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Trasferimento Tecnologico al Festival della Robotica- Pisa

Trasferimento Tecnologico al Festival della Robotica- Pisa

Dal 24 al 26 maggio 2024 a Pisa, ARTES 4.0 ha presentato attività e servizi per il Trasferimento Tecnologico insieme alle Università pisane nel contesto del Festival Internazionale della Robotica, affrontando un tema le cui opportunità non sono ancora del tutto valorizzate dalle comunità.

L’obiettivo

ARTES 4.0 vuole favorire l'innovazione guidata dalla scienza: quella cioè che usa la conoscenza prodotta dalle università per guidare la realizzazione di soluzioni innovative ad alta tecnologia che rispondono alle esigenze competitive delle imprese. Il Centro di Competenza favorisce il trasferimento tecnologico fungendo da ponte tra il mondo accademico e l’industria, formando il mondo del lavoro e collegando le PMI alle grandi imprese al fine di aumentare la loro competitività attraverso il suo network (141 Soci tra Università con Dipartimenti di Eccellenza, imprese, associazioni e fondazioni, e 11 progetti attivi a livello nazionale e internazionale con il compito di erogare servizi innovativi al tessuto imprenditoriale in gran parte con finanziamenti pubblici).

Focus sul trasferimento Tecnologico

Il focus sul Trasferimento Tecnologico nel contesto del Festival Internazionale della Robotica, meta da sempre del mondo delle startup e delle spinoff della città universitaria per eccellenza, Pisa, ha avuto l’obiettivo di mettere a sistema azioni e strategie a favore
della valorizzazione della ricerca e del successivo sviluppo produttivo e innovativo delle aziende a forte contenuto di conoscenza.

In particolare ARTES 4.0 ha organizzato una Tavola Rotonda sul tema del Trasferimento Tecnologico a cui ha preso parte e che ha moderato Enza Spadoni, responsabile dell’Area Trasferimento Tecnologico del Centro di Competenza, insieme ai referenti delle Istituzioni coinvolte: Riccardo Apreda, Technology and Innovation Leader di ErreQuadro srl; Lucia Arcarisi, CEO & Co-Founder Weabios; Damiano Bolognesi, Presidente Incubatore Pont-Tech, CEO AIM Consulting e Piccolo Teatro Digitale; Gastone Ciuti, Professore di Bioingegneria e Vicedirettore Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant’Anna, Coordinatore di Nodo ARTES 4.0, Scientific Advisor Mediate srl; Daniele Mazzei, Professore Associato Università di Pisa, Chief Product Officer Zerynth srl; Annarosa Mezzasalma, Responsabile Ufficio Valorizzazione Ricerca, Area Terza Missione, Scuola Superiore Sant’Anna; Alessandra Patrono, Collaboratrice NETVAL, Responsabile Knowledge Transfer Office, Scuola Normale Superiore; Pasqualantonio Pingue, Responsabile Area Ricerca e Innovazione, Scuola Normale Superiore; Manuele Bonaccorsi, Coordinatore R&D Co-Robotics.

Gli approfondimenti

“Nel contesto del Festival della Robotica,” afferma Enza Spadoni di ARTES 4.0, “ho voluto approfondire il Trasferimento Tecnologico sia come uno strumento strategico, nell’ottica di chi produce la conoscenza e forma competenze in grado di generare cambiamento, dal punto di vista della società, dell’economia, del lavoro; sia come uno strumento tecnico per l’offerta di servizi molto concreti in grado di supportare l’azienda nel superare la “valle della morte”, azione necessaria per riuscire a entrare nel mercato ed essere competitiva. In questa visione, la collaborazione tra enti e istituzioni è di fondamentale importanza per intervenire a supporto delle aziende nelle varie fasi del TRL, il Technology Readiness Level, dall’idea di impresa e lo sviluppo del prototipo fino all’ingresso sul mercato: sia dal punto di vista delle Università, che realizzano la conoscenza e la valorizzano con gli strumenti propri della Terza Missione universitaria quali brevetti e spinoff, sia da quello degli incubatori che si occupano di animazione e accelerazione delle spin off, sia dal punto di vista del Centro di Competenza, che finanzia e accompagna lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi verso mercati competitivi”.

Dipendenti ARTES 4.0 e Trasferimento Tecnologico al Festival della Robotica

Parole chiave e concetti base: le 5C del Trasferimento Tecnologico

Il Trasferimento Tecnologico, è emerso, si basa su alcune parole chiave che sono: Conoscenza, Competenza, Contaminazione, Capitali, Connettività.

Conoscenza

Tutto ciò che connota la catena del valore che dall’idea progettuale sviluppata all’università realizza un prototipo, ne fa un brevetto, crea la spin off e prova a saltare la valle della morte per arrivare al mercato, dal punto di vista universitario, è senz’altro caratterizzato dalla parola chiave “Conoscenza”, che riveste, come afferma Gastone Ciuti della Scuola Superiore Sant’Anna, una fondamentale influenza nella creazione di ecosistemi innovativi che generino nuova crescita e nuovo lavoro. L’Università ha il compito precipuo di educare i giovani e le giovani al futuro che vorranno, orientandoli al mondo del lavoro e fornendo loro tutti gli strumenti con i quali valorizzare la conoscenza, come ad esempio brevetti e spin off.

La proprietà intellettuale

Riccardo Apreda di ErreQuadro, che si occupa di Intellectual Property quale fonte di dati di posizionamento delle tecnologie in specifici scenari, per facilitarne il trasferimento, sostiene che l’IP sia effettivamente un fattore abilitante per la crescita di un’azienda. “La percezione comune è che la proprietà intellettuale sia unicamente una tattica difensiva, di cui preoccuparsi solo dopo che l’idea inventiva è stata realizzata”, afferma. “Al contrario, la proprietà intellettuale è principalmente uno strumento di business, che andrebbe utilizzato in tutte le fasi del processo di innovazione e che può giocare un ruolo fondamentale nella crescita delle imprese (e di conseguenza anche nel trasferimento tecnologico).

In realtà già anche il semplice aspetto legale e difensivo è spesso trascurato: una azienda ogni quattro incorre in danni economici dovuti a una non corretta gestione della proprietà intellettuale, con gravi conseguenze soprattutto per le piccole imprese e le startup. Per non parlare dei numerosi casi in cui i risultati di una ricerca innovativa sono pubblicati troppo presto, rendendo impossibile il deposito di un brevetto e vedendo così sfumare la possibilità di valorizzarli economicamente da parte degli inventori o dell’università. In questo senso i centri di trasferimento tecnologico e i centri di competenza possono sicuramente collaborare con ricercatori e spinoff per indirizzarli verso corrette strategie di tutela.

Il secondo importante ruolo che la proprietà intellettuale può svolgere è quello di leva di mercato, economica o finanziaria. Grazie a brevetti, marchi e design è possibile ampliare la propria quota di mercato, aumentare il valore della propria impresa, attrarre investimenti, e in certi casi abilitare tout court la nascita di un business, anche nel caso di trasferimento tecnologico. Un esempio a livello globale è dato dai vaccini a mRNA che tanto ruolo hanno avuto durante la pandemia del Covid19. La tecnologia di base per tali vaccini è stata sviluppata da due professori dell’Università della Pennsylvania, Dr. Karikò e Dr. Weissman, brevettata dalla stessa Università e data in licenza a una sua spinoff.
BioNTech, all’epoca una piccola startup, ha sub-licenziato i diritti da questa spinoff, e con essi ha potuto in seguito entrare in un accordo con un colosso farmaceutico come Pfizer. Il brevetto è stato quindi la base per una intera catena di valore, che è comunque partita dalla ricerca accademica.

Infine il terzo ruolo della proprietà intellettuale, altrettanto importante dei primi due, è quello informativo: i brevetti rivelano le reali strategie delle imprese in termini innovazione, e evidenziano le varie problematiche, industriali o di utilizzo, su cui si concentra l’attività inventiva. In tal senso, uno studio della documentazione esistente in letteratura serve sia a guidare la ricerca verso problemi di interesse per il mercato (e quindi dal grande potenziale in termini di trasferimento tecnologico), sia a trovare nuovi campi di applicazione, potenziali clienti o possibili acquirenti per le tecnologie sviluppate. Una delle criticità principali infatti delle spinoff (e in realtà di tutte le imprese) è quello di riuscire a trovare un adeguato sbocco commerciale per i propri prodotti, anche perché, come già evidenziato da altri relatori, spesso la ricerca accademica è brava a generare nuove idee, ma il mercato ragiona principalmente in termini di problemi e bisogni degli utenti.

