguito gli sviluppi tecnologici e di mercato del mondo ICT, trasformandosi da semplice centralino in piattaforma di comunicazione integrata, sempre più orientata verso la diffusione della UCC (Unified Communication & Collaboration), ovvero verso l’integrazione di vari servizi real-time di comunicazione dalla Telefonia IP fino alla Video conference. Aspetto chiave delle VUI è l'importanza dell'intelligenza artificiale (AI)

VUI (Voice User Interfaces), CUI (Conversational User Interface), Intelligenza Artificiale e Machine Learning

Parlando di UCC non si ha quindi a che fare con un singolo prodotto ma con una architettura di sistemi telematici che si avvalgono di mezzi diversi raggiungibili attraverso un’unica interfaccia comune. Sul fronte delle interfacce le VUI (Voice User Interfaces) rappresentano un'evoluzione significativa rispetto alle tradizionali GUI (Graphical User Interfaces). Mentre le GUI si basano su interazioni visive tramite icone, bottoni e menù, le VUI consentono l'interazione attraverso comandi vocali, offrendo un'esperienza più naturale e intuitiva per gli utenti. Un aspetto chiave delle VUI è l'importanza dell'intelligenza artificiale (AI) e del machine learning. Queste tecnologie permettono ai sistemi di comprendere il linguaggio naturale, migliorare la precisione del riconoscimento vocale e adattarsi progressivamente alle preferenze degli utenti. L'AI consente alle VUI di gestire l'ambiguità e contestualizzare le richieste, mentre il machine learning aiuta a migliorare costantemente le prestazioni attraverso l'analisi dei dati d'uso. Il salto da GUI a VUI prevede però un passaggio obbligato attraverso lo sviluppo della CUI (Conversational User Interface), ovvero di un'interfaccia che consente all'utente di interagire con un sistema informatico attraverso il linguaggio naturale, simulando una conversazione simile a quella tra esseri umani. Questo tipo di interfaccia è particolarmente diffuso nei chatbot e negli assistenti virtuali avanzati, e può combinare testo, voce o entrambi per offrire risposte, eseguire comandi e facilitare le interazioni. Rispetto alle GUI e alle VUI, le CUI enfatizzano una modalità di comunicazione più fluida e intuitiva, cercando di rendere l'interazione con la macchina più naturale e colloquiale. Il funzionamento di un Voicebot in particolare è basato su algoritmi avanzati di machine learning e intelligenza artificiale che, grazie alla loro capacità di apprendimento continuo, diventano sempre più intelligenti ed efficienti nel tempo.  Le tre componenti principali del funzionamento sono: Riconoscimento Vocale: Il voicebot utilizza algoritmi di riconoscimento vocale avanzati per convertire il parlato umano in testo. Questo passo è cruciale, poiché consente al computer di “capire” ciò che stai dicendo. Elaborazione del Linguaggio Naturale (NLP): Dopo aver convertito il parlato in testo, il voicebot utilizza l’IA per comprendere il significato di ciò che hai detto. Questo significa che può riconoscere domande, comandi o richieste e rispondere in modo appropriato. Generazione di Risposta Vocale: Una volta che il voicebot ha compreso la tua richiesta, può generare una risposta vocale che verrà riprodotta attraverso altoparlanti o cuffie. Kalliope

Kalliope Lògos, Kalliope LAB e Progetto Jiminy

Grazie al grande know-how sulle CUI di Awhy - startup nata a Bologna nel 2015 e successivamente acquisita da NetResults - Kalliope si trova a mettere la voce al centro dei processi aziendali, con un ulteriore salto tecnologico che vede la creazione di Kalliope Lògos, la piattaforma che consente di interagire con i clienti, ricavando dalle conversazioni tutte le informazioni necessarie e di fatto sviluppando l’interfaccia vocale uomo-azienda. Chatbot e Voicebot sono infatti in grado di filtrare le richieste (in arrivo, ad esempio, a un help desk) interpretando il linguaggio naturale e guidando l’interlocutore alla creazione dei ticket. In sintesi, se le GUI sono centrali per compiti visivi e tattici, le VUI si distinguono per un'interazione più immediata, resa possibile dai progressi dell'AI, migliorando accessibilità e usabilità in molti contesti. È nel solco di questa evoluzione che Kalliope LAB - la divisione di Kalliope dedicata ai progetti di Innovation - sviluppa il progetto Jiminy cofinanziato da ARTES 4.0 (nome ispirato a “Jiminy Cricket, il “Grillo Parlante” di Pinocchio), che vuole rappresentare una svolta nell’adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle piccole e medie imprese (PMI). L’obiettivo è chiaro: rendere accessibili le potenzialità dell’AI anche a quelle aziende che, a causa delle loro limitate risorse, faticano a stare al passo con i grandi concorrenti. Con Jiminy, si apre una nuova strada: lo sviluppo di un sistema di comunicazione aziendale intelligente che si adatta automaticamente alle esigenze dell’impresa. Il cuore del progetto è un Enterprise Virtual Assistant (EVA) che apprende direttamente dalle comunicazioni quotidiane tra clienti e azienda, senza necessità di un addestramento specifico da parte del personale. Ogni telefonata diventa una fonte preziosa di dati, da cui il sistema trae automaticamente informazioni per migliorare il servizio clienti e ottimizzare i flussi di lavoro, senza interrompere le normali attività. In un contesto dove la transizione digitale è fondamentale per restare competitivi, Jiminy offre un’opportunità concreta per colmare il divario con le grandi imprese, permettendo alle PMI di sfruttare l'AI in modo semplice, immediato e accessibile.
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