Anche in questo caso i centri di trasferimento tecnologico e i centri di competenza come ARTES possono giocare un ruolo fondamentale, sia tramite l’informazione riguardo l’utilità di solide strategie di valorizzazione, sia tramite il matchmaking fra le spin-off e chi ha le competenze e gli strumenti per supportarle in tali percorsi strategici, sia infine tramite il finanziamento di studi e consulenze che difficilmente le startup potrebbero altrimenti permettersi.

Per portare un esempio dell’ecosistema pisano, uno dei soci di ARTES è la startup Seares, che ha sviluppato un dispositivo di ormeggio per barche che sfruttando il naturale movimento causato dal moto ondoso produce energia elettrica per i sistemi di bordo. Una soluzione ecologica e innovativa che però necessità di essere messa in contatto con i mercati e ha comunque un grande potenziale anche in altri settori industriali.

ARTES ha quindi creato la connessione fra Seares e un altro suo socio: Erre Quadro, spinoff dell’Università di Pisa specializzata in analisi di valorizzazione della proprietà intellettuale; successivamente il Centro di Competenza ha abilitato la collaborazione fra le due PMI finanziando uno studio per l’individuazione di ulteriori soluzioni tecniche e soprattutto di nuove opportunità di business per la startup green. Dalla realizzazione del prototipo alla creazione di una spin off, l’università riveste un ruolo di fondamentale e delicata importanza nella creazione di nuove opportunità.

Annarosa Mezzasalma, dell’Ufficio Valorizzazione Ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna, spiega che la “Terza Missione”, successiva alle prime due missioni, rispettivamente di Educazione e Ricerca, che hanno un loro nome specifico, e nonostante sia nominata residualmente rispetto alle prime due come ‘terza’, è cruciale per dare il giusto rilievo alle politiche di Trasferimento Tecnologico nelle università, che applicano la conoscenza a dinamiche di valorizzazione e crescita necessarie a rendere le Università centri nevralgici per il futuro del Paese.

Competenza

La competenza è uno dei fattori attrattivi per il mondo dei Capitali, che investono soprattutto dove la trovano. Oltretutto, è uno dei fattori abilitanti il trasferimento dai laboratori di ricerca universitari al mercato, come spiega Daniele Mazzei, di Zerynth, che oltre che spin off dell’Università di Pisa è anche azienda socia affiliata al Centro di Competenza ARTES 4.0, con l’esperienza di poter guardare la tecnologia in tutte le fasi del TRL, quindi in ogni momento del suo stadio di maturità. La tecnologia di cui si occupa Zerinth, azienda attiva nelle soluzioni Industrial IoT per le aziende manifatturiere, si basa anche sull’Intelligenza Artificiale.

Si parla molto oggi di IA e La competenza è uno dei fattori attrattivi per il mondo dei Capitali, che investono soprattutto dove la trovano.

Oltretutto, è uno dei fattori abilitanti il trasferimento dai laboratori di ricerca universitari al mercato, come spiega Daniele Mazzei, di Zerynth, che oltre che spin off dell’Università di Pisa è anche azienda socia affiliata al Centro di Competenza ARTES 4.0, con l’esperienza di poter guardare la tecnologia in tutte le fasi del TRL, quindi in ogni momento del suo stadio di maturità.

La tecnologia di cui si occupa Zerinth, azienda attiva nelle soluzioni Industrial IoT per le aziende manifatturiere, si basa anche sull’Intelligenza Artificiale. Si parla molto oggi di IA e di quanto sia importante per ottimizzare i processi produttivi, sviluppare innumerevoli soluzioni di protezione e cybersicurezza, sistemi di previsione e automazione.

Portare l'intelligenza artificiale nella PMI italiana in un’epoca di grande rivoluzione dell’economia e di maggiore attenzione alla sostenibilità e ai temi sociali richiede necessariamente una più evoluta consapevolezza della conoscenza acquisita all’università, adattata alle nuove esigenze.

E la competenza, come afferma Manuele Bonaccorsi di Co-Robotics, spin off della Scuola Superiore Sant’Anna – piccola curiosità con sede a Piazza Toniolo, la piazza da cui tutto ha origine in un certo senso, essendo sede della residenza universitaria, è anche quella necessaria a poter affiancare le imprese ad alto contenuto di conoscenza e tecnologia: Co-Robotics nasce partecipata da un fondo di investimenti che in un secondo momento ha voluto essere liquidato per l’“incapacità” di gestire tecnologie complesse.

ARTES 4.0 – Advanced Robotics and enabling TEchnologies and Systems 4.0 è un Centro di Competenza nazionale ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l'obiettivo di finanziare e accompagnare l’innovazione guidata dalla Scienza attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, erogando i servizi necessari a realizzare nuovi prodotti e servizi di successo nei mercati competitivi.

Contaminazione

Lucia Arcarisi di Weabios ha realizzato la sua Spin off a risultato dell’attività del Contamination Lab dell’Università di Pisa, grazie a un percorso intrapreso per arrivare a concretizzare l’idea di impresa. L’Università è senz’altro un primo bacino di Contaminazione ma lo scambio di buone pratiche, il confronto e la miscela di saperi restano un fattore chiave per lo sviluppo di innovazione e la crescita di impresa. Weabios è insediata all’interno dell’Incubatore tecnologico di Navacchio, dove si concretizza la cross fertilization attraverso la vicinanza fisica tra imprese.

"Il Polo Tecnologico di Navacchio”, afferma Angela Calò, Direttrice Operativa, “è il più grande parco tecnologico della Toscana e uno dei più grandi in Italia. Fondato nel 2000 a pochi chilometri da Pisa, il Polo Tecnologico è una struttura multifunzionale di 20.000 mq, composta da uffici e laboratori, progettata per favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese.

Attualmente ospitiamo più di 60 aziende e oltre 700 persone: un vero e proprio hub toscano per l'innovazione e la trasformazione digitale, dove la condivisione di conoscenze e competenze è all'ordine del giorno. Un network importante, formato non solo dalle aziende con sede fisica all’interno del Polo ma anche da tante realtà esterne (circa 200) che collaborano costantemente con noi. Le sinergie tra imprese, start-up, istituti di ricerca, istituzioni accademiche e centri di competenza come ARTES 4.0, sono sicuramente la chiave per offrire un supporto concreto e completo alle imprese e favorire lo sviluppo di nuove opportunità imprenditoriali".

Capitali

Oltre all’importanza del Venture Building, spesso di fondamentale importanza per fare accelerazione consentendo lo scaling up, il know how e i collegamenti, il “capitale” riguarda anche il corretto bilanciamento tra budget, persone, risorse, strategie – per affrontare serenamente la via imprenditoriale.

Il capitale umano è sicuramente un asset strategico. Pasqualantonio Pingue, Scuola Normale Superiore, nel parlare degli strumenti di collegamento tra Ricerca e Innovazione, che legano i TRL bassi a quelli alti nel campo delle tecnologie innovative ed emergenti come quelle che sviluppa la Normale, dando un effettivo supporto in servizi al superamento della cosiddetta “valle della morte” afferma che “Come già detto dai colleghi/colleghe nel dibattito, non esistono ricette che funzionano per tutti e ogni approccio e strategia dipendono dal contesto lavorativo e dal lavoro che viene svolto.

Nel caso della Scuola Normale Superiore il focus è legato al “capitale umano”, che la Normale è abituata da tempo a selezionare per scopi di didattica e ricerca e al quale noi ci rivolgiamo per innestare elementi di cultura dell’innovazione e di “terza missione” in senso lato, elementi sempre più presenti nei nostri allievi/allieve.

Come “area ricerca e innovazione” della SNS, noi lavoriamo alla diffusione della cultura dell’innovazione soprattutto verso i nostri/nostre PhD, attraverso il supporto che possiamo dare come ufficio di Knowledge Transfer, e con le reti di trasferimento
tecnologico locali, nazionali e internazionali alle quali partecipiamo. Tra queste vorrei citare JoTTO, la rete delle scuole universitarie superiori, che ci vede insieme al Sant’Anna, il Contamination Lab con UNIPI, l’ufficio regionale di trasferimento tecnologico con tutti gli Atenei toscani, il Centro di Competenze ARTES4.0, che ha diramazioni in tutta Italia, e anche con progetti internazionali quali l’alleanza EELISA, di cui ARTES 4.0 è partner, che ha visto in passato e vede anche oggi nella entrepreneurship degli allievi/allieve delle azioni di formazione e di collaborazione tra grandi Atenei europei tra le più sentite dell’Alleanza.

Lavoriamo poi con il Polo di Navacchio, con diversi Venture Capitalist e agenzie di consulenza per supportare gli allievi/allieve, ricercatori/ricercatrici che vogliono e che hanno le competenze, le conoscenze ma soprattutto il coraggio e la passione di fare innovazione, per supportarli nel loro percorso e superare la “Valle della Morte”.

Insomma, credo che occasioni come quella organizzata da ARTES 4.0 al Festival della Robotica, siano una dimostrazione del fatto che l’ecosistema pisano dell’innovazione ha delle grandi possibilità di sviluppo se si riesce a fare rete e a sfruttare tutte le straordinarie competenze e la passione che le persone del sistema universitario pisano e dei centri di mediazione dell’innovazione come ARTES4.0 mettono a disposizione".

Dipendenti ARTES 4.0 e Trasferimento Tecnologico al Festival della Robotica

Connettività

L’European Innovation Council nel III Pillar di Horizon Europe introduce la “Connectedness” come uno degli elementi chiave nella costituzione di ecosistemi dell’innovazione insieme a conoscenza e capitali, ovvero la capacità di creare connessioni, network, reti di collaborazione. ARTES 4.0 è sicuramente un brillante esempio di “connettività” ma gli ecosistemi possono riguardare interi territori votati a
contribuire su più fronti alla crescita economica e sociale. Uno di questi è l’Innovation Mile di Pontedera, in provincia di Pisa, in area Piaggio riqualificata e caratterizzata dal successivo insediamento di incubatori di impresa, centri di ricerca e universitari, musei d’impresa, centri servizi, grandi aziende attirate dalle competenze generate in quest’area.

Damiano Bolognesi, Presidente dell’Incubatore Pont-Tech e del Piccolo Teatro Digitale, uno spazio per coworking, servizi di formazione e altri servizi, entrambi all’interno delI’Innovation Mile, afferma che “La rete di competenze presenti in un competence center rappresenta un asset strategico per le imprese, offrendo accesso a risorse critiche per l'innovazione, la crescita e la competitività.

Attraverso la collaborazione con ARTES 4.0, le imprese possono superare le sfide tecnologiche, migliorare le loro capacità operative e sfruttare nuove opportunità di mercato. In sintesi, ARTES 4.0 svolge un ruolo fondamentale nel promuovere l'ecosistema di innovazione del territorio e nello stimolare lo sviluppo economico sostenibile. Anche il reperimento di capitali è cruciale per sostenere l'impresa nelle varie fasi della propria vita a sostegno di investimenti e competitività; disporre delle risorse finanziarie permette alle imprese di innovare, migliorare la propria efficienza e rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.

La ricerca di capitali è strettamente correlata agli obiettivi di business che l'imprenditore si prefigge che non possono prescindere dalla variabile tempo. Da questo punto di vista, l'essere socio di ARTES 4.0 permette a Pont-Tech ed a tutte le imprese aderenti non solo di avere a disposizione una importante rete di competenze ma anche accesso a strumenti di finanza agevolata; grazie a Bandi specifici che prevedono finanziamenti a fondo perduto, è possibile per l'impresa abbattere l'investimento iniziale e rendere così sostenibili investimenti che altrimenti sarebbero stati rimandati o effettuati utilizzando altre forme di
finanziamento quali la cessione di una parte del proprio capitale di rischio oppure indebitando l'azienda con finanziamenti bancari con la necessità dell'imprenditore di fornire garanzie personali”.

Guardando al network del Trasferimento Tecnologico, Alessandra Patrono del Knowledge Transfer Office della Scuola Normale Superiore e collaboratrice NETVAL, il Network per la valorizzazione della Ricerca creato nel 2002 al quale aderisce la gran parte delle università italiane, poi divenuto Associazione, in grado di effettuare una fotografia molto attenta del trasferimento tecnologico italiano e di indirizzarne le politiche, spiega che “I dati raccolti da Netval mostrano che le università italiane hanno compreso l'importanza della protezione della proprietà intellettuale, brevettano in modo costante e con una gestione sempre più efficace del proprio portafoglio brevettuale che nel 2023 contava circa 8000 brevetti. Sono anche in grado di valorizzare i propri brevetti generando ritorni che crescono nel tempo e ogni anno nascono circa 100 nuove spinoff. Tuttavia gli uffici di TT che gestiscono queste attività, sono ancora generalmente abbastanza piccoli e sono poche le università italiane che riescono ad avere performance di rilievo. A livello pisano le università e scuole confermano l'ottima ricerca, con un contributo complessivo sui brevetti attivi tra le università italiane di circa il 6%, sono in grado di generare un buon numero di spinoff, ma faticano a valorizzare questi brevetti. Cosa fare dunque? Cercare di tenere il passo delle università più attive su questi aspetti e continuare a fare bene alcune attività che stanno dando buoni risultati, come la creazione di imprese e il supporto alla loro crescita. Dobbiamo invece lavorare ancora per aumentare le collaborazioni con le imprese, con l'ecosistema locale e nazionale, ma anche per trovare un modello di valorizzazione della ricerca e della conoscenza che sia adatto alle peculiarità del nostro contesto, attraverso una azione di rete tra tutti gli attori locali e una sempre maggiore attenzione alle competenze formate nelle nostre università e a generare impatto”.

Autore/Autrice

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Enza Spadoni

Responsabile Area Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne

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ARTES OpenHouse: al via il ciclo di incontri per esplorare nuove tecnologie e incrementare il proprio business
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Il Centro di Competenza ARTES 4.0 lancia ARTES OpenHouse, un ciclo di incontri esclusivi pensati per aziende che vogliono ampliare le possibilità di business acquisendo tecnologie in grado di rivoluzionare i propri processi produttivi e il posizionamento nei mercati. Robotica Mobile, Robotica Collaborativa, Manifattura Additiva, Intelligenza Artificiale e molto altro, spiegati e discussi in modo concreto: ARTES OpenHouse è il luogo dove le idee prendono forma e le soluzioni trovano spazio.

Robotica Mobile protagonista del primo evento

Il primo appuntamento è in programma il 22 gennaio 2025, dalle 17:45 alle 19:30, nell’ARTES 4.0 Hub a Pontedera (Viale Rinaldo Piaggio, 34). Il tema sarà la Robotica Mobile, declinata secondo un nuovo format interattivo in grado di dare immediatamente all’azienda il valore della tecnologia nell’ambito del proprio business. E in particolare l’utilizzo di sistemi per: - Task di trasporto di prodotti e materiali - Trasporto di merci e prodotti in ambienti indoor, outdoor o integrati nelle linee di produzione, muletti automatici. - Task d’ispezione in ambienti pericolosi per gli operatori umani - Task di ispezione in ambienti ostili quali ambienti angusti, subacquei o in quota. - Task alienanti ed usuranti - Task di trasporto ripetitivi all’interno di linee di produzione strutturate. Task di trasporto di prodotti e merci pesanti e/o ingombranti. Task affini alle attività agricole o allevamento. - Teleoperazione - Task in ambienti non raggiungibili ad operatori umani a causa di ambienti inaccessibili o eccessivamente pericolosi. Task di ispezione in ambienti disastrati. - Servizi - Task di supporto ad attività produttive, robot per raccolta spazzatura o pulizie. Robot mobili per task di reception, robot mobili per assistenza ad anziani o disabili.

Un format esclusivo per ispirare e connettere

ARTES OpenHouse si distingue per il suo approccio pratico e mirato che combina la conoscenza sviluppata in ambienti universitari e di ricerca con i bisogni di innovazione delle aziende in momenti di confronto e networking che garantiscono un’esperienza completa di match
  • Open Talk: una presentazione chiara e approfondita della tecnologia protagonista dell’incontro;
  • Business Panel: un confronto diretto con esperti e aziende per analizzare sfide e opportunità;
  • Networking: un aperitivo esclusivo per creare connessioni strategiche e condividere idee.

Perché partecipare

ARTES OpenHouse è un’opportunità per scoprire nuove tecnologie, confrontarsi con esperti e costruire relazioni che possono fare la differenza nel proprio ambito di attività. Il ciclo di eventi è pensato per aziende, imprenditori e professionisti che vogliono fare business e crescere in un mercato sempre più competitivo.

Per iscriversi e maggiori informazioni

La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. Per registrarsi al primo incontro e scoprire maggiori dettagli, basta collegarsi al SITO WEB DEL NUOVO FORMAT e compilare il modulo di contatto.  
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Contributi per creazione e consolidamento di start-up innovative
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La Regione Toscana ha lanciato il bando “Sostegno per la creazione e il consolidamento di start-up innovative”, approvato con il decreto dirigenziale 24263 del 29 ottobre 2024. L’obiettivo del bando è duplice: sostenere la costituzione di nuove imprese innovative e consolidare quelle già esistenti, contribuendo così al rafforzamento del sistema regionale delle start-up innovative. Questa iniziativa si colloca nell’ambito del programma regionale FESR 2021-2027 e del progetto Giovanisì, dedicato all’autonomia dei giovani.

Destinatari e finalità del bando per le creazione e il consolidamento di startup innovative

Il bando mira a concedere agevolazioni sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto per favorire lo sviluppo di progetti innovativi. I destinatari sono:
  • Start-up innovative già costituite negli ultimi 36 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
  • Persone fisiche che si impegnano a costituire una start-up innovativa entro sei mesi dall’ammissione al finanziamento.
Entrambi i soggetti devono rientrare nella categoria di micro o piccole imprese, avere sede legale o operativa in Toscana ed essere attivi nei settori ammessi secondo la Delibera di Giunta Regionale 1155/2023. Per le imprese costituende, sarà necessario dimostrare il possesso di un codice ATECO primario idoneo alla data di iscrizione al Registro delle Imprese.

Tempistiche e modalità di partecipazione al bando della Regione Toscana

Le domande potranno essere presentate fino al 31 gennaio 2025 (ore 16) attraverso la piattaforma online “Sistema Fondi Toscana” (SFT). La domanda deve essere redatta in italiano, sottoscritta dal rappresentante legale dell’impresa richiedente e corredata da una scheda tecnica che descriva dettagliatamente il progetto, inclusi obiettivi, cronoprogramma e modalità di realizzazione. L’accesso alla piattaforma è possibile tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Ogni domanda deve essere corredata dal pagamento di un’imposta di bollo di 16 euro, salvo esenzioni previste dalla legge.

Spese ammissibili e tipologia di agevolazione

Sono ammissibili le spese per servizi qualificati di consulenza, attrezzature materiali e immateriali, e servizi amministrativi legati alla gestione e rendicontazione del progetto. Le agevolazioni, erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, coprono fino al 90% dei costi totali ammissibili, con un investimento minimo di 10.000 euro e un massimo di 100.000 euro. La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 2,8 milioni di euro, inclusi eventuali incrementi in base all’andamento delle richieste.

Contattaci per supporto e consulenza

Il Centro di Competenza ARTES 4.0, grazie alla sua rete di esperti e competenze interdisciplinari, è pronto a supportarti nella preparazione della domanda e nello sviluppo del progetto. Offriamo servizi di consulenza specializzata per aiutarti a cogliere questa opportunità di crescita e innovazione. Contattaci per ricevere maggiori informazioni e assistenza personalizzata.
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Sicurezza e tecnologia: il successo di Digital Safety con BIT INAIL –  ARTES 4.0
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Sicurezza sul lavoro e innovazione tecnologica: obiettivi raggiunti e approvazione unanime! Con grande soddisfazione annunciamo il raggiungimento degli obiettivi fissati dal progetto finanziato tramite il bando BIT INAIL - ARTES 4.0. Il lavoro congiunto di sviluppo, test e validazione ha portato alla realizzazione della piattaforma Digital Safety, uno strumento innovativo che ha già dimostrato la sua efficacia in ambienti operativi reali. Grazie alla collaborazione con le aziende pilota Scapigliato SRL, Idrotherm 2000 SPA e Nuova Simat SRL, la piattaforma è stata testata, migliorata e portata al livello di maturità TRL 8, pronto per una diffusione su larga scala. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione della sicurezza sul lavoro, un ambito cruciale per la salute e il benessere dei dipendenti e per la competitività delle imprese.

Digital Safety: una piattaforma pensata per il futuro

Negli ultimi anni, il tema della sicurezza sul lavoro ha richiesto soluzioni sempre più innovative, non solo per garantire ambienti lavorativi più sicuri, ma anche per ottimizzare i processi aziendali e contenere i costi operativi. Digital Safety risponde esattamente a questa esigenza, proponendosi come una piattaforma tecnologicamente avanzata e flessibile. Le caratteristiche principali della piattaforma includono:
  • integrazione con software aziendali: grazie a robuste API, Digital Safety dialoga in tempo reale con i sistemi gestionali già in uso, semplificando l’accesso e la gestione dei dati;
  • tracciamento intelligente dei DPI: la tecnologia NFC automatizza la registrazione delle operazioni legate ai dispositivi di protezione individuale, eliminando gli errori manuali e migliorando la precisione delle informazioni;
  • interfaccia user-friendly: basata sui feedback delle aziende tester, l’interfaccia è stata ottimizzata per essere intuitiva, permettendo anche a personale con limitate competenze digitali di utilizzarla efficacemente;
  • struttura modulare e scalabile: la piattaforma è progettata per adattarsi alle esigenze di aziende di ogni dimensione, dalle piccole imprese alle realtà più strutturate, garantendo così un utilizzo versatile e personalizzabile;
  • performance elevate: il miglioramento della velocità e della reattività ha reso l’esperienza d’uso fluida anche in contesti di lavoro intensivi.

Il feedback delle aziende pilota: una conferma del successo

Il valore della piattaforma è stato certificato dal parere entusiasta delle tre aziende pilota coinvolte, appartenenti a settori industriali diversi. I loro contributi sono stati fondamentali per perfezionare e adattare Digital Safety alle necessità reali delle imprese.
  • Scapigliato SRL: questa azienda ha descritto la piattaforma come “molto completa e ben integrata nei processi aziendali”. La scalabilità è stata particolarmente apprezzata, rendendo Digital Safety una soluzione capace di crescere insieme alle esigenze dell’azienda. Inoltre, l’interfaccia intuitiva ha permesso una rapida adozione da parte dei dipendenti, contribuendo a un risparmio operativo tangibile e a una maggiore produttività.
  • Idrotherm 2000 SPA: operando in un settore altamente regolamentato, Idrotherm ha apprezzato la capacità della piattaforma di migliorare la conformità normativa, un aspetto cruciale per l’azienda. Le funzionalità NFC hanno ridotto significativamente i tempi necessari per la gestione della sicurezza. Tuttavia, l’azienda ha suggerito ulteriori personalizzazioni per adattare alcune funzionalità alle realtà più piccole, con particolare attenzione alla semplificazione di alcune impostazioni.
  • Nuova Simat SRL: questa azienda ha elogiato la scalabilità della piattaforma e la sua capacità di rispondere anche a esigenze future. Digital Safety ha contribuito a incrementare la consapevolezza dei dipendenti sui rischi e a migliorare la qualità complessiva degli ambienti lavorativi. Tra i suggerimenti, l’azienda ha proposto una semplificazione del menu delle impostazioni, soprattutto per le piccole realtà che necessitano di processi più snelli.

Benefici tangibili per le lmprese

Uno dei principali punti di forza del progetto è stato l’impatto concreto e misurabile che Digital Safety ha avuto sulle aziende che l’hanno adottata.
  • benefici economici: grazie a un’ottimizzazione nella gestione dei DPI e dei processi di sicurezza, le aziende hanno ottenuto una riduzione degli sprechi e un significativo risparmio di tempo. Questo ha permesso di riallocare risorse verso attività strategiche, migliorando la competitività e l’efficienza complessiva;
  • impatto sociale: Digital Safety ha migliorato la percezione della sicurezza sul lavoro da parte dei dipendenti. L’accesso semplificato ai dati personali legati alla sicurezza ha aumentato la consapevolezza sui rischi e ridotto le preoccupazioni legate a eventuali incidenti, creando un ambiente di lavoro più sereno e produttivo;
  • efficienza operativa: L’automazione e la centralizzazione dei dati hanno reso le attività dei responsabili della sicurezza più semplici ed efficaci, riducendo gli errori e migliorando la qualità delle analisi.

Verso il futuro: una soluzione pronta per il mercato

Il progetto Digital Safety si conclude con una grande conferma del valore aggiunto apportato al settore della sicurezza sul lavoro. Le aziende pilota hanno dimostrato che questa piattaforma non è solo un prodotto tecnologico, ma uno strumento trasformativo, in grado di migliorare la sicurezza, ottimizzare i processi e ridurre i costi. Il prossimo passo sarà l’implementazione su larga scala. Digital Safety è pronta a entrare sul mercato e a diventare una soluzione di riferimento per le aziende che vogliono investire nella digitalizzazione della sicurezza. Se siete interessati a scoprire come Digital Safety può rivoluzionare la gestione della sicurezza nella vostra azienda, non esitate a contattarci! Siamo pronti a supportarvi in questo viaggio verso un futuro più sicuro e tecnologicamente avanzato.  
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Start-up e micro-imprese: il Voucher 3I finanzia l’innovazione. Domande al via
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Sono già aperti i termini per presentare domanda da parte di micro imprese e start-up innovative per accedere al Voucher 3I. Si tratta di un’agevolazione mirata a sostenere l’innovazione attraverso l'acquisto di servizi professionali. Il programma, rivolto a consulenti in proprietà industriale e avvocati, supporta la brevettazione di invenzioni industriali. Dopo la conferma del rifinanziamento della misura a settembre 2024, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto che stabilisce termini e modalità per la presentazione delle richieste di accesso. La dotazione complessiva è pari a 9 milioni di euro: 8 milioni destinati al 2023 e 1 milione al 2024. Le risorse comprendono un compenso amministrativo fissato all’1,5% del totale.

Voucher 3I, i servizi agevolati

Il Voucher 3I - Investire in innovazione è un’agevolazione per micro imprese e start-up innovative, concepita per incentivare l’acquisto di servizi professionali offerti solo da avvocati e consulenti in proprietà industriale. L’obiettivo è supportare la brevettazione delle invenzioni industriali, facilitando l’accesso a competenze qualificate. I servizi finanziati comprendono:
  • le ricerche di anteriorità preventive e la verifica della brevettabilità dell’invenzione;
  • la stesura e il deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
  • il deposito all’estero di una domanda di brevetto, rivendicando la priorità di una domanda nazionale già presentata.
Questa misura è un’opportunità concreta per favorire l’innovazione e proteggere le idee delle imprese italiane.

Quali incentivi per micro imprese e startup

Le agevolazioni dei Voucher 3I, concesse in regime de minimis, prevedono i seguenti importi:
  • 1.000 euro + Iva per i servizi di consulenza riguardanti la verifica della brevettabilità dell’invenzione e le ricerche di anteriorità preventive;
  • 3.000 euro + Iva per i servizi di consulenza relativi alla stesura e al deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
  • 4.000 euro + Iva per i servizi di consulenza inerenti il deposito all’estero di una domanda nazionale di brevetto.
Il Voucher 3I non copre gli oneri legati a tasse e diritti relativi al deposito delle domande di brevetto.

Come presentare la domanda per accedere ai Voucher 3I

Le domande di agevolazione per accedere ai Voucher 3I devono essere presentate dalle microimprese e dalle start-up innovative interessate, pena l’invalidità, solo in modalità telematica attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. Le candidature saranno accettate fino all’esaurimento delle risorse disponibili per l’erogazione dei voucher. Ciascuna start-up o microimpresa può presentare una sola domanda, riferita a uno solo dei servizi previsti dal bando. Il servizio può essere erogato solo da mandatari abilitati espressamente iscritti in un albo specifico per la sua erogazione. Lo Studio Brevetti Turini, socio di ARTES 4.0, è abilitato per l'erogazione del servizio.  
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Le 100 top startup dell’anno: c’è anche un socio ARTES 4.0!
Le 100 top startup dell’anno: c’è anche un socio ARTES 4.0!
3dnextech è tra le top 100 startup italiane del 2024 per StartupItalia! Come ogni anno la redazione ha scelto 100 realtà "tra quelle che contribuiscono a muovere il nostro ecosistema, creando un tessuto imprenditoriale sempre più robusto, innovativo e che guarda al futuro". 3dnextech, Socio Affiliato di Livorno e Spin Off della Scuola Superiore Sant’Anna, è una startup livornese specializzata nello sviluppo di soluzioni connesse al mondo della manifattura additiva e della stampa 3D ed è stata fondata da Andrea Arienti. A febbraio 2024 ha annunciato la chiusura di un round di investimento da 1,5 milioni di euro e adesso punta a consolidare la propria posizione sul mercato. Si dice che tre sia il numero perfetto, e per StartupItalia che a fine anno tira le somme, di numeri importanti ce ne sono proprio tre: 100, 10 e 1. Sono le startup che, come di consueto, ogni dicembre seleziona tra quelle che contribuiscono a muovere il nostro ecosistema, creando un tessuto imprenditoriale sempre più robusto, innovativo e che guarda al futuro. E tutto inizia con la lista delle 100 realtà che, a detta della redazione, comprende quelle più promettenti: dalle startup che hanno chiuso i round più alti a quelle che hanno creato maggiore impatto. Da questo elenco la giuria selezionerà le 10 finaliste che si sfideranno sul palco di SIOS24 Winter per aggiudicarsi il titolo di “Startup of the Year”. Adesso sono 100, poi diventeranno 10 e, infine, 1: la vincitrice di questo nuovo appuntamento con SIOS24 Winter Edition. Ricordiamo che la top 100 non è una classifica ma una lista di aziende innovative che durante questo anno (non facile da un punto di vista di investimenti), hanno raggiunto obiettivi concreti.
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OM3GA Structural Constructions: la manifattura additiva nel settore delle costruzioni
OM3GA Structural Constructions: la manifattura additiva nel settore delle costruzioni

L’evoluzione del mondo della manifattura spinto negli ultimi anni dal paradigma Industry 4.0 e dal concetto di fabbricazione digitale ha impattato solo parzialmente il settore delle costruzioni.

L’adozione di tecnologia di manifattura additiva completerebbe il passaggio alla fabbricazione digitale avviato col BIM portando anche in questo settore i vantaggi che si sono visti in altri casi applicativi. Nel caso studio preso in esame riguardante la realizzazione degli elementi strutturali di una sottostazione elettrica ricorrendo ad un nuovo concetto di “Fabbrica Mobile” robotizzata per il 3D Concrete Printing, si stima una riduzione di materiale fino al 40%, una riduzione dei tempi di costruzione di circa 20 giorni e benefici di sostenibilità e safety. Con il progetto OM3GA Structural Constructions vogliamo colmare alcune delle lacune tecnologiche e procedurali che a nostro avviso ostacolano la 3DCP in casi applicativi come questo e su larga scala relegandola attualmente ad elementi architettonici perlopiù decorativi, non strutturali e provvisori.
    • Ostacoli normativi e progettuali: elaborando metodologie di calcolo e di verifica per la manifattura additiva di calcestruzzo, ricorrendo a sensori strutturali integrati e lavorando in stretto contatto con gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni
    • Ostacoli nella definizione dei business case: definire KPI per calcoli LCA (Life Cycle Assessment) e studi di fattibilità
    • Ostacoli logistici e di cantiere: realizzando una “fabbrica mobile” robotizzata integrata in un cantiere tradizionale
Il progetto si concluderà con la dimostrazione dell’intero processo di fabbricazione digitale di elementi strutturali fissi in calcestruzzo mediante manifattura additiva in un caso applicativo reale legato al mondo delle energie rinnovabili, scenario che da una rilevante prospettiva di scalabilità dato l’impegno a livello nazionale di installare 60 GW di energie rinnovabili entro il 2030.
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Sostenibilità e uguaglianza di genere | Il webinar
Sostenibilità e uguaglianza di genere | Il webinar
La sostenibilità è ormai un tema dominante in numerosi settori, dalla politica all’economia, dalla moda alla tecnologia. Ma cosa significa davvero sostenibilità, e quale ruolo giocano le pari opportunità nel costruire un futuro più equo? Partendo dal concetto di sostenibilità come capacità di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere quelli delle generazioni future, il webinar organizzato da ARTES 4.0 esplorerà come l’uguaglianza di genere sia centrale per un approccio sostenibile. Si parlerà di rispetto per l’ambiente, giustizia sociale ed equità economica, con un’attenzione particolare al contributo delle donne nel promuovere questi valori fondamentali. Su queste basi, ARTES 4.0, insieme al Digital Innovation Hub Toscana, Confindustria Toscana e nell’ambito delle attività per l’EDIH Artes 5.0, organizza - il 4 dicembre dalle ore 10.30 - il webinar Sostenibilità e Uguaglianza di Genere. Transizione verso l'equità come moltiplicatore di vantaggi economici e socialiper esplorare il legame cruciale tra sostenibilità e parità di genere. Per iscrizioni: https://forms.gle/mtpttpT18iLrKLYn8

Donne e Sostenibilità: un legame indissolubile

La relazione tra donne e sostenibilità tocca aspetti sociali, economici e ambientali:
  • gestione delle risorse naturali: in molti Paesi in via di sviluppo, le donne svolgono un ruolo chiave nell’uso sostenibile delle risorse;
  • equità economica e sociale: nonostante i progressi, le donne continuano ad affrontare disparità nell’accesso a risorse, educazione e opportunità economiche;
  • leadership femminile: il contributo delle donne è sempre più determinante nel portare innovazione e attenzione alla sostenibilità, specialmente di fronte alla crisi climatica;
  • imprenditorialità sostenibile: le donne guidano imprese nei settori delle energie rinnovabili, del riciclo e della moda etica, mostrando come il cambiamento possa essere anche un’opportunità;
  • tecnologie verdi: l’accesso a soluzioni eco-innovative non solo migliora la qualità della vita, ma riduce il carico quotidiano delle donne e l’impatto ambientale.
Non a caso, l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite pone al centro la parità di genere, promuovendo l’accesso equo alle risorse e alle opportunità, oltre alla piena partecipazione delle donne nei processi decisionali. Le donne sono potenti agenti del cambiamento e il loro contributo è fondamentale per creare un mondo sostenibile, equo e resiliente.

Programma del webinar

Il webinar Sostenibilità e Uguaglianza di Genere. Transizione verso l'equità come moltiplicatore di vantaggi economici e socialisi aprirà alle 10.30 con i saluti istituzionali. Silvia Ramondetta, Responsabile dell’Area Economica di Confindustria Toscana e Coordinatrice del Digital Innovation Hub Toscana, introdurrà i lavori. Subito dopo, Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0 e cofondatrice di ARTES4WOMEN, parlerà del ruolo delle pari opportunità e dell’imprenditorialità femminile nelle iniziative promosse dal Centro di Competenza ARTES 4.0. A seguire, il focus si sposterà su interventi che approfondiranno la relazione tra sostenibilità, parità di genere e innovazione:
  • Francesca Posarelli, Presidente Piccola Industria, Confindustria Toscana, “I numeri della sostenibilità e l’impegno delle imprese in Toscana”
  • Angelita Luciani, AdG FESR – Regione Toscana “Le opportunità dei Fondi Europei e gli interventi per la parità di genere della Regione Toscana”
  • Luisa Quarta, Responsabile Gruppo Donne Manager, Manageritalia, “Leadership femminile per la realizzazione di ambienti innovativi”
  • Francesco Zicchino, CEO Nuova SIMAT, “Sostenibilità e donne come valore aggiunto aziendale”
  • Katja Gallinella, Head of Talent Acquisition Italy, Spain & Branches, “Il Women Empowerment Network di Hitachi per la crescita aziendale”
  • Annalisa Santucci, Docente universitaria di biochimica e fondatrice di spin off benefit di bioeconomia dell’Università di Siena, “Donne e bioeconomia per l’impresa del futuro”
  • Erminia Pesce, Comunicazione e Orientamento ITS PRIME, “Ragazze e Formula 1, progetti sostenibili per sviluppare le competenze tecnologiche nelle giovani”
Il webinar, moderato da Silvia Ramondetta, si concluderà intorno alle 12. Per iscrizioni: https://forms.gle/mtpttpT18iLrKLYn8
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Corvina, Socio Affiliato di ARTES 4.0: un supporto strategico per le imprese nella Transizione 5.0
Corvina, Socio Affiliato di ARTES 4.0: un supporto strategico per le imprese nella Transizione 5.0
La Transizione 5.0 va oltre la semplice digitalizzazione e automazione introdotta dall’Industria 4.0. Integra principi di sostenibilità ambientale ed economica e pone al centro del processo produttivo la collaborazione tra uomo e macchina. Questa nuova fase industriale si propone di ottimizzare l'efficienza energetica e operativa delle aziende, riducendo gli sprechi e adottando modelli di economia circolare. Dall’Industria 4.0 al paradigma dell’Industria 5.0 con una piattaforma per l’efficientamento energetico e la riduzione degli impatti ambientali. Con l’Industria 5.0 si ha il passaggio da un’economia lineare a una circolare, dove le risorse sono continuamente rigenerate. Questo modello innovativo richiede l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’IoT Industriale, strumenti che Corvina offre con le sue tecnologie in cloud. La piattaforma di Corvina permette infatti di monitorare e ottimizzare i processi produttivi, migliorando l’efficienza energetica e riducendo l'impatto ambientale. Uno degli obiettivi chiave della Transizione 5.0 è l'implementazione dei Cyber-Physical Human Systems, in cui macchine, tecnologie digitali e esseri umani lavorano in sinergia. Corvina facilita l'integrazione di questi sistemi grazie alla sua piattaforma aperta e interoperabile, che garantisce la compatibilità con diverse infrastrutture esistenti e l'integrazione di nuovi sistemi tecnologici. Questa capacità di interconnessione tra sistemi e dati è essenziale per un'industria moderna e reattiva, pronta a rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e ai rischi operativi. robee in produzione Con Corvina si può avere accesso agli incentivi e ai finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, parte integrante della Transizione 5.0. Questi incentivi sostengono le imprese nell’adozione di tecnologie digitali e pratiche sostenibili, contribuendo alla loro competitività nel panorama internazionale. L'obiettivo è rendere le aziende più efficienti dal punto di vista energetico e pronte per affrontare le sfide future legate al cambiamento climatico e alla scarsità delle risorse. Corvina supporta le imprese con servizi di audit energetico, ottimizzazione dei processi e monitoraggio continuo delle performance. Le sue soluzioni aiutano le aziende a identificare e risolvere inefficienze, stabilire obiettivi chiari e misurabili per la riduzione dei consumi energetici e migliorare l'interazione tra uomo e macchina.

Scarica il White Paper sulla Transizione 5.0

Corvina ha approfondito i temi della Transizione 5.0 e il ruolo che può giocare come partner nella Transizione 5.0. Consultando la pagina https://eu1.hubs.ly/H0dc1x90 è possibile scaricare un White Paper approfondito, scritto da due esperti del settore, che espone i passaggi fondamentali per richiedere il credito 5.0. L’articolo fornisce dettagli sul funzionamento della Transizione 5.0 e un breve video introduttivo alla conoscenza del tema. Il White Paper è una guida su come le imprese possano usufruire degli incentivi e trasformare i loro processi industriali in linea con i principi della Transizione 5.0. Vengono analizzate le differenze tra Industria 4.0 e 5.0, con un focus sull’integrazione di tecnologie digitali avanzate come i robot collaborativi (cobot) e l’intelligenza artificiale, che permettono di migliorare i processi produttivi e personalizzare i prodotti, mantenendo al contempo elevati standard di sostenibilità. corvina srl In sintesi, Corvina si propone come un partner strategico per accompagnare le aziende italiane nella trasformazione industriale con strumenti innovativi e consulenza specializzata per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dalla Transizione 5.0.
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Robotica, IA e giovani talenti al servizio dell’innovazione in Sicilia: accordo storico tra ARTES 4.0 e Università di Palermo
Robotica, IA e giovani talenti al servizio dell’innovazione in Sicilia: accordo storico tra ARTES 4.0 e Università di Palermo
L’Università degli Studi di Palermo e il Centro di Competenza ARTES 4.0 finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e protagonista in Italia della trasformazione digitale e della transizione digitale siglano un accordo di collaborazione sul piano tecnico- scientifico per spingere l’innovazione delle imprese siciliane e stimolare la creazione di nuova impresa. L’intesa pone le basi per una sede del Centro di Competenza nel cuore pulsante dell’educazione delle e dei giovani talenti, all’interno dell’Ateneo, creando un link diretto con le imprese del territorio e spingendo la generazione di nuova impresa, in collaborazione con l’Amministrazione e con gli altri Enti e Associazioni con cui ARTES 4.0 opera da lungo tempo in Sicilia, uno strumento per accelerare i processi di innovazione e la creazione di lavoro qualificato in Sicilia in un percorso che nasce all’università e si sviluppa con il trasferimento tecnologico su modelli europei all’avanguardia.

Accordo ARTES 4.0 e Università di Palermo: le dichiarazioni

Con questo Accordo ARTES 4.0 vuole portare il suo ecosistema a Palermo per rendere il territorio un punto cardine in Sicilia e nel Mediterraneo di nuova imprenditorialità, lanciando in modo mirato i suoi servizi nella regione finanziati fino al 100% attraverso l’uso di tecnologie avanzate in Robotica e Intelligenza Artificiale e di tecnologie digitali abilitanti collegate che rappresentano il nostro focus e di fatto coprono tutto l’ambito applicativo di Industria 4.0 e 5.0” - afferma il professore Antonio Frisoli, Ordinario di Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna e Presidente di ARTES 4.0. “L’obiettivo specifico è quello di rispondere da una parte alle esigenze delle aziende siciliane anche e soprattutto grazie ai e alle giovani formate all’università, e dall’altra affiancare i talenti nel percorso di creazione di opportunità imprenditoriali che siano poi generativi di opportunità per tutte e tutti”, continua il professore Paolo Dario, Emerito del Sant’Anna, Direttore Scientifico del Centro di Competenza e Coordinatore dello European Digital Innovation Hub ARTES 5.0. “Con questa collaborazione diamo ai nostri giovani nuove opportunità di sviluppo di capacità imprenditoriali e di inserimento nel mondo del lavoro con ricadute sulla zona del Mediterraneo e sulla Sicilia, che ha tutti gli elementi per diventare leader in aree scientifiche e tecnologiche chiave - dichiara il Rettore Massimo Midiri -. L’accordo offrirà nuovi modelli organizzativo-gestionali a supporto della filiera università-impresa nei settori della robotica, dell’automazione, dell’IA e delle tecnologie digitali in ambito 4.0 e 5.0. Con ARTES 4.0 si aggiunge valore al Digital Transformation and Technology transfer HUB di UniPa, creato per promuovere e stimolare i processi innovativi di trasformazione delle imprese e contemporaneamente offrire opportunità di crescita e di successo ai tanti talenti e alle diverse professionalità che si formano all’interno dell’Ateneo in uno scambio continuo di conoscenze, servizi e strumenti della ricerca”.

Il modello Science-Driven Innovation di ARTES 4.0

ARTES 4.0, con 13 Soci fondatori tra Università ad alta intensità di afferenza a Dipartimenti di Eccellenza e Centri di Ricerca nazionali quali CNR e Istituto Italiano di Tecnologia, opera secondo il modello Science-Driven Innovation di innovazione guidata dalla scienza, anticipando l’ambito di attività di un Centro di Competenza – tipicamente tra TRL 4-5 e TRL 7-8 alla ricerca universitaria, ed estendendolo allo scale up delle aziende attraverso collaborazioni mirate con fondi di investimento e venture capital. Attraverso un partenariato, oltre ai Soci fondatori, di 150 Soci affiliati altamente qualificati, che comprende anche Associazioni e Fondazioni con vocazione tecnologica, Istituti ed Enti di ricerca e formativi, aziende di ogni dimensione selezionate per eccellenza tecnologica e a carattere innovativo che condividono 86 laboratori di ricerca e più di 130 use case di applicazione delle tecnologie emergenti, ARTES 4.0 supporta, tramite l’erogazione di servizi innovativi, il processo di transizione digitale ed ecologica delle imprese italiane e delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso il coordinamento di uno European Digital Innovation Hub sui temi della transizione 5.0. Dotato di finanziamenti pubblici e privati, il Centro di Competenza finanzia e accompagna l’innovazione delle aziende erogando servizi di innovazione quali Test Before Invest, Formazione, Networking, Accesso ai finanziamenti, Consulenza su temi di innovazione e Accesso al mercato in ambito Industria 4.0 e 5.0, e promuovendo Bandi per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
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ARTES 4.0 e INAIL per la salute e la sicurezza sul lavoro | Ambiente Lavoro 2024 a Bologna
ARTES 4.0 e INAIL per la salute e la sicurezza sul lavoro | Ambiente Lavoro 2024 a Bologna
Tecnologie avanzate per la sicurezza nei luoghi di lavoro in mostra alla 34ª edizione del Salone Ambiente Lavoro a Bologna. Protagonista è stato ARTES 4.0, Centro di Competenza italiano ad alta specializzazione in Robotica e Intelligenza Artificiale. Grazie al supporto di INAIL che ha finanziato il Bando Innovazione Tecnologica – BIT con una dotazione di due milioni di euro in favore di start up, microimprese, Pmi e grandi imprese, Il Centro di Competenza ha coordinato lo sviluppo di 16 soluzioni tecnologiche innovative orientate alla prevenzione degli incidenti e alla riduzione delle malattie professionali.

ARTES 4.0 e INAIL, l'impegno condiviso

L’impegno condiviso di ARTES 4.0 e INAIL ha permesso di creare un ponte tra ricerca, scienza e imprese per migliorare il benessere e la protezione dei lavoratori. “Le tematiche legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro sono uno dei focus applicativi di ARTES 4.0 che rende disponibili competenze e strumenti dell’Industria 4.0 e dell’Industria 5.0 per sviluppare con le aziende soluzioni concrete e innovative di contrasto al fenomeno infortunistico. Quello della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici è un obiettivo che non può prescindere dall’esigenza di rendere le persone che lavorano il cardine di ogni scelta di crescita e sviluppo”, ha dichiarato il Professore Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0. Questo approccio proattivo e visionario non solo affronta i problemi attuali, ma prefigura un domani in cui la tecnologia è al servizio della protezione e del miglioramento della qualità della vita lavorativa. In occasione della tavola rotonda di confronto sul tema delle tecnologie a supporto della sicurezza sul lavoro, ARTES 4.0 e INAIL hanno presentato una serie di soluzioni innovative, dimostrando l’impegno congiunto nella promozione della salute e del benessere sul posto di lavoro. D’altronde la sicurezza sul lavoro rimane ancora oggi una priorità che richiede continui sforzi. I numeri parlano chiaro: nei primi nove mesi del 2024, secondo dati INAIL, sono state registrate 433.002 denunce di infortuni (+0,5% rispetto allo stesso periodo del 2023) e 776 casi mortali (+2%). Tra le aziende selezionate dal Bando BIT hanno partecipato alla tavola rotonda:
  • TimelapseLab che ha realizzato un sistema basato sull’intelligenza artificiale per rilevare i fattori di rischio nei cantieri.
  • Smart Track che ha sviluppato algoritmi intelligenti per piani di evacuazione aziendali.
  • Kiwibit con la sua piattaforma K4Asset & Security per la manutenzione preventiva.
  • Ubiquicom che ha presentato un sistema anticollisione basato su IoT, progettato per prevenire incidenti in ambienti industriali.
  • Sigma Ingegneria con la sua stazione di lavoro per il settore calzaturiero con sistemi avanzati di aspirazione e monitoraggio delle polveri.
  • Advanced Microwave Engineering che ha sviluppato una piattaforma cloud per il monitoraggio in tempo reale dei rischi nei contesti produttivi.
ARTES 4.0 si conferma un punto di riferimento per le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0, dimostrando come l’integrazione di Robotica, IoT e Intelligenza Artificiale possa offrire nuove soluzioni alle sfide legate alla sicurezza sul lavoro. Il Centro di Competenza ha messo in connessione il mondo della ricerca tecnico-scientifica e il tessuto imprenditoriale per favorire competitività e crescita sostenibile, mettendo al centro il valore sociale del benessere dei lavoratori.
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Nuovo Corso su Innovation Management e Business Modeling
Nuovo Corso su Innovation Management e Business Modeling
ARTES 4.0 presenta il corso di Innovation Management e Business Modeling, organizzato da Stargate Consulting, un’opportunità formativa progettata per fornire competenze strategiche nell’ambito dell’Industria 4.0 e 5.0. Con un’edizione esclusiva e posti limitati, il corso si rivolge a imprenditori, amministratori e dipendenti di società iscritte alla Camera di Commercio, offrendo strumenti concreti per sviluppare progetti innovativi.

Perché partecipare al corso di Innovation Management e Business Modeling

Questo corso, pensato per imprenditori, amministratori, dipendenti di società di persone e di capitali iscritte alla Camera di Commercio, mira a supportare i professionisti nel comprendere e applicare approcci innovativi per la crescita aziendale, grazie a:
  • formazione specializzata: i contenuti sono curati da esperti nel settore, garantendo un’alta qualità delle informazioni;
  • finanziamento agevolato: piccole imprese possono accedere a una copertura fino al 100%, mentre medie e grandi imprese beneficiano di finanziamenti rispettivamente all’80% e al 50%;
  • approccio pratico: il corso fornisce metodi per identificare opportunità, sviluppare strategie e gestire il cambiamento in modo efficace.

Corso di Innovation Management e Business Modeling, i contenuti

Il percorso si articola in 24 ore suddivise in tre giornate (venerdì 29 novembre, 9:00-13 e 14:30-18:30; venerdì 6 dicembre, 9:00-13 e 14:30-18:30; venerdì 13 dicembre, 09:00-13:00 e 14:30-18:30), interamente erogate online. I partecipanti approfondiranno:
  • l’analisi di mercato per identificare opportunità di innovazione;
  • la progettazione di modelli di business sostenibili e competitivi;
  • le tecniche per gestire il cambiamento e implementare nuove tecnologie in azienda;
  • lli strumenti per valutare l’impatto delle iniziative innovative.

Finanziamenti e modalità di partecipazione

Grazie ai fondi dell'Unione Europea - Next Generation EU, il corso è accessibile con costi ridotti in base alla tipologia aziendale con agevolazioni variabili dal 50% al 100%:
  • Piccole imprese: 100%
  • Medie imprese: 80%
  • Grandi Imprese: 50%
. Con soli 25 posti disponibili, è consigliato iscriversi al più presto per garantire la partecipazione. Il corso è un investimento strategico per aziende che desiderano crescere e migliorare le proprie competenze nell’ambito dell’innovazione, trasformando idee in risultati concreti. Per maggiori informazioni e iscrizioni: info@stargateconsulting.it | 0587 59 309
   
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Tecnologie 4.0 nella manutenzione industriale: innovazione e sicurezza per i lavoratori
Tecnologie 4.0 nella manutenzione industriale: innovazione e sicurezza per i lavoratori
Nel panorama industriale contemporaneo, l'integrazione delle tecnologie 4.0 sta rivoluzionando i processi produttivi, con un impatto sulla manutenzione industriale e sulla sicurezza dei lavoratori. L'adozione di strumenti avanzati come l'Intelligenza Artificiale (IA), l'Industrial Internet of Things (IIoT) e la Realtà Virtuale (VR) offre opportunità per migliorare l'efficienza operativa e ridurre i rischi associati alle attività manutentive.

Manutenzione predittiva e IIoT: prevenire i guasti con l'analisi dei dati

La manutenzione predittiva è un approccio proattivo alla gestione degli impianti industriali, basato sull'analisi continua dei dati raccolti dai macchinari attraverso sensori IoT. Questa metodologia consente di prevedere potenziali guasti, ottimizzando gli interventi manutentivi e minimizzando i tempi di fermo macchina. L'integrazione dell'IIoT permette di monitorare in tempo reale le condizioni operative delle apparecchiature, fornendo informazioni dettagliate sul loro stato e facilitando decisioni informate per la manutenzione.

Intelligenza Artificiale e Machine Learning: analisi avanzata per la manutenzione

L'implementazione dell'Intelligenza Artificiale e del Machine Learning nelle piattaforme di gestione della manutenzione consente di elaborare grandi volumi di dati, identificando pattern e anomalie che potrebbero sfuggire all'analisi umana. Queste tecnologie supportano la diagnosi precoce dei problemi, migliorando la precisione degli interventi e contribuendo a prolungare la vita utile dei macchinari.

Realtà Virtuale: formazione immersiva per la sicurezza dei lavoratori

La Realtà Virtuale offre strumenti innovativi per la formazione dei lavoratori, simulando ambienti industriali complessi e situazioni di rischio in un contesto sicuro e controllato. Attraverso sessioni di training immersivo, gli operatori possono acquisire competenze pratiche, familiarizzare con le procedure di sicurezza e prepararsi a gestire emergenze senza esposizione a pericoli reali. Questa metodologia formativa aumenta la consapevolezza dei rischi e promuove comportamenti sicuri sul luogo di lavoro.

K4Asset: una piattaforma integrata per la manutenzione e la sicurezza

Il progetto K4Asset & Security si propone di creare una soluzione integrata che combina le tecnologie sopra descritte in un'unica piattaforma di Computerized Maintenance Management System (CMMS). Questa piattaforma supporta le aziende nella gestione e nel monitoraggio della manutenzione, offrendo funzionalità avanzate per:
  • manutenzione predittiva: prevenire i guasti attraverso l'analisi continua dei dati raccolti tramite sensori IoT;
  • formazione sulla sicurezza: utilizzare la realtà virtuale per simulare situazioni pericolose e formare i lavoratori;
  • addestramento agli interventi manutentivi: preparare gli operatori e i tecnici di manutenzione alle attività da svolgere in sicurezza attraverso l'addestramento immersivo.

Evento speciale: Webinar sulle Tecnologie 4.0 nella Manutenzione Industriale

Per approfondire queste tematiche è in programma il webinar "Tecnologie 4.0 nella Manutenzione Industriale per la Sicurezza dei Lavoratori", che si terrà giovedì 28 novembre alle ore 17. In occasione dell'evento, esperti del settore presenteranno il progetto K4Asset & Security e discuteranno l'integrazione di IIoT e VR nel CMMS di Kiwibit, le tipologie di manutenzione industriale e casi d'uso reali. La partecipazione al webinar è gratuita ed è un'opportunità per scoprire come l'Intelligenza Artificiale, l'Industrial IoT e la Realtà Virtuale stanno rivoluzionando la manutenzione industriale. Relatori dell'evento sono:
  • Alessandro Paoli,  CEO Kiwibit: esperto di soluzioni software per la gestione delle risorse industriali, Alessandro guida l'innovazione tecnologica all'interno di Kiwibit con l'obiettivo di sviluppare soluzioni che sono sempre all'avanguardia per la manutenzione e la sicurezza.
  • Darya Majidi, CEO DAXO GROUP:  Imprenditrice seriale, Fondatrice e CEO di DAXO GROUP, Darya è una leader nel settore della digital transformation, dell'IoT e della AI, con una grande esperienza nell'implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate nelle industrie manifatturiere.
  • Luigi Cerfeda, Sales Director Zerynth: Direttore commerciale di Zerynth, esperto di soluzioni Industrial IoT e Industria 4.0 con esperienza nel mercato B2B industriale, in particolare nel manifatturiero. Ha guidato progetti di successo, contribuendo alla crescita di aziende innovative nel settore.
  • Federico Trippi, CEO R&D: Federico è CEO di R&D, azienda innovativa che opera nel settore delle telecomunicazioni e delle energie rinnovabili, con una forte specializzazione nell'integrazione di tecnologie VR per la virtualizzazione di ogni tipo di ambiente industriale.

